Politica

Bilancio di un anno della città: per Sinistra e Libertà è «buio pesto»

«In primis, resta invariato il problema disoccupazione»

Tempo di bilanci anche per Sinistra e Libertà. Il coordinamento cittadino (composto da Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri, Ruggero Carcano, Antonio Russo) in un documento, pone l'accento sui problemi dell'occupazione, tutt'altro che risolti. Ecco il testo integrale del movimento politico:

«Si chiude il 2009 ed è tempo di bilanci. Come di consueto presentiamo il bilancio della nostra città per l'anno appena trascorso. E' stato un anno in cui nella nostra bella Trani le ombre e le luci si sono alternate così come la notte insegue sempre il giorno, un anno in cui i cittadini tranesi hanno profuso impegno ed abnegazione nella speranza e nell'entusiasmo che all'alba di ogni giorno avesse inizio il cambiamento, mentre l'amministrazione comunale al tramonto ha vanificato ogni impegno, ha spento ogni speranza dei cittadini, facendo piombare la città nel buio assoluto.

Nonostante le continue promesse del grande rilancio, questa città è ferma. Nulla è stato per l'occupazione, tranne un manifesto tanto ipocrita quanto di cattivo gusto. Un noto deputato del PdL, riguardo una delle vicende più tristemente note riguardo la situazione occupazionale di Trani (Franzoni Filati), ha sostenuto che ci sarebbero molteplici soluzioni pronte. Non sappiamo se ridere o piangere, pensando al fatto che non solo fin'ora in quella vicenda, anche quest'anno, non s'è visto nulla di concreto (se non l'impegno della Regione Puglia a pagare la cassa integrazione).

A Trani vi sono 5000 disoccupati, ma nulla è stato fatto per alleviare la disperazioni dei nostri concittadini. E' stato l'anno del piano urbanistico generale, che solo per l'intervento determinante dell'assessore Barbanente è stato possibile approvarlo definitivamente eliminando le notevoli illegittimità del piano presentato dal sindaco Tarantini e dall'assessore De Toma. Facciamo nostro il giudizio dello stesso assessore regionale: se si fosse partiti meglio, ora Trani avrebbe un Pug migliore. L'approvazione definitiva del Pug è merito della Regione e non dell'amministrazione comunale che aveva presentato un piano sovradimensionato per i fabbisogni abitativi della città e non rispettoso di alcuno dei vincoli paesaggistici del territorio. Questo è l'amore del sindaco Tarantini per la nostra città: il cemento e la distruzione del paesaggio.

E' stato l'anno in cui, più che in altri, si sono accumulate brutte figure e sono abbondati i disservizi per i cittadini. Siamo partiti con i black-out a catena, causati ora dalla pioggia ora da ignoti roditori, abbiamo proseguito con le paline intelligenti già rotte (alla faccia della spesa fatta meno di 2 anni prima) ed oggi non ancora funzionanti, con gli accessi al mare negati quest'estate su tutta la litoranea per Bisceglie, con gli allagamenti dei sottopassi (chiaro segno di come i loro progetti fossero sballati), fino alle figuracce vergognose fatte riguardo alla vicenda Sant'Antuono ed alle giostre al Monastero di quest'estate, chiaro sintomo dell'estrema superficialità di questa amministrazione.

Ancora in questo anno nulla si vede all'orizzonte per l'apertura del parcheggio della piazza XX Settembre, per il piano del traffico, per la raccolta differenziata, per il Contratto di quartiere. Di contro, è stato l'anno in cui l'autorità giudiziaria ordinaria e contabile ha dato numerose sferzate alle scelte dell'amministrazione, e ci auguriamo che non debbano essere i cittadini a pagarne il prezzo. Pensiamo ai rinvii a giudizio per le Estati tranesi (da quale parte erano i bugiardi e incompetenti?): quante tasse in più hanno pagato i cittadini per questi sprechi?. E la bocciatura della Corte dei Conti riguardo la tragicomica vicenda dei gettoni di presenza? Ed il direttore generale chi lo pagherà?

E' stato l'anno in cui altri sprechi, peraltro, sono stati annunciati. A partire dallo scempio della spesa di quasi 9 milioni per acquistare un capannone in via Papa Giovanni ove ubicare la nuova sede dell'Amet, per tentare di fare il teatro nella sede attuale. Abbiamo già espresso le nostre critiche e proposte in merito. Speriamo di essere ascoltati, una volta tanto. Ma come mai è tanto difficile aprire il parcheggio di piazza XX settembre per il quale sono stati già spesi quasi 4 milioni inutilmente, mentre è così facile trovare un privato che venda ratealmente un capannone per 9 milioni e reperire un finanziamento di 10 milioni per progettare e realizzare il teatro Tarantini ove è ubicata l'attuale sede storica dell'Amet?

E' stato l'anno in cui le buone notizie son venute da altre direzioni, invece. Dalle cose buone fatte dai cittadini e dalle associazioni, per loro esclusivi meriti. Dai successi delle società sportive, che pure si dibattono in croniche carenze di strutture che ormai da anni non vengono toccate. E soprattutto dall'impegno della Regione Puglia. Con gli interventi già citati su lavoro ed urbanistica, con i lodati miglioramenti al nostro ospedale, che ha visto reparti riaperti ed altri in via di riapertura, e miglioramenti sensibili che gli restituiscono quella dignità che Fitto aveva sottratto. A dimostrazione che c'è un modo migliore di governare, quello che noi vorremmo anche per la nostra città.

La maggioranza di centrodestra, invece in quest'anno ha proseguito a vivacchiare ed a far pasticci, non trovando nemmeno una sua quadratura interna, con una giunta completamente cambiata a meno di metà mandato (Tarantini ad inizio legislatura aveva detto che sarebbe durata, con l'assetto iniziale, per 5 anni. Promesse da PdL), e varie voci di dissenso che anche dal suo interno si sono fatte periodicamente sentire, segno di come anche loro si siano accorti che qualcosa non va, senza che questo però abbia portato correzioni nell'azione amministrativa.

Si chiude così il 2009 con un bilancio decisamente negativo. A noi non resta, come non mai, augurare ai nostri concittadini un sentito buon 2010, auspicando che possano ritrovare risorse ed energie nella speranza del cambiamento».

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