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Eventi e cultura

Undicesima giornata di #sTranIncontri: ospiti Elena Varvello e Salvatore Satriano

In via Mario Pagano attesi anche Martin Rua e Alessandro Raveggi

Undicesima giornata per #sTranIncontri, piccolo festival low budget di narrazione, poesia e musica, diretto da Vito Santoro. Si parte alle ore 19.30 con Elena Varvello, poetessa, scrittrice docente presso la Scuola Holden di Torino, che presenterà il suo nuovo romanzo, "La vita felice", da poco uscito per i tipi di Einaudi. Racconta di Elia, sedici anni, un ragazzo solitario. Suo padre è stato licenziato e ha cominciato a comportarsi in modo strano, sparendo per ore a bordo di un furgone, chiudendosi in garage, scrivendo lettere che denunciano un complotto di cui si sente vittima. Elia prova a decifrare ciò che accade, mentre sua madre sembra non voler vedere. Fino alla notte d'agosto dopo la quale nulla sarà piú come prima: la piccola comunità di Ponte – già segnata dall'omicidio insoluto di un bambino – si sveglia sconvolta per il rapimento di una ragazza, salita la sera precedente su un furgone e poi svanita in mezzo ai boschi.
Converseranno con l'autrice Marianna Comitangelo e Rossella De Palma.

A seguire, ore 20.30, incontro con Salvatore Striano, autore de "La tempesta di Sasà" (ChiareLettere). Detenuto tre anni in Spagna e cinque a Rebibbia, Striano ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli, che gli ha ricordato che lui era prima di tutto un attore. Da allora è stato un camorrista per Matteo Garrone, un rapinatore per Guido Lombardi e molti altri personaggi, al cinema e in tv. Nel 2012 arriva la consacrazione. Il film "Cesare deve morire" dei fratelli Taviani, tratto dal "Giulio Cesare" di Shakespeare e dove lui interpreta il ruolo di Bruto, vince l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Come nel piccolo teatro del carcere di Rebibbia, ancora una volta Shakespeare ha dato una nuova direzione alla sua vita. "La tempesta di Sasà" è il racconto di questa storia.

Dopo l'introduzione di Vito Santoro, converserà con l'autore lo scrittore napoletano Martin Rua, di cui ricordiamo il suo nuovo romanzo "La profezia del libro perduto" da poco uscito per Newton Compton. Concluderà la serata, ore 21.30, Alessandro Raveggi autore di "Il grande libro dell'emergenza" (Liberaria), originale raccolta di racconti, fatta di momenti sospesi, quelli in cui qualcosa sta per accadere o è appena accaduta, modificando irreversibilmente il corso degli eventi, facendoci incontrare, e amare, i protagonisti, ironici e complessi, che animano queste storie a volte grottesche, a volte delicate: fratelli che si mascherano da animali alla ricerca di un perché al funerale paterno, un maestro elementare che deve salvare i suoi alunni da numerose scosse telluriche, l'ultima fuga di un padre e di un figlio, la Firenze bombardata dell'agosto 1944, una partita con la Morte su un aereo di linea per Londra di un vecchio ipocondriaco, le vite fantastiche e impegnate di cinque esuli toscani all'estero, una storia sull'editoria contemporanea e le sue contraddizioni. Converseranno con l'autore Giuseppe Girimonti Greco e Vito Santoro. Ingresso libero.
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