Vita di città

Antenne di telefonia mobile: «chi ha paura delle centraline di rilevamento?»

L'intervento del circolo Legambiente di Trani

«La Legambiente – Circolo di Trani esprime un allarmato disappunto per l'abnorme ed incontrollato proliferare di antenne per la telefonia mobile nella Città di Trani. L'ultimo caso è quello dell'antenna nel cortile del Palazzo di Città. Rileviamo ancora una volta, che il tanto invocato "Piano Comunale delle Antenne", viene invocato solo per quel che attiene l'installazione delle antenne proposte dai gestori telefonici ignorando clamorosamente sia la prevista concertazione che il sacrosanto monitoraggio ambientale attraverso le centraline di misurazione del campo elettromagnetico in continuo.

Su questa tematica la Legambiente, unitamente al ‘Comitato di quartiere STADIO' hanno organizzato una conferenza in data 15 dicembre 2006 avvalendosi di Francesco Tarantini, presidente della Legambiente Puglia e tecnico esperto sulle tematiche dell'elettrosmog. La disamina della problematica ha fatto emergere alcune improrogabili necessità che dovrebbero essere affrontate urgentemente dall'amministrazione commissariale della città.
L'adeguamento del ‘Piano Comunale delle Antenne' al sopravvenuto Regolamento Regionale della Regione Puglia n. 7/2006, appare indispensabile ed urgente per impedire che, i gestori, in deroga allo stesso Piano Comunale che prevede l'installazione delle antenne solo sui siti comunali, continuino a disseminare numerose antenne di telefonia mobile su siti non previsti dalla stessa pianificazione.

E' risultata improrogabile, inoltre, la concreta costituzione di un ‘comitato tecnico permanente comunale' che abbia sotto controllo l'intera problematica coordinando la pianificazione, il previsto catasto delle antenne, il monitoraggio e la diffusione dei dati dei campi magnetici misurati alla cittadinanza. Tale necessità, d'altro canto, era già emersa dalle trattazioni affrontate nell'ambito di Agenda 21. Sulle problematiche connesse alle rilevazioni dell'elettrosmog, la Legambiente – Circolo di Trani e il Comitato di Quartiere Stadio, si sono attivati inoltrando una formale istanza dapprima al Commissario, dott. Trovato e successivamente al subentrato Sindaco dott. Pinuccio Tarantini, affinché, avvalendosi delle risorse in dotazione dell'ARPA-Puglia, faccessero opportuna richiesta delle centraline per il monitoraggio permanente del Campo elettromagnetico alla stessa Agenzia Regionale. Tale opportunità, appare un occasione tanto straordinaria quanto provvidenziale, poiché non graverebbe in alcun modo sulle già dilapidate casse comunali.
In molte città d'Italia, infatti, viene ormai da anni, opportunamente e costantemente misurato il campo elettromagnetico fornendo, ai cittadini interessati i dati rilevati attraverso la rete internet. Ciò permette, con facilità, di verificare l'eventuale superamento dei limiti previsti dalla legge.

La Legambiente sottolinea come la trasparenza delle rilevazioni del campo elettromagnetico e dei dati del monitoraggio, oltre che costituire un inequivocabile segnale di civiltà, contribuirebbero ad attenuare il crescente clima di diffidenza e di preoccupazione che investe i cittadini che abitano in prossimità delle antenne di telefonia mobile. L'ostinarsi a non rendere i dati consultabili direttamente dai cittadini ci richiama alla mente per analogia la resistenza che molti amministratori oppongono alla diffusione dei dati relativi alle analisi biochimiche delle acque marine destinate alla balneazione. E' stata questa ostinata resistenza alla trasparenza dei dati ambientali che spinse la Legambiente ad effettuare per un anno intero (2004) il monitoraggio biochimico delle acque marine antistanti la costa tranese e regge il progetto nazionale della "GOLETTA VERDE" che circumnavigando la penisola italiana effettua le rilevazioni biochimiche delle acque di balneazione.

Forse anche per le antenne telefoniche stiamo davanti ad un invalicabile muro di gomma che si oppone alla installazione delle centraline, alla rilevazione ed alla pubblicizzazione delle dati misurati. Riteniamo che davanti al consolidarsi di questa reticenza alla misurazione dei dati dell'elettrosmog, nei cittadini tranesi, si accrescerà più che la paura dell'installazione di nuove antenne, lo sgomento per l'assenza del monitoraggio. Il doversi affidare obbligatoriamente ai soli dati rilevati e comunicati burocraticamente dagli uffici competenti non potrà che accrescere il senso di angoscia ed impotenza che sin d'ora avvolge la popolazione tranese.»
Avv. Pierluigi Colangelo
Presidente Legambiente Trani
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