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Vita di città

Sosta a pagamento, l'Amministrazione verso un nuovo affidamento del servizio

Di Lernia (Fit-Cisl): «Solo con una gestione diretta si è in grado di offrire un servizio economicamente meno pressante»

Abbiamo assistito giorni fa, durante un Consiglio Comunale, ad una nuova dichiarazione del primo cittadino riguardo il futuro del servizio di sosta a pagamento, gestito dalla partecipata Amet. Per la prima volta abbiamo potuto constatare un cambio di atteggiamento che ci ha sorpreso, in quanto ormai abituati ad esternazioni poco contenute e a volte quasi offensive riguardo la società ed il servizio. Ora quindi dalla volontà personale si è passati alla fattibilità normativa. Si è dichiarato infatti che sono stati incaricati dei dirigenti, di verificare l'effettiva legittimità normativa in merito ad un eventuale nuovo affidamento del servizio.

Tale argomento, fortunatamente, è ampiamente trattato dalla giurisprudenza europea e nazionale e a differenza di quanto dichiarato, non sono molte le modifiche che sono state apportate, rispetto alla alla normativa che vigeva al tempo dell'affidamento, quantomeno per la parte riguardante la possibilità di derogare l'evidenza pubblica, in favore di un affidamento in house, poiché la discussione su tale problematica ha rinvenuto la sua prima affermazione nell'ambito della giurisprudenza comunitaria, già nel 1999 (sentenza Teckal).

Nel corso degli anni successivi poi, l'iter normativo ha seguito un filo di continuità con tale sentenza infatti, attualmente, per far si che ciò avvenga legittimamente, devono essere soddisfatti dei semplici ma precisi requisiti in cui la Società Amet rientra in toto per propria statuaria conformazione:

- la totale partecipazione pubblica della società affidataria (Titolo 1 - art. 1 comma 1 Statuto AMET S.p.A.)
- l'assoggettamento della società ad un controllo "analogo" a quello che l'ente affidante esercita sui propri servizi (Titolo 1 art. 1 comma 1 Statuto Amet S.p.A.)
- lo svolgimento della parte più importante della attività societaria in collaborazione o in favore dell'ente o gli enti che la controllano (Titolo 1 art. 1 comma 2 Statuto Amet S.p.A.) - (Direttiva UE 24/2014/UE - d.lgs 175 del 2016 art. 16, come modificato dal d.lgs 100 del 2017 "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica").

Va sottolineato inoltre come negli ultimi anni sia venuto sempre meno il principio di eccezionalità del ricorso all'in house, in favore di una natura più ordinaria. Infatti nel Considerando n. 5 della direttiva 2014/24/UE, recepita dal "nuovo codice degli appalti pubblici" d.lgs 50/2016 (mod. dal d.lgs 56/2017) , si stabilisce che "nessuna disposizione della presente direttiva obbliga gli Stati membri ad affidare a terzi o a esternalizzare la prestazione di servizi che desiderano prestare essi stessi o organizzare con strumenti diversi dagli appalti pubblici ai sensi della presente direttiva".

Vale la pena ricordare inoltre che è un servizio che a parte lievi fisiologiche oscillazioni, dovute alle decine di variabili che ne pregiudicano il massimo regime (condizioni meteorologiche avverse con minore afflusso di auto, mancato atto di indirizzo per l'installazione dei parcometri, manifestazioni pubbliche, lavori di manutenzione delle strade, concessione di stalli gratuiti in via permanente ecc), non ha mai fatto registrare perdite ed è da considerarsi quindi un servizio ad alto potenziale e la sua messa sul mercato risulterebbe ampiamente illogica e nociva poiché tutti i costi comuni e le progressioni avvenute in relazione a tale gestione ricadrebbero inesorabilmente sui restanti servizi, gravando ulteriormente sui bilanci di questi ultimi.

Inoltre solo con una gestione diretta si è in grado di offrire un servizio meno pressante (economicamente) sulla cittadinanza, poiché come già ribadito più volte, la natura di tale servizio non è quello di fare cassa, ma altresì di disincentivare l'uso dell'auto e favorire l'uso dei mezzi pubblici e decongestionare il traffico del centro cittadino garantendo una maggiore rotazione degli stalli. A supporto di tale tesi verrà in seguito pubblicata in analisi dettagliata dei costi delle principali città limitrofe ove la gestione dei parcheggi è privata, quindi assoggettata esclusivamente alle logiche di profitto.

Il Segretario Sindacale Aziendale, Daniele di Lernia
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