
Politica
Sosta degli ambulanti a Trani, dopo l'approvazione in Consiglio ancora nulla di fatto
Noi con Salvini: «Per inerzia dell'assessore si rischia di vedere vanificato il loro investimento»
Trani - domenica 17 giugno 2018
Il giorno 15 giugno, il movimento cittadino Noi con Salvini Trani ha protocollato una una richiesta di ordinanza sindacale per autorizzazione alla sosta ambulanti come da approvazione di c.c.Trani del piano strategico ambulanti.
Il documento recita: «Nonostante il consiglio comunale abbia fin da gennaio 2018 approvato il piano strategico per il commercio, ad oggi l'amministrazione comunale non si è dotata di una delimitazione specifica delle zone che i singoli ambulanti dovranno occupare. Il Comune induce gli ambulanti a fare le richieste per ottenere la zona di stallo, con ingenti perdite di tempo e danaro, ma poi al momento di garantire la postazione, si scopre che da gennaio l'assessore al ramo ha omesso di portare in giunta l'atto conclusivo. La conseguenza è che con l'estate ormai alle porte i poveri ambulanti, che hanno atteso pazienti, rischiano di vedere vanificato il loro investimento.
Se l'inerzia dell'assessore sarebbe giustificata dalla sua pretesa (pare) di scrivere la delibera nel dettaglio (in barba alle norme che attribuiscono il potere gestionale ai funzionari e ai dirigenti) non è ammissibile la inerzia del primo cittadino. A questo punto, pur manifestando la nostra sfiducia verso un Governo del tutto sordo alle istanze dei cittadini, ciò che ci preme è salvaguardare gli interessi di chi si sforza di lavorare e non pesare sulla società».
Il documento recita: «Nonostante il consiglio comunale abbia fin da gennaio 2018 approvato il piano strategico per il commercio, ad oggi l'amministrazione comunale non si è dotata di una delimitazione specifica delle zone che i singoli ambulanti dovranno occupare. Il Comune induce gli ambulanti a fare le richieste per ottenere la zona di stallo, con ingenti perdite di tempo e danaro, ma poi al momento di garantire la postazione, si scopre che da gennaio l'assessore al ramo ha omesso di portare in giunta l'atto conclusivo. La conseguenza è che con l'estate ormai alle porte i poveri ambulanti, che hanno atteso pazienti, rischiano di vedere vanificato il loro investimento.
Se l'inerzia dell'assessore sarebbe giustificata dalla sua pretesa (pare) di scrivere la delibera nel dettaglio (in barba alle norme che attribuiscono il potere gestionale ai funzionari e ai dirigenti) non è ammissibile la inerzia del primo cittadino. A questo punto, pur manifestando la nostra sfiducia verso un Governo del tutto sordo alle istanze dei cittadini, ciò che ci preme è salvaguardare gli interessi di chi si sforza di lavorare e non pesare sulla società».
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