Politica
«Sottopasso ferroviario, non illudiamo i cittadini»
Caffarella: «L'opera non è inserita nel piano delle Ferrovie»
Trani - venerdì 23 luglio 2010
Traniweb qualche giorno fa ha scovato la determina dirigenziale con cui l'amministrazione comunale ha commissionato le indagini geologiche e geotecniche per la realizzazione del sottopasso ferroviario che colegherà piazza XX settembre con il quartiere Stadio. La realizzazione dell'opera, inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, è prevista in due anni, con termine dei lavori 2011.
Detto che il 2010 è ormai per metà trascorso e detto anche che la relazione geotecnica era stata richiesta dalle Ferrovie al Comune, per la prima volta, appena sette anni fa (luglio 2003), sull'argomento riscontriamo la viva preoccupazione di Franco Caffarella. Oltre ad essere consigliere comunale e memoria storica dell'ultimo decennio di vita politica locale, Caffarella ha un passato piuttosto recente come ex funzionario delle Ferrovie. Stretto collaboratore dell'attuale amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Michele Elia), Caffarella teme che si stiano creando false aspettative nei confronti dei residenti della zona, i quali aspettano da un decennio la realizzazione dell'opera e adesso la vedono come imminente.
La preoccupazione di Caffarella è presto motivata: «Non mi risulta – dice a Traniweb – che alla data odierna le Ferrovie abbiano inserito nel piano dei rallentamenti e delle interruzioni della linea adriatica i lavori del sottopassaggio pedonale. Per poter effettuare l'opera e dare il via ai lavori bisogna necessariamente concordare l'intervento con le Ferrovie che, negli anni, cadenza un piano di lavoro utile a non creare troppi rallentamenti alla circolazione ferroviaria. L'unica possibilità che abbiamo per far realizzare con celerità l'opera è di inglobarla con quella per l'eliminazione del passaggio a livello di via Corato. Probabilmente al Comune ci hanno anche pensato, ma occorre che tutta la documentazione richiesta dalle Ferrovie per questo lavoro specifico sia pronta ed approvata entro la data d'inizio dei lavori per l'eliminazione dell'ultimo passaggio a livello rimasto in città».
Il prolungamento del sottopassaggio della stazione ferroviaria ha una storia lunghissima alle spalle. Il progetto fu redatto dall'amministrazione Avantario ed affidato all'ingegner Matteo Precchiazzi. La crisi politica che investì il centrosinistra fece saltare tutto. Nel 2003 il progetto fu ripreso dall'amministrazione Tarantini e definito in una conferenza di servizi con le Ferrovie. L'ente richiese al Comune la relazione geotecnica già nel 2003 ma questa non fu mai preparata ed inviata. A distanza di sei anni (febbraio 2009) le Ferrovie hanno richiesto nuovamente la documentazione oltre che notizie specifiche sulle modalità di smaltimento delle acque con raccolta e sui micropali di protezione dei pilastri delle pensiline. Dal canto suo il Comune si è trascinato il sottopasso da un piano delle opere pubbliche all'altro. Nel 2009 l'importo di spesa dei lavori (1 milione di euro) fu stralciato per destinarlo all'urgenza dell'Andria-Trani. Dopo le proteste dei residenti e dei rappresentanti del quartiere stadio, il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta (ottobre 2009) ed inserito nuovamente nel piano delle opere pubbliche recentemente approvato in consiglio comunale col bilancio. Adesso sono stati commissionati gli studi geotecnici. Un perfetto esempio di città slow.
Detto che il 2010 è ormai per metà trascorso e detto anche che la relazione geotecnica era stata richiesta dalle Ferrovie al Comune, per la prima volta, appena sette anni fa (luglio 2003), sull'argomento riscontriamo la viva preoccupazione di Franco Caffarella. Oltre ad essere consigliere comunale e memoria storica dell'ultimo decennio di vita politica locale, Caffarella ha un passato piuttosto recente come ex funzionario delle Ferrovie. Stretto collaboratore dell'attuale amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Michele Elia), Caffarella teme che si stiano creando false aspettative nei confronti dei residenti della zona, i quali aspettano da un decennio la realizzazione dell'opera e adesso la vedono come imminente.
La preoccupazione di Caffarella è presto motivata: «Non mi risulta – dice a Traniweb – che alla data odierna le Ferrovie abbiano inserito nel piano dei rallentamenti e delle interruzioni della linea adriatica i lavori del sottopassaggio pedonale. Per poter effettuare l'opera e dare il via ai lavori bisogna necessariamente concordare l'intervento con le Ferrovie che, negli anni, cadenza un piano di lavoro utile a non creare troppi rallentamenti alla circolazione ferroviaria. L'unica possibilità che abbiamo per far realizzare con celerità l'opera è di inglobarla con quella per l'eliminazione del passaggio a livello di via Corato. Probabilmente al Comune ci hanno anche pensato, ma occorre che tutta la documentazione richiesta dalle Ferrovie per questo lavoro specifico sia pronta ed approvata entro la data d'inizio dei lavori per l'eliminazione dell'ultimo passaggio a livello rimasto in città».
Il prolungamento del sottopassaggio della stazione ferroviaria ha una storia lunghissima alle spalle. Il progetto fu redatto dall'amministrazione Avantario ed affidato all'ingegner Matteo Precchiazzi. La crisi politica che investì il centrosinistra fece saltare tutto. Nel 2003 il progetto fu ripreso dall'amministrazione Tarantini e definito in una conferenza di servizi con le Ferrovie. L'ente richiese al Comune la relazione geotecnica già nel 2003 ma questa non fu mai preparata ed inviata. A distanza di sei anni (febbraio 2009) le Ferrovie hanno richiesto nuovamente la documentazione oltre che notizie specifiche sulle modalità di smaltimento delle acque con raccolta e sui micropali di protezione dei pilastri delle pensiline. Dal canto suo il Comune si è trascinato il sottopasso da un piano delle opere pubbliche all'altro. Nel 2009 l'importo di spesa dei lavori (1 milione di euro) fu stralciato per destinarlo all'urgenza dell'Andria-Trani. Dopo le proteste dei residenti e dei rappresentanti del quartiere stadio, il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta (ottobre 2009) ed inserito nuovamente nel piano delle opere pubbliche recentemente approvato in consiglio comunale col bilancio. Adesso sono stati commissionati gli studi geotecnici. Un perfetto esempio di città slow.
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