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A Trani una mascherina antismog sulla statua di Dante

Parte l'operazione Mal'aria: una campagna shock contro l'inquinamento

Per molti di noi l'emergenza smog è una realtà quotidiana che subiamo intrappolati nel traffico: milioni di marmitte che sputano monossido di carbonio, piombo, idrocarburi policiclici aromatici, benzene, polveri sottili. Per alcune aree del nostro Paese a questo cocktail micidiale per la salute si aggiungono composti chimici, tossici, e in alcuni casi cancerogeni, emessi da fonti industriali. Il circolo di Trani partecipa all'iniziativa con una campagna informativa mirata alla riduzione del traffico scolastico con la Scuola Media "Giustina Rocca". Sarà condotta una campagna di sensibilizzazione agli studenti e saranno apposti i lenzuolini bianchi antismog sulla facciata della loro Scuola.
Per estendere ulteriormente la campagna di sensibilizzazione sarà posta una mascherina antismog sul volto marmoreo della statua di Dante sita sulla Piazza omonima a ridosso di una delle strade più trafficate di Trani: Corso Italia. E' così che si concretizza l'operazione Mal'aria, una campagna volutamente shock, che in tutta Italia viene effettuata anche con l'apposizione delle mascherine sui manichini dei negozi di abbigliamento, o attraverso il trofeo-tartaruga: una gara tra veicoli ecologici e tradizionali nel traffico urbano per dimostrare quanto obsoleti, inquinanti ed insalubri siano le lente autovetture nei confronti delle più agili e scattanti biciclette.
I lenzuolini, concretamente, fungono da cartina di tornasole per rilevare la quantità d'inquinamento prodotta dal traffico veicolare. Verranno posti, visibilmente, sulle facciate degli esercizi commerciali e degli edifici per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tragica problematica dello smog cittadino, che provoca ogni anno in Italia circa trentamila morti. Le azioni della Legambiente nei confronti di un'emergenza ambientale come l'inquinamento da smog veicolare si attivano su due binari: quello della sensibilizzazione dell'opinione pubblica rispetto ad un cambiamento di abitudini, personale e collettivo, e quello di spronare e "tenere d'occhio" le istituzioni, siano esse amministrazioni locali, nazionali ed enti. Nelle iniziative proposte i due piani inevitabilmente si incrociano, potenziando le battaglie anche dal punto di vista della pianificazione urbana; sollecitando un piano del traffico ecosostenibile che incrementi notevolmente le piste ciclabili.
«L'operazione "Mal'aria" - spiega Pierluigi Colangelo di legambiente Trani - evidenzia come il problema della qualità dell'aria nelle nostre città sia ancora tutto da risolvere, in particolare per alcuni inquinanti, come il Pm10, che costituiscono una grave minaccia anche per la salute dei cittadini. Per questo chiediamo che vengano intraprese azioni concrete e strutturali per la soluzione del problema, a partire dalla mobilità urbana, visto che oggi in gran parte delle nostre città il trasporto stradale contribuisce al 70% delle emissioni di Pm10, rappresentando la fonte principale di inquinamento atmosferico.
Per il disinquinamento da traffico automobilistico delle aree urbane occorrerebbero maggiori fondi statali. Purtroppo, sinora le risorse economiche hanno invece incrementato il trasporto su gomma. Il 70% degli investimenti in infrastrutture degli ultimi governi è stato destinato infatti a strade e autostrade. Le amministrazioni locali potrebbero invertire tale tendenza deleteria utilizzando da subito i sistemi di disincentivazione economica per chi usa l'auto, sul modello del road pricing di Londra, reperendo così risorse da riutilizzare per il potenziamento del trasporto pubblico».
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