
Politica
Zone economiche speciali, Laurora (Italia in Comune): «Non credo ci sarà grande futuro sul territorio di Trani»
Il vice presidente regionale lamenta l'assenza di consiglieri e privati tenutosi in Comune
Trani - domenica 20 ottobre 2019
8.37
In tempi non sospetti segnalavo il mancato inserimento della nostra Trani nelle perimetrazioni delle Zone Economiche Speciali individuate sul territorio regionale, onde usufruire dei benefici economici previsti da tale istituzione.
Segnalavo anche che la Regione Puglia aveva riaperto i termini di partecipazione ad apposito bando al fine di estendere, ove motivato, le perimetrazioni già approvate sino ad un massimo di 261 ettari.
Devo ringraziare pubblicamente la Provincia Bat che si è fatta promotrice di un incontro con i sindaci, tenutosi ad Andria in data 12 ottobre, al fine di cercare di mettere a punto una strategia comune per consentire la partecipazione al bando regionale.
In assenza di qualsiasi iniziativa e programmazione della amministrazione comunale di Trani, essere coinvolti e trascinati dalla Provincia Bat costituisce perlomeno un'ancora di salvezza per tentare di far parte delle ZES. Nell'incontro tenutosi ad Andria, si è deciso di porre in essere un tentativo di inserimento nella ZES tra il Comune di Spinazzola, il Comune di San Ferdinando, il Comune di Trinitapoli e il Comune di Trani.
A valle della lodevole iniziativa della Provincia Bat (meno male), quale Ente Capofila, nei giorni scorsi presso il Palazzo di Città si è tenuto un incontro definito tecnico-operativo, presieduto dal Presidente della Provincia Bat, avv. Bernardo Lodispoto, a cui hanno partecipato anche componenti della amministrazione comunale, i quali non hanno avuto neanche la sensibilità di invitare tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza e sia di opposizione, eventualmente interessati, attesa l'importanza dell'argomento che potrebbe incidere fortemente sulla economia del territorio.
Si continua a dimenticare che i consiglieri comunali sono rappresentanti del popolo, non sono comparse che vengono in consiglio comunale ad alzare la mano o, se dissenzienti, soggetti a rischio di querela.
Si continua a dimenticare che le iniziative strategiche sul territorio che possono interessare tutta la collettività devono basarsi sul massimo coinvolgimento e diffusa partecipazione. Ma queste parole non fanno parte del vocabolario della politica attuale.
Nello stesso tempo non si comprende chi sia stato invitato come partenariato privato, non avendo rintracciato neanche sul sito comunale uno straccio di Avviso Pubblico per invitare associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e organizzazioni sindacali, ma anche chiunque avesse avuto voglia di ascoltare la discussione. Se queste sono le premesse non credo ci sarà grande futuro per la ZES sul territorio di Trani, che al massimo sarà la cenerentola accontentandosi delle briciole.
Tommaso Laurora, Vice Presidente Regionale Italia in Comune
Segnalavo anche che la Regione Puglia aveva riaperto i termini di partecipazione ad apposito bando al fine di estendere, ove motivato, le perimetrazioni già approvate sino ad un massimo di 261 ettari.
Devo ringraziare pubblicamente la Provincia Bat che si è fatta promotrice di un incontro con i sindaci, tenutosi ad Andria in data 12 ottobre, al fine di cercare di mettere a punto una strategia comune per consentire la partecipazione al bando regionale.
In assenza di qualsiasi iniziativa e programmazione della amministrazione comunale di Trani, essere coinvolti e trascinati dalla Provincia Bat costituisce perlomeno un'ancora di salvezza per tentare di far parte delle ZES. Nell'incontro tenutosi ad Andria, si è deciso di porre in essere un tentativo di inserimento nella ZES tra il Comune di Spinazzola, il Comune di San Ferdinando, il Comune di Trinitapoli e il Comune di Trani.
A valle della lodevole iniziativa della Provincia Bat (meno male), quale Ente Capofila, nei giorni scorsi presso il Palazzo di Città si è tenuto un incontro definito tecnico-operativo, presieduto dal Presidente della Provincia Bat, avv. Bernardo Lodispoto, a cui hanno partecipato anche componenti della amministrazione comunale, i quali non hanno avuto neanche la sensibilità di invitare tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza e sia di opposizione, eventualmente interessati, attesa l'importanza dell'argomento che potrebbe incidere fortemente sulla economia del territorio.
Si continua a dimenticare che i consiglieri comunali sono rappresentanti del popolo, non sono comparse che vengono in consiglio comunale ad alzare la mano o, se dissenzienti, soggetti a rischio di querela.
Si continua a dimenticare che le iniziative strategiche sul territorio che possono interessare tutta la collettività devono basarsi sul massimo coinvolgimento e diffusa partecipazione. Ma queste parole non fanno parte del vocabolario della politica attuale.
Nello stesso tempo non si comprende chi sia stato invitato come partenariato privato, non avendo rintracciato neanche sul sito comunale uno straccio di Avviso Pubblico per invitare associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e organizzazioni sindacali, ma anche chiunque avesse avuto voglia di ascoltare la discussione. Se queste sono le premesse non credo ci sarà grande futuro per la ZES sul territorio di Trani, che al massimo sarà la cenerentola accontentandosi delle briciole.
Tommaso Laurora, Vice Presidente Regionale Italia in Comune
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