Associazioni
Trani, passeggiata denuclearizzata pro referendum
Corteo dalla villa a piazza della Repubblica con tute bianche e volantini. Il comitato si batte per un sì per tutti e quattro i quesiti
Trani - lunedì 2 maggio 2011
Il comitato pro referendum di Trani, costituitosi il mese scorso e a cui hanno aderito venti associazioni e diversi cittadini, ha organizzato domenica mattina una passeggiata denuclearizzata. Indossando tute bianche e mascherina sul viso, portando con loro un bidone nucleare, dieci tra gli appartenenti al gruppo si sono mossi dalla villa comunale, dove è stato anche allestito un pannello con volantini informativi, a piazza della Repubblica, tra gli occhi incuriositi e stupiti di chi approfittava della domenica per passeggiare. Questa è solo la prima dei una serie di iniziative di sensibilizzazione al referendum che il comitato intende portare avanti.
Il referendum che chiamerà alle urne gli italiani il 12 e 13 giugno li porrà di fronte a quattro quesiti su tre temi: nucleare, privatizzazione dell'acqua e legittimo impedimento. La Cassazione deve ancora esprimersi sulla richiesta del governo di moratoria per i primi due quesiti, il comitato intanto si muove per sensibilizzare i cittadini a non disertare il referendum, in modo da poter raggiungere il quorum.
Il comitato si batte per un sì per tutti e quattro i quesiti. Giuseppe Peschechera, portavoce del gruppo nonché socio di Legambiente Trani, spiega: «Continuano a parlare di nucleare sicuro, ma non dicono che i bambini che abitano a 5 chilometri dalle centrali nucleari hanno più facilità di ammalarsi di leucemia. Chernobyl e Fukushima ne hanno dimostrato la pericolosità. Non è vero che non possiamo farne a meno, né che è conveniente».
Il referendum che chiamerà alle urne gli italiani il 12 e 13 giugno li porrà di fronte a quattro quesiti su tre temi: nucleare, privatizzazione dell'acqua e legittimo impedimento. La Cassazione deve ancora esprimersi sulla richiesta del governo di moratoria per i primi due quesiti, il comitato intanto si muove per sensibilizzare i cittadini a non disertare il referendum, in modo da poter raggiungere il quorum.
Il comitato si batte per un sì per tutti e quattro i quesiti. Giuseppe Peschechera, portavoce del gruppo nonché socio di Legambiente Trani, spiega: «Continuano a parlare di nucleare sicuro, ma non dicono che i bambini che abitano a 5 chilometri dalle centrali nucleari hanno più facilità di ammalarsi di leucemia. Chernobyl e Fukushima ne hanno dimostrato la pericolosità. Non è vero che non possiamo farne a meno, né che è conveniente».