Politica

Amministrative, partiti alle grandi manovre

Ci sarebbe la novità del terzo polo tutto centrista. Tante incognite sia a destra che a sinistra

Partiti politici alle grandi manovre in vista della prossima tornata elettorale. Da destra a sinistra, passando per il centro, in queste ssettimane sono cominciate le operazioni di confronto per definire il quadro di liste e candidature.
A destra si attende nelle prossime settimane una conferenza stampa dell'ex sindaco Giuseppe Tarantini per ribadire la propria disponibilità alla ricandidatura. Una scelta che sembra trovare i favori della coalizione anche se una parte di Forza Italia non avrebbe perso la speranza di dire la sua sul nome del prossimo candidato sindaco. Al momento la coalizione deve riprendere un discorso fra gli alleati interrotto bruscamente con la caduta del governo. Ci sarebbe la massima disponibilità a dialogare con i partiti ma non con le persone indicate come "responsabili" della caduta dell'ultima maggioranza. Forza Italia sarebbe pronta a cominciare una serie di incontri bilaterali per certificare lo stato di salute di Udc e Pri i quali, al momento, devono risolvere questioni interne piuttosto spinose. In particolare l'Udc, dove va risolto lo scontro frontale fra la corrente di Triminì e quella di Riserbato. Preso atto del fallimento di alcuni partiti, rispetto a tre anni fa il centrodestra sembrere propenso ad allargare lo schieramento in favore di alcune liste civiche, fra tutte quella del Circolo della Libertà che avrebbe già raggiunto una ventina di possibili candidature e che potrebbe fagocitare i tanti movimenti sorti nelle ultime settimane e che stanno avendo difficoltà nel reperire candidati. In Alleanza nazionale si registra qualche attrito. Va confermato il possibile transito di alcune figure della vecchia guardia nella lista che dovrebbe accorprare Alternativa sociale e Forza Nuova. Nel centrodestra dovrebbe trovar spazio anche Forza Trani, ma non con la guida di Roberto Visibelli che ha annunciato in tv la possibilità di non candidarsi, pur restando nei quadri del direttivo.
La novità più importante nel panorama politico locale è la possibile nascita di un terzo polo al centro. Potrebbero collocarsi nella terra di mezzo l'Udc (se non dovesse ricucire lo strappo Con An e Forza Italia), il nuovo partito di Follini (ci sarebbe la volontà di aprire una sezione a Trani) e alcune civiche fra cui una capeggiata da Franco Caffarella, la cui militanza nelle fila della Margherita sarebbe al capolinea in virtù di alcuni contrasti con la segreteria locale. Al centro potrebbe materializzarsi la candidatura a sindaco di Pina Chiarello ma al momento la priorità è quella di contare le forze a disposizione per la nascita di un eventuale polo centrista.
A sinistra, i partiti dell'Unione hanno sottoscritto un documento programmatico per definire le strategie in vista delle amministrative. Si cerca di evitare i frazionamenti e in tal senso si colloca la scelta delle segreterie politiche del PSDI, dello SDI e dei Socialisti autonomisti di avviare la fase costituente della Federazione dei Socialisti superando il divisionismo ed il personalismo che hanno prodotto solo lacerazioni e sfiducia nell'elettorato socialista. Ci sarà quindi una lista unica dei Socialisti che potrebbe presentare una propria candidatura a sindaco (si parla di Ferrante, attuale segretario dello SDI).

Nella lista dei Socialisti al consiglio comunale dovrebbe essere presente l'ex assessore azzurro Giovanni Cozzoli. Un'altra candidatura nell'aria è quella di Michele Di Gregorio dei Verdi anche se la scelta non sarebbe condivisa dai partiti dell'estrema sinistra (Rifondazione in primis). Sulla candidatura di un sindaco che possa sintetizzare la volontà politica di tutta l'Unione sono in corso dei continui incontri. Il nome di Sebastiano De Feudis, attuale assessore provinciale, è quello più ricorrente. De Feudis sarebbe propenso a candidarsi ma ad alcune condizioni: vorrebbe una certa autonomia di azione e non gradirebbe le primarie, alternative ipotizzata in tv dal segretario dei Ds, Corraro.

Il centrosinistra nazionale starebbe pensando ad una data unica per permettere le primarie in tutte le città in cui sia andrà a votare. E a Trani, se non si dovesse raggiungere l'accordo, si potrebbe ipotizzare il ricorso al voto popolare per decidere l'antagonista del candidato del centrodestra. Detto di De Feudis, gli altri nomi ricorrenti sono quelli di Carcano (già candidato al Senato in passato con la sinistra) e di Mazzilli. I nodi da sciogliere sono tanti ma c'è tutto il tempo per trovare le necessarie convergenze.
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