Politica

«Uffici finanziari della Bat, Trani non può essere spettatrice»

Lettera aperta di Franco Caffarella

«Il dibattito sulla sede legale della Provincia non può vedere Trani semplice spettatrice». E' questa la posizione espressa dal consigliere Franco Caffarella, componente, sin dal 2004, della commissione consiliare sulla sesta provincia istituita dal Comune di Trani.
«Nel quotidiano resoconto rivendicativo che giunge da Barletta ed Andria, la posizione di Trani viene al massimo ritenuta di spettatrice o quando va bene di arbitro dela contesa. Nulla di piu' falso. Trani è deve essere parte co-protagonista delle scelte strategiche sul futuro della sesta provincia. A dirla tutta, se ci si prende la briga di leggersi gli atti parlamentari, il nodo che sta aggrovigliando comitati, consiglieri e comissioni speciali, la individuazione della sede legale della BAT ( continuo a chiamarla così perché non solo rispettosa di tutti e tre i capoluoghi ma ormai acronimo familiare) era già stato posto nel dibattito e vi era anche stata una proposta indicativa per Trani formulata dall'on.le Carlucci».
Il fatto che da Trani non si alzi il tono dello scontro polemico sull'argomento, pertanto, non venga preso come un segno di acquiescenza. «La politica si riappropri del suo ruolo e sappia rispettare gli impegni sottoscritti, se proprio non riesce a ricordarsi delle strette di mano. Continuare a ritenere, come da talune parti si ascolta ancora, che alla Città di Trani, con la Provincia, vengono assegnate le sole funzioni giudiziarie è una posizione inaccettabile. La funzione giurisdizionale non si incrocia con i destini di una Provincia, vecchia o nuova che sia. Lo attestano i tanti Tribunali esistenti in città non capoluogo; il fatto che addirittura ci siano capoluoghi di provincia, Caserta, che fanno capo ad un Tribunale di altro centro, Santa Maria Capua Vetere, o distretti di Corte di Appello che includono città capoluogo di altre Regioni. Non si capisce pertanto, perché si continua a parlare di riconoscimento, con la Provincia, a Trani delle funzioni giurisdizionali che già ci sono, peraltro da secoli, e semmai andrebbero potenziate con il ritorno della Corte d'Appello, argomento sul quale nessuno si cimenta dai tempi del sen. Cioce. Son altre le funzioni su cui un Ente Provincia puo' e deve decidere e se la Bat è provincia policentrica, è sugli uffici autenticamente provinciali ( a cominciare da Giunta, Consiglio, Assessorati e Pesidenza) che va avviato un percorso di condivisione».
«La Conferenza dei Sindaci,organo consultivo previsto dalla legge istitutiva, era andata anche oltre, ricorda Caffarella - raggiungendo una intesa politica nel documento dell'Estate del 2006 anche sui cosiddetti poli di interesse cittadino, nel quale alla città di Trani, si riconosceva il polo finanziario. A Trani era prevista l'allocazione delle Direzioni Provinciali delle Agenzie delle Entrate, Agenzia del Territorio, Agenzia del Demanio, Agenzia Provinciale dei Servizi Vari, Commissione Tributaria, Ragioneria Provinciale e Banca D'Italia. Quando nel gennaio 2008 venne decisa dal Governo la sede della Prefettura a Barletta, nonché la raccomandazione di istituire le sedi istituzionali ad Andria, lo stesso Prefetto Capriulo in una nota inviata tra l'altro alla Presidenza del Consiglio, ritenne di evidenziare per Trani "il rispetto delle indicazioni relative alla ubicazione di alcuni uffici prevista nell'intesa sottoscritta dai Sindaci in data 28-07-2006" nonchè la necessità che la Presidenza del Consiglio dovesse "assumere ogni iniziativa ritenuta opportuna al fine di corrispondere alle aspettative dell città di Trani, ( in primis un polo universitario) il cui soddisfacimento agevolerebbe indubbiamente la concorde attuazione degli indirizzi forniti in ordine alla individuazione delle sedi istituzionali della nuova provincia".
Il fatto che in questi giorni, il sottosegretario alla Presidenza, On.le Giovanardi, abbia riaffermato che è intendimento del Governo dare attuazione alla istituzione dei nuovi uffici provinciali nella Bat, previa richiesta anche da parte delle nuove istituzioni provinciali elette ed insediate, - secondo Caffarella - è un fatto altamente positivo. Traccia un percorso nel quale però occorre avere ben chiaro il rispetto dei patti e del policentrismo firmato anche dai Sindaci. Il Presidente Ventola, che da Sindaco di Canosa, sottoscrisse quell'accordo del 2006 in cui si riconosceva a Trani il polo finanziario, nella nuova veste istituzionale ricoperta, dica una parola chiara sull'argomento. Se pacta sunt servanda, i nuovi uffici provinciali dl settore fnanziario, a cominciare dalla sede provinciale dell'Agenzia delle Entrate devono essere allocati a Trani. Se così non è e non sarà,i cittadini tranesi hanno il diritto di sapere in cosa si estrinseca il policentrismo e cosa si intende riconoscere alla città, co-capoluogo con Andria e Barletta».
Franco CaffarellaConsigliere comunale e componente della commissione consiliare sesta provincia
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