Politica
Alberghiero a Trani, lo scetticismo di Franco Pastore
«Questa decisione crea solo tensioni con Margherita di Savoia»
Trani - martedì 7 dicembre 2010
Il consigliere regionale Franco Pastore (Socialisti in Sinistra e Libertà) guarda con scetticismo all'attivazione dell'istituto alberghiero a Trani. In una nota sulle politiche scolastiche nella provincia di Barletta, Andria, Trani, Pastore commenta la vicenda, tenendo conto delle rimostranze di Margherita di Savoia:
«A riprova della schizofrenia delle politiche legate alla scuola sul nostro territorio e del fatto che, da una parte si toglie quello che c'è e dall'altra si clona inutilmente l'esistente, vi è la vicenda dell'istituto alberghiero a Trani. Pare che tutti lo vogliano, il Comune che l'ha proposto, la provincia che ha accolto la proposta, l'ufficio scolastico regionale. Tutti tranne Margherita di Savoia. E se legittima è la volontà di Trani, altrettanto lo è quella del Comune ofantino».
Pastore spiega: «L'istituto alberghiero nel centro termale esiste dal 1998 e conta circa 900 studenti, la metà dei quali provengono dai capoluoghi, Barletta, Andria e Trani. Se si dovesse dimezzare l'utenza di quell'istituto cosa accadrebbe? Si tratta di una scuola che bene si inserisce nel contesto economico e produttivo cittadino che vive di turismo, grazie al mare, alle terme e alla zona umida delle saline. Senza pensare poi alla necessità di riequilibrare l'offerta formativa sul territorio, prevedendo eventuali integrazioni ed evitando interferenze e sovrapposizioni. Bisogna evitare che una scelta che dovrebbe essere dettata solo dall'opportunità reale di essere compiuta, diventi motivo di dissidi, fra città e fra enti a discapito dei fruitori dell'istituto, gli studenti, che godono di servizi e di una offerta formativa eccellenti, e dei lavoratori, che sarebbero trasferiti».
«A riprova della schizofrenia delle politiche legate alla scuola sul nostro territorio e del fatto che, da una parte si toglie quello che c'è e dall'altra si clona inutilmente l'esistente, vi è la vicenda dell'istituto alberghiero a Trani. Pare che tutti lo vogliano, il Comune che l'ha proposto, la provincia che ha accolto la proposta, l'ufficio scolastico regionale. Tutti tranne Margherita di Savoia. E se legittima è la volontà di Trani, altrettanto lo è quella del Comune ofantino».
Pastore spiega: «L'istituto alberghiero nel centro termale esiste dal 1998 e conta circa 900 studenti, la metà dei quali provengono dai capoluoghi, Barletta, Andria e Trani. Se si dovesse dimezzare l'utenza di quell'istituto cosa accadrebbe? Si tratta di una scuola che bene si inserisce nel contesto economico e produttivo cittadino che vive di turismo, grazie al mare, alle terme e alla zona umida delle saline. Senza pensare poi alla necessità di riequilibrare l'offerta formativa sul territorio, prevedendo eventuali integrazioni ed evitando interferenze e sovrapposizioni. Bisogna evitare che una scelta che dovrebbe essere dettata solo dall'opportunità reale di essere compiuta, diventi motivo di dissidi, fra città e fra enti a discapito dei fruitori dell'istituto, gli studenti, che godono di servizi e di una offerta formativa eccellenti, e dei lavoratori, che sarebbero trasferiti».
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