ospedale Dimiccoli di Barletta
ospedale Dimiccoli di Barletta
Territorio

Riordino ospedaliero, cancellati i posti letto dell'Utic di Barletta

Battaglia del consigliere regionale Caracciolo (Pd) contro l'ennesima penalizzazione alla sanità provinciale

Non solo gli ospedali di Trani e Canosa non saranno più strutture ospedaliere in senso stretto. Secondo il piano di riordino ospedaliero scomparriranno anche i posti letto del reparto di Unità terapia intensiva coronarica dell'ospedale di Barletta.
Contro questa previsione è deciso a battersi il consigliere regionale del Pd, Filippo Caracciolo, ritenendola pericolosa per la salute dei cittadini della Bat, inclusi quelli di Trani che fanno riferimento all'ospedale "Dimiccoli".

«È inaccettabile - spiega infatti Caracciolo - l'azzeramento di posti letto del reparto Utic presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta previsto dal piano di riordino ospedaliero. Si tratta - afferma Filippo Caracciolo - di una scelta irragionevole. Mi appello all'assessore alla Sanità della Regione Puglia Emiliano perché riveda subito una decisione con cui si mette a rischio la vita dei cittadini. Proprio con Michele Emiliano si era convenuto di potenziare lassistenza sanitaria nelle strutture del territorio in funzione della chiusura di due ospedali nella Bat, cioè gli ospedali di Trani e Canosa».

Caracciolo precisa che «con la scelta di cancellare il reparto Utic di Barletta, ipotesi peraltro già scongiurata in passato anche grazie al mio tempestivo interessamento, si annulla l'assistenza cardiologica per i cittadini di Barletta e del territorio che fa riferimento all'ospedale Dimiccoli. È una decisione inaccettabile - continua - perché mette in pericolo di vita tutti quei cittadini che incorreranno in infarti, turbe aritmiche, scompensi cardiaci e altre patologie cardiache. Gli unici 8 posti letti Utic previsti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, nell'ospedale Bonomo di Andria, sono del tutto insufficienti e produrrebbero una vera e propria emergenza sanitaria».

«Non si può e non si deve sfiorare - sostiene - il livello di assistenza in un territorio che in passato ha già subito molte ingiustizie in tema di diritto alla salute ed è stato discriminato. L'accesso alle cure mediche va garantito alla stessa maniera a tutti i cittadini pugliesi. Invece non sempre è cosi. Se ad esempio si analizza la distribuzione dei posti letto Utic sul territorio regionale, previsto dal piano di riordino, salta all'occhio - prosegue - una grave penalizzazione per la Bat a cui vengono destinati solo 8 posti letto su un totale di 196 nell'intera Regione. La media regionale prevede un posto letto Utic ogni 20.000 abitanti mentre nella Bat è destinato un posto letto ogni 50.000 abitanti».

«Un altro esempio - rimarca l'esponente del Pd in Consiglio regionale - dello squilibrio e dell'ingiustizia a danno della Provincia di Barletta-Andria-Trani - rimarca Caracciolo - si rileva se consideriamo che gli 8 posti letto Utic della Bat diventano 18 posti letto Utic nella Provincia di Brindisi simile alla Bat per grandezza. Non si tratta di sterile campanilismo ma solo di mettere in chiaro che 8 posti letto nella nostra provincia sono troppo pochi. Non penso - conclude Caracciolo - di dover aggiungere altro per spiegare quanto sia urgente rimediare ad una scelta illogica e sbagliata».
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.