Area di Porta Vassalla, via i massi per fare sculture in pietra di Trani

Il progetto è senz'altro degno di attenzione. Pubblicizzare la pietra di Trani e valorizzare l'area di porta Vassella (utilizzata per il parcheggio) creando una serie di bassorielievi e di sculture laddove sono presenti quegli enormi massi di pietra grezza apposti in passato per proteggere la costa dall'aggressione delle mareggiate ed oggi, di fatto, accessori.

L'idea è venuta alle associazioni Lacarvella ed I centauri (entrambe tranesi) e trae spunto da esperienze positive compiute in altre città d'Italia (Enna, Caorle e San Benedetto del Tronto). In quelle città il risultato è stato assolutamente positiva: la schiera di bassorilievi di arte viva realizzati è diventata motivo d'attrazione turistica. Forme diverse, stili diversi, per una visione d'insieme di sicuro impatto. Per le due associazioni è fisiologico che sia proprio Trani a sviluppare il progetto: la città, oltre che essere conosciuta nel mondo come città delle pietra, per vocazione è sempre stata proiettata in una dimensione privilegiata di confronto e di incontro fra varie realtà culturali.

Lacarvella e I centauri si sono avventurati oltre, definendo le modalità attuative del progetto, sviluppato nell'ottica di un concorso rivolto ad artisti di tutti il mondo ("L'orizzonte si fa arte"). E' però apprezzabile l'intuizione di coinvolgere, oltre che gli Enti pubblici, le ditte di marmi del territorio che potrebbero contribuire fornendo la materia prima, ossia i massi di pietra e gli attrezzi da lavoro.