Cronaca

Trani, carcerato tenta il suicidio con il cavo della tv

Un detenuto coratino salvato dai medici e del personale di polizia penitenziaria

Domenica sera, intorno alle 22.30 è stato sventato un tentativo di suicidio messo in atto da un detenuto coratino recluso nel carcere di Trani per vari reati particolarmente gravi. Lo denuncia il sindacato di polizia penitenziaria tramite il suo segretario Domenico Mastrulli.

L'uomo, che in quel momento si trovava nel reparto di infermeria del carcere, dopo aver strappato dal muro il cavo elettrico della televisione se lo è messo al collo ed ha cercato di togliersi la vita. Il tentativo è stato sventato dell'intervento tempestivo del personale medico e paramedico e dagli uomini della polizia penitenziaria presenti. Il detenuto, 40enne, adesso è sotto osservazione.

L'episodio che si è verificato domenica a Trani fa il paio con un altro tentativo di suicidio verificatosi quasi in contemporanea nella casa circondariale di Lecce dove la situazione è decisamente più problematica. Oltre al tentativo di suicidio, un altro detenuto la scorsa settimana aveva provato la fuga, ma l'intervento dei baschi blu in azione nel carcere salentino ha sventato il proposito di evasione.

Nella nota il vice segretario nazionale, Domenico Mastrulli, ricorda che l'Osapp ha deciso di disertare la cerimonia per il 193esimo annuale regionale del Corpo di polizia penitenziaria, che si svolge oggi a Lecce, e di tenere un volantinaggio in tutta la regione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione di sovraffollamento e di degrado di molte strutture carcerarie. «Anche oggi - aggiunge Mastrulli - per la festa si è tolto ulteriore personale di polizia dai penitenziari pugliesi, obbligando chi rimane a vigilare e operare nelle carceri a turni di lavoro massacranti di nove e dieci ore, sotto i livelli minimi di sicurezza».
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