Politica
Spese eccessive per i cellulari aziendali, Caffarella lancia l'allarme
«Per le utenze di Amet le tariffe sono quasi raddoppiate»
Trani - martedì 24 agosto 2010
Con un'interrogazione scritta, il consigliere comunale Franco Caffarella ha chiesto all'assessore alle finanze, Nicola Pappolla, quali siano le iniziative che l'amministrazione comunale intende adottare in merito alle reti di telefonia mobile in uso presso il Comune di Trani e tutte le sue società interamente o parzialmente partecipate.
«Nel corso di recenti dibattiti consiliari – scrive Caffarella - è stata evidenziata una evidente necessità di operare una razionalizzazione delle spese nei servizi presso l'ente locale, nonchè la sempre più pressante richiesta anche dell'organo di revisione contabile, di porre la massima attenzione anche ai conti delle società a parziale o totale partecipazione pubblica.
A tal proposito chiedo di sapere se si è provveduto a riscuotere quanto dovuto dai gestori di telefonia presenti con proprie antenne sul territorio comunale, attese le sofferenze riscontrate con cifre considerevoli da versare nelle casse del Comune. Inoltre, attesa la grande diffusione del telefonino con ram aziendale presso il Comune di Trani, nonchè nelle ex aziende municipalizzate ed altre società o Enti a partecipazione comunale, nonchè i rapporti esistenti con le principali società di telefonia mobile che utizzano siti comunali per la collocazione di antenne, se non sia il caso di verificare il numero di utenze attualmente presenti con i relativi contratti, al fine di uniformare con una gara da approntarsi, la previsione di unico gestore ed alla migliore offerta, tutti gli Enti pubblici interessati.
Tale necessità appare di tutto rilievo atteso che recenti disposizioni adottate dalla società Amet ad intero capitale pubblico detenuto dal Comune di Trani, sembrerebbero andare in tutt'altra direzione, rispetto ad una riduzione dei costi per le casse aziendali. Questa settimana è stato operato il cambio di gestore della telefonia mobile aziendale da Tim a Vodafone ma notizie attinte non vedrebbero vantaggi ma solo nuovi ed inspiegabili costi: la tariffa in particolare sarebbe doppia rispetto al vecchio gestore e Amet dovrebbe pagare anche una penale per la rescissione del contratto».
Alla luce di questi motivi, Caffarella chiede all'assessore di verificare quanto segnalato e di provvedere per il raggiungimento dei risparmi richiesti dai bilanci comunali e delle ex aziende municipalizzate.
«Nel corso di recenti dibattiti consiliari – scrive Caffarella - è stata evidenziata una evidente necessità di operare una razionalizzazione delle spese nei servizi presso l'ente locale, nonchè la sempre più pressante richiesta anche dell'organo di revisione contabile, di porre la massima attenzione anche ai conti delle società a parziale o totale partecipazione pubblica.
A tal proposito chiedo di sapere se si è provveduto a riscuotere quanto dovuto dai gestori di telefonia presenti con proprie antenne sul territorio comunale, attese le sofferenze riscontrate con cifre considerevoli da versare nelle casse del Comune. Inoltre, attesa la grande diffusione del telefonino con ram aziendale presso il Comune di Trani, nonchè nelle ex aziende municipalizzate ed altre società o Enti a partecipazione comunale, nonchè i rapporti esistenti con le principali società di telefonia mobile che utizzano siti comunali per la collocazione di antenne, se non sia il caso di verificare il numero di utenze attualmente presenti con i relativi contratti, al fine di uniformare con una gara da approntarsi, la previsione di unico gestore ed alla migliore offerta, tutti gli Enti pubblici interessati.
Tale necessità appare di tutto rilievo atteso che recenti disposizioni adottate dalla società Amet ad intero capitale pubblico detenuto dal Comune di Trani, sembrerebbero andare in tutt'altra direzione, rispetto ad una riduzione dei costi per le casse aziendali. Questa settimana è stato operato il cambio di gestore della telefonia mobile aziendale da Tim a Vodafone ma notizie attinte non vedrebbero vantaggi ma solo nuovi ed inspiegabili costi: la tariffa in particolare sarebbe doppia rispetto al vecchio gestore e Amet dovrebbe pagare anche una penale per la rescissione del contratto».
Alla luce di questi motivi, Caffarella chiede all'assessore di verificare quanto segnalato e di provvedere per il raggiungimento dei risparmi richiesti dai bilanci comunali e delle ex aziende municipalizzate.
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