Associazioni

Bonus elettrico, «A Trani sono 1.225 le famiglie in attesa»

La replica dell'associazione "Il vaso di Pandora"

«Negare che una situazione reale ed oggettiva esista o non si sia mai verificata, consiste nella negazione della realtà. E' proprio questa la condizione nella quale il Presidente di Amet si viene a trovare allorquando asserisce che "sono state soddisfatte tutte le domande di bonus elettrico in regola" poiché, tale affermazione non attenendo alla realtà oggettiva, di fatto la nega».
Sulla questione del "bonus elettrico", lo strumento che dovrebbe garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l'energia elettrica, torna l'associazione "Il vaso di Pandora":
«Lo sciorinare di cifre e date da parte del Presidente dell'Amet, tipico espediente a cui ricorrono quanti non hanno serie argomentazioni, non solo non ha alcuna attinenza con la nostra segnalazione ma, all'opposto in alcuni passaggi, ne fornisce la chiara ed inequivocabile conferma. Infatti è lo stesso Presidente Gala a ratificare quanto da noi asserito, ammettendo candidamente nella sua nota di replica, che: alla data odierna vi sono ancora 1.225 domande ammesse al beneficio che non hanno ancora trovato soddisfacimento. Ed ecco che la realtà da Lui stesso negata, all'improvviso riappare: ci sono 1.225 famiglie tranesi in condizioni di disagio economico che attualmente non hanno ottenuto alcun beneficio. Migliaia quindi, altro che centinaia! Dunque, i fatti e le circostanze da noi pubblicamente segnalati così come riferiti da tantissimi cittadini, sono assolutamente veri ed indicano esattamente che a tutt'oggi circa la metà dei benefici per bonus elettrico, non sono stati ancora erogati.
L'associazione chiede un incontro tra il presidente di Amet, Lucio Gala, e i cittadini: «chiediamo pubblicamente al Presidente Amet, al Sindaco ed all'Assessore competente, la disponibilità ad incontrare i cittadini che non hanno ancora ottenuto risposte concrete ai propri diritti, per ascoltarne direttamente le Loro lamentele e possibilmente, fornirgli eventuali spiegazioni o giustificazioni».
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