Associazioni

Venticinque studenti non vedenti in visita al Senato

Iniziativa della sezione provinciale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti

L'educazione alla cittadinanza prima di tutto. Potrebbe essere questa una buona parola d'ordine per presentare in poche parole l'iniziativa progettuale, che ruota attorno all'iniziativa organizzata dalla sezione provinciale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Lo scorso 14 giugno è stata organizzata una gita sociale, riservata agli studenti non vedenti della provincia, a Roma per visitare palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica.

Hanno partecipato a questa iniziativa 25 studenti non vedenti, con i relativi accompagnatori, compresi alcuni consiglieri provinciali dell'associazione, nonché il presidente provinciale Francesco Giangualano, il presidente regionale Giuseppe Simone e l'assessore provinciale ai servizi sociali Carmelinda Lombardi. L'iniziativa, è nata dalla consapevolezza che la conoscenza delle istituzioni pubbliche deputate al governo del nostro Paese, nella più ampia accezione del termine, non solo assicura un impiego proficuo del tempo libero a chi vi accede, ma avvia nel contempo un processo formativo importante di educazione alla partecipazione e alla consapevolezza civica.



L'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, non solo si propone di collaborare con le istituzioni pubbliche di governo locale e nazionale, ma cerca di promuovere nei propri soci la conoscenza diretta, opportunamente guidata delle istituzioni del nostro Stato, come il Senato della Repubblica. All'interno di Palazzo Madama gli studenti hanno potuto visitare la mostra per i 150 anni dell'Unità d'Italia e l'aula dove si svolgono le sedute del Senato, il tutto opportunamente spiegato da delle guide che hanno risposto alle tante domande e curiosità esposte dagli studenti. Il progetto ha voluto costruire e rafforzare il senso di cittadinanza dei giovani non vedenti ed ipovedenti nei confronti delle istituzioni, di diffondere, a partire da loro, la cultura della partecipazione attiva e consapevole, creando un coinvolgimento diretto tra essi, le istituzioni ed il territorio stesso.
  • Franco Giangualano
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