Trani - Assistenza Bambini
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Politica

Trani, fondi insufficienti per l'assistenza scolastica: 80 alunni a rischio

I riflettori sono puntati sul regolamento e sul ruolo decisivo del consigliere Branà (M5S)

Con l'avvio del nuovo anno scolastico, la delicata questione dell'assistenza specialistica per gli alunni con disabilità arriva a un punto di svolta. L'esito della Conferenza dei Servizi, tenutasi il 04 settembre in Sala Tamborrino, ha messo nero su bianco una realtà complessa: a fronte a circa 190 domande presentate, 110 sono state accolte in base al nuovo regolamento, ma 80 restano "in sospeso", in attesa di una difficile valutazione che dovrà fare i conti con risorse insufficienti. In questo scenario, assume un ruolo chiave il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Vito Branà. L'opposizione ha infatti bisogno di sette firme per convocare un Consiglio Comunale e modificare il regolamento approvato ad aprile: al momento ne ha sei, quella di Branà sarebbe la settima e decisiva.

Per comprendere la posizione di quest'ultimo, è necessario fare un passo indietro. Lo scorso 6 agosto, Branà aveva spiegato il suo voto favorevole al nuovo regolamento, basato su un principio di equità – "più ore a chi ha più bisogno" – e su una precisa promessa ricevuta dall'amministrazione: quella di garantire il servizio, seppur con ore ridotte, anche ai bambini non in possesso della certificazione di gravità (Legge 104, art. 3 comma 3).

La realtà emersa, però, dopo la Conferenza dei Servizi ha messo a dura prova quel patto. Nonostante l'amministrazione abbia già predisposto variazioni di bilancio per far fronte a un numero di domande superiore alle attese, la copertura finanziaria per tutti non c'è. La coperta, a causa dei tagli ai fondi nazionali, è corta. Mentre ai 110 alunni con disabilità grave saranno assegnate da due a otto ore di assistenza, solo ad una parte dei restanti 80 potrà essere garantito un monte ore minimo.

Se la decisione finale su questi 80 casi in sospeso è rimandata a mercoledì 10 settembre, in un incontro decisivo tra Comune, Dirigenti Scolastici e specialisti della ASL., La palla politica, invece, torna ora inequivocabilmente al consigliere Vito Branà: dovrà decidere, in base all'esito della riunione del 10 settembre, se ritenere la promessa parzialmente mantenuta, accettando così il compromesso, o se usare la sua "firma decisiva" per riaprire la partita in Consiglio Comunale.

L'abbiamo voluto incontrare sia per comprendere meglio la sua posizione che per capire meglio quali possano essere i suoi passi.
  • Vito Branà, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio Comunale di Trani, argomento di questa intervista è l'assistenza specialistica scolastica. La questione la riguarda, perché le fa parte della commissione dal quale è passato in prima battuta il regolamento.
Io ho partecipato alla commissione affari istituzionali dove mi sono stati spiegati dal Dirigente e dal Responsabile di questo settore, i numeri di questo servizio, voglio specificare che ero andato in commissione per addirittura aumentare le ore, anche per coloro i quali non avevano questa gravità a livello di legge, però mi fu detto che a livello nazionale le risorse erano diminuite per quanto riguarda questo tipo di servizio e che le domande erano aumentate in maniera esponenziale in questi anni, quindi bisognava fare una scelta per quanto riguarda l'Amministrazione. Siccome su questi temi io non ho mai strumentalizzato a livello politico, ho cercato sempre di agire per il bene dei bambini della nostra città, ho ritenuto che le argomentazioni fossero valide, tant'è che ho votato in maniera favorevole in Consiglio Comunale. Poi in Consiglio Comunale ha votato a favore anche qualcuno dell'opposizione; poi ci sono state queste polemiche perché alcuni bambini che l'anno scorso avevano l'assistenza, non avendo una situazione di disabilità grave come l'articolo L.104 art.3 - comma 3, allo stato attuale non usufruirebbero di questo servizio. Quello che posso dire è che la mia firma era quella decisiva per ritornare in Consiglio Comunale, perché per poter tornare in Consiglio Comunale sono necessarie 7 firme, 6 dell'opposizione l'hanno messa, io per una questione di coerenza rispetto alle decisioni che avevo preso di trasparenza, ho deciso prima di aspettare questi numeri, questi numeri li ho ricevuti effettivamente il 4 settembre da parte dell'Amministrazione.
  • I dati che sono emersi quali sono?
I dati che ho ricevuto da parte dell'amministrazione sono questi: le domande sono state in tutto circa 190, di queste 190, 110 circa sono domande di bambini che hanno una forma grave di disabilità, quindi l'articolo 3, comma 3 e di queste mi è stato detto che tutte sono state accolte anche come da regolamento, 80 circa sono invece le domande escluse. L'Amministrazione mi ha comunicato che mercoledì prossimo in sala Tamborrino ci sarà una riunione con i dirigenti scolastici e con l'ASL per verificare di questi 80 quali effettivamente avranno bisogno di ore di assistenza specialistica nonostante non facciano parte della categoria così come è stata stabilita nel regolamento ovvero la legge 104 articolo 3,3.
  • Dei bambini che non potranno usufruire cosa succederà?
Succederà, per quello che sempre che mi è stato comunicato, che, così come fanno sempre, ci sarà da parte dell'Istituto Scolastico, dei Dirigenti insieme agli Insegnanti un percorso prestabilito per questi bambini dedicato rispetto agli altri alunni e quindi chiaramente sarà più un discorso didattico e non di assistenza specialistica diverso rispetto agli altri bambini. Allo stesso tempo però ci tengo a dire che i bambini che riceveranno l'assistenza specialistica, così come stabilito dal regolamento e anche altri che eventualmente rientreranno, avranno più ore rispetto agli anni precedenti perché prima di questo regolamento tutti i bambini sia quelli con disabilità e quelli senza disabilità avevano tutti tre ore. Su questo vale un ragionamento di tipo politico ma allo stesso tempo a livello proprio umano: non è giusto che un bambino che abbia una disabilità grave abbia le stesse ore di un bambino che non ce l'ha, quindi sono d'accordo sul fatto di spostare più ore verso un bambino che ha una disabilità più grave perché è su di lui che bisogna lavorare di più. Questi bambini che prima avevano tre ore adesso arriveranno ad avere fino a sette/otto ore quindi io ho ragionato su un discorso 'tra virgolette' di giustizia sociale nei confronti di questi bambini (..) bisognerà fare una scelta, la politica è anche fatta di scelte, io ho deciso di fare questa scelta qui, allo stesso tempo però ripeto io non ho nessun problema a fare un passo di lato, un passo indietro: mercoledì quando sentiremo, io sarò presente in sala Tamborrino, che cosa ci diranno i dirigenti insieme alla ASL su questi 80 bambini che sono rimasti fuori, allora in quel momento io capirò non solo la linea dell'amministrazione ma anche quella dell'istituto scolastico. La mia scelta è decisiva per ritornare in consiglio comunale, ed io sicuramente dopo quell' incontro avrò un quadro più chiaro perché oltre ad avere i numeri avrò dall'altro lato anche il parere da parte dei dirigenti.
  • L'esito della conferenza dei servizi ha mostrato che 80 alunni sono al momento senza copertura, quindi la promessa che l'amministrazione le aveva fatto e sulla quale lei ha basato il suo voto favorevole può considerarsi mantenuta?
No, perché effettivamente io pensavo che, in base quello che mi era stato detto, l'amministrazione avrebbe fatto delle variazioni di bilancio tali da poter coprire tutti. A numeri definitivi, i numeri sono abbastanza imponenti, effettivamente le 80 domande rimaste fuori sono tante, quindi bisogna andare in profondità sulle stesse e capire insieme agli istituti scolastici ed alla ASL che soluzione di mezzo si possa trovare.
  • A questo punto cosa intende fare? Utilizzerà subito la sua firma decisiva per chiedere la convocazione del Consiglio Comunale o attenderà come le ha detto l'incontro del 10 di settembre?
Attenderò sicuramente l'incontro del 10 di settembre in cui io sarò presente anche perché sto seguendo veramente in maniera importante quest'argomento che mi sta a cuore, come sta a cuore diciamo a tutti la cittadinanza e le famiglie di questi bambini perché è una decisione importante. Una volta che io avrò tutte le carte in tavola prenderò serenamente la mia decisione se mettere la firma per tornare in Consiglio Comunale oppure per dire 'questo così come è stato impostato va bene e si può provare ad andare avanti'.
  • Alla luce di questi 80 alunni a rischio pensa di aver commesso un errore di valutazione nel dare fiducia all'amministrazione nell' approvare il regolamento ad aprile? Il mea culpa, in fondo, in politica è un atto di onestà?
Ritengo di sì, quello che vediamo spesso è che nonostante si commettano degli errori non si chiede mai scusa alla cittadinanza o allo stesso tempo non si torna indietro sulle proprie decisioni, L'obiettivo fondamentale nostro deve essere quello non di dire 'che non ho mai sbagliato' ma di dire io ho cercato di fare del mio meglio per il bene degli altri. Non avrei nessun problema a dire eventualmente che ho sbagliato e tornare in Consiglio Comunale.
  • Alle famiglie che attendono l'esito degli 80 domande che cosa ti senti di dire?
Io comprendo l'ansia di queste famiglie, però posso dire che non sono sole, che comunque io mi sto battendo affinché veramente venga raschiato il barile cioè si prendano tutte le risorse economiche possibili ed immaginabili per poter dare delle ore anche a questi bambini che sono stati esclusi, che allo stesso tempo io non avrò nessun tipo di problema a tornare in Consiglio Comunale per modificare il regolamento se dovessi vedere che effettivamente c'è stato anche un discorso non corretto e ingiusto nei confronti di questi bambini.
Social Video8 minutiTrani - Assistenza Scolastica SpecialisticaTonino Lacalamita
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