Politica
A Trani manca il lavoro, la Lega Disoccupati invita alla mobilitazione
«Parlano solo di concerti, feste e piazze. Usciamo dall'isolamento»
Trani - martedì 21 dicembre 2010
«La disoccupazione a Trani aumenta di giorno in giorno. Non è più tempo di far sentire il grido di protesta solo attraverso i mezzi d'informazione. Tanto l'amministrazione comunale è sorda ad ogni richiamo. Occorre, pertanto, una mobilitare tutti i disoccupati e tutti coloro che avvertono questo problema, soprattutto i giovani, ai quali, terminati gli studi, non si prospetta nulla di buono se non andare a cercarsi un lavoro lontano da casa o parcheggiarsi nelle università in attesa di tempi migliori. Sempre se verranno. Non si può attendere supinamente ancora per cui già per il mese di gennaio stiamo organizzando una mobilitazione generale per una vibrata protesta contro questa amministrazione che brilla solo per gli sprechi e non si è mai posta il grave problema dei disoccupati. Basta vedere come ha gestito la vicenda Franzoni».
L'accorato appello alla mobilitazione è stato lanciato da Matteo Cuccovillo, presidente della Lega Disoccupati che è operativa già da oltre un anno in via Amedeo 202 (nella sede della Federazione della Sinistra). Cuccovillo in questi giorni sta incontrando numerosi disoccupati per un passa parola coinvolgendo anche le sigle sindacali. «Occorre uscire dall'isolamento in cui ci troviamo. Quelli che reggono le sorti della città stanno cercando di fare terra bruciata intorno a questa vera e propria calamità rappresentata dalla mancanza di lavoro – ha evidenziato ancora Matteo Cuccovillo – Sanno parlare solo di concerti, del belletto alle piazze e delle iniziative che portano solo spreco di soldi pubblici che vanno a ricadere sulle tasche dei tranesi. Siamo a Natale, è vero. Ma ciò non giustifica centomilioni delle vecchie lire solo per qualche presepio e due fili di lampadine su corso Vittorio Emanuele quando c'è gente che non può mangiare. Se l'amministrazione avesse riscosso i canoni di locazione ora vi sarebbero circa 500 mila euro nelle casse comunali. E invece l'amministrazione che fa? Continua a favorire gli amici che incassano centinaia e centinaia di migliaia di euro sfruttando strutture di proprietà della città di Trani e non di qualche sindaco o assessore. E intanto continuiamo a pagare l'addizionale Irpef. E come se non bastasse ecco che già si sente parlare dei big che verranno la prossima estate e che i tranesi dovranno pagare per il divertimento di pochi».
La manifestazione che la Lega Disoccupati sta già organizzando, non è escluso possa richiamare anche l'attenzione dei rappresentanti dei disoccupati delle città limitrofe per dare il giusto sostegno ad un problema particolarmente sentito. «Sarà l'occasione buona anche per far sentire la nostra protesta per un altro annoso problema e che riguarda le case popolari. Da quindici anni al Comune esiste solo sulla carta l'ufficio casa. Un responsabile dell''Istituto autonomo della Case popolari è arrivato finanche a dire: Il Comune di Trani? E chi l'ha mai visto!».
L'accorato appello alla mobilitazione è stato lanciato da Matteo Cuccovillo, presidente della Lega Disoccupati che è operativa già da oltre un anno in via Amedeo 202 (nella sede della Federazione della Sinistra). Cuccovillo in questi giorni sta incontrando numerosi disoccupati per un passa parola coinvolgendo anche le sigle sindacali. «Occorre uscire dall'isolamento in cui ci troviamo. Quelli che reggono le sorti della città stanno cercando di fare terra bruciata intorno a questa vera e propria calamità rappresentata dalla mancanza di lavoro – ha evidenziato ancora Matteo Cuccovillo – Sanno parlare solo di concerti, del belletto alle piazze e delle iniziative che portano solo spreco di soldi pubblici che vanno a ricadere sulle tasche dei tranesi. Siamo a Natale, è vero. Ma ciò non giustifica centomilioni delle vecchie lire solo per qualche presepio e due fili di lampadine su corso Vittorio Emanuele quando c'è gente che non può mangiare. Se l'amministrazione avesse riscosso i canoni di locazione ora vi sarebbero circa 500 mila euro nelle casse comunali. E invece l'amministrazione che fa? Continua a favorire gli amici che incassano centinaia e centinaia di migliaia di euro sfruttando strutture di proprietà della città di Trani e non di qualche sindaco o assessore. E intanto continuiamo a pagare l'addizionale Irpef. E come se non bastasse ecco che già si sente parlare dei big che verranno la prossima estate e che i tranesi dovranno pagare per il divertimento di pochi».
La manifestazione che la Lega Disoccupati sta già organizzando, non è escluso possa richiamare anche l'attenzione dei rappresentanti dei disoccupati delle città limitrofe per dare il giusto sostegno ad un problema particolarmente sentito. «Sarà l'occasione buona anche per far sentire la nostra protesta per un altro annoso problema e che riguarda le case popolari. Da quindici anni al Comune esiste solo sulla carta l'ufficio casa. Un responsabile dell''Istituto autonomo della Case popolari è arrivato finanche a dire: Il Comune di Trani? E chi l'ha mai visto!».
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