
Politica
Trani, fondi insufficienti per l'assistenza scolastica: 80 alunni a rischio
I riflettori sono puntati sul regolamento e sul ruolo decisivo del consigliere Branà (M5S)
Trani - domenica 7 settembre 2025
Con l'avvio del nuovo anno scolastico, la delicata questione dell'assistenza specialistica per gli alunni con disabilità arriva a un punto di svolta. L'esito della Conferenza dei Servizi, tenutasi il 04 settembre in Sala Tamborrino, ha messo nero su bianco una realtà complessa: a fronte a circa 190 domande presentate, 110 sono state accolte in base al nuovo regolamento, ma 80 restano "in sospeso", in attesa di una difficile valutazione che dovrà fare i conti con risorse insufficienti. In questo scenario, assume un ruolo chiave il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Vito Branà. L'opposizione ha infatti bisogno di sette firme per convocare un Consiglio Comunale e modificare il regolamento approvato ad aprile: al momento ne ha sei, quella di Branà sarebbe la settima e decisiva.
Per comprendere la posizione di quest'ultimo, è necessario fare un passo indietro. Lo scorso 6 agosto, Branà aveva spiegato il suo voto favorevole al nuovo regolamento, basato su un principio di equità – "più ore a chi ha più bisogno" – e su una precisa promessa ricevuta dall'amministrazione: quella di garantire il servizio, seppur con ore ridotte, anche ai bambini non in possesso della certificazione di gravità (Legge 104, art. 3 comma 3).
La realtà emersa, però, dopo la Conferenza dei Servizi ha messo a dura prova quel patto. Nonostante l'amministrazione abbia già predisposto variazioni di bilancio per far fronte a un numero di domande superiore alle attese, la copertura finanziaria per tutti non c'è. La coperta, a causa dei tagli ai fondi nazionali, è corta. Mentre ai 110 alunni con disabilità grave saranno assegnate da due a otto ore di assistenza, solo ad una parte dei restanti 80 potrà essere garantito un monte ore minimo.
Se la decisione finale su questi 80 casi in sospeso è rimandata a mercoledì 10 settembre, in un incontro decisivo tra Comune, Dirigenti Scolastici e specialisti della ASL., La palla politica, invece, torna ora inequivocabilmente al consigliere Vito Branà: dovrà decidere, in base all'esito della riunione del 10 settembre, se ritenere la promessa parzialmente mantenuta, accettando così il compromesso, o se usare la sua "firma decisiva" per riaprire la partita in Consiglio Comunale.
L'abbiamo voluto incontrare sia per comprendere meglio la sua posizione che per capire meglio quali possano essere i suoi passi.
Per comprendere la posizione di quest'ultimo, è necessario fare un passo indietro. Lo scorso 6 agosto, Branà aveva spiegato il suo voto favorevole al nuovo regolamento, basato su un principio di equità – "più ore a chi ha più bisogno" – e su una precisa promessa ricevuta dall'amministrazione: quella di garantire il servizio, seppur con ore ridotte, anche ai bambini non in possesso della certificazione di gravità (Legge 104, art. 3 comma 3).
La realtà emersa, però, dopo la Conferenza dei Servizi ha messo a dura prova quel patto. Nonostante l'amministrazione abbia già predisposto variazioni di bilancio per far fronte a un numero di domande superiore alle attese, la copertura finanziaria per tutti non c'è. La coperta, a causa dei tagli ai fondi nazionali, è corta. Mentre ai 110 alunni con disabilità grave saranno assegnate da due a otto ore di assistenza, solo ad una parte dei restanti 80 potrà essere garantito un monte ore minimo.
Se la decisione finale su questi 80 casi in sospeso è rimandata a mercoledì 10 settembre, in un incontro decisivo tra Comune, Dirigenti Scolastici e specialisti della ASL., La palla politica, invece, torna ora inequivocabilmente al consigliere Vito Branà: dovrà decidere, in base all'esito della riunione del 10 settembre, se ritenere la promessa parzialmente mantenuta, accettando così il compromesso, o se usare la sua "firma decisiva" per riaprire la partita in Consiglio Comunale.
L'abbiamo voluto incontrare sia per comprendere meglio la sua posizione che per capire meglio quali possano essere i suoi passi.
- Vito Branà, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio Comunale di Trani, argomento di questa intervista è l'assistenza specialistica scolastica. La questione la riguarda, perché le fa parte della commissione dal quale è passato in prima battuta il regolamento.
- I dati che sono emersi quali sono?
- Dei bambini che non potranno usufruire cosa succederà?
- L'esito della conferenza dei servizi ha mostrato che 80 alunni sono al momento senza copertura, quindi la promessa che l'amministrazione le aveva fatto e sulla quale lei ha basato il suo voto favorevole può considerarsi mantenuta?
- A questo punto cosa intende fare? Utilizzerà subito la sua firma decisiva per chiedere la convocazione del Consiglio Comunale o attenderà come le ha detto l'incontro del 10 di settembre?
- Alla luce di questi 80 alunni a rischio pensa di aver commesso un errore di valutazione nel dare fiducia all'amministrazione nell' approvare il regolamento ad aprile? Il mea culpa, in fondo, in politica è un atto di onestà?
- Alle famiglie che attendono l'esito degli 80 domande che cosa ti senti di dire?

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