Enti locali

Botta e risposta fra Cuccovillo e il Collegio dei revisori del Comune

Contestate alcune dichiarazioni del consigliere socialista

Il Collegio dei revisori del Comune di Trani contesta le dichiarazioni contenute in una nota del consigliere Nicola Cuccovillo sulla vicenda dell'annullamento di tutti gli atti amministrativi diretti all'emissione dei Boc comunali ventennali. «Mai questo Collegio - si legge nella nota - esulando dai propri compiti istituzionali, si è permesso di individuare a priori e suggerire all'amministrazione comunale il cespite da alienare. Per chiarezza e trasparenza di come si sono succeduti gli eventi, questo collegio precisa che in data 20 aprile 2006, gli veniva richiesto parere su proposta di alienazione del degradato suolo Comunale (area stalle ex Macello e non l'intero immobile). In data 4 maggio 2006 veniva rilasciato parere favorevole suggerendo tra l'altro all'amministrazione che i relativi proventi fossero destinati secondo le prescrizioni di legge, ovvero reinvestimento in beni immobili, finanziamento di opere pubbliche o copertura di debiti fuori bilancio. I documenti su menzionati sono sempre stati a disposizione di ogni ex consigliere comunale. Il collegio rimanda al mittente le affermazioni di sprovvedutezza e di incompetenza, riservandosi ogni azione a tutela, invitando per il futuro a volersi preventivamente documentare».
Cuccovillo, nel suo intervento, aveva contestato le modalità di un'operazione definita a suo tempo dal consigliere socialista «rischiosa, che dimostrava gravi problemi finanziari». «Trani - ha sempre sostenuto Cuccovillo - non aveva bisogni di un nuovo ideatore di finanza creativa, un nuovo "tremontino" che rischiava di far tramontare economicamente la nostra città. Era opportuno andare cauti con operazioni troppo legate al mercato perchè questa città rischiava di essere una barchetta in balia delle onde perigliose dei mercati finanziari col rischio che alla fine pagasse Pantaleone cioè l'innocente cittadino essendo questi BOC, strumenti ad alto rischio».

Cuccovillo, nella nota, oltre a segnalare le motivazioni che hanno indotto il commissario straordinario all'annullamento dei Boc, aveva attaccato il Collegio dei revisori: «Parlando di stranezze - ha scritto - non si può non sottolineare l'affermazione dei revisori dei conti (nominati tutti dal centrodestra) che non solo suggeriscono la vendita delle proprietà comunali per coprire i debiti, ma esulando dai loro precisi compiti si spingono a suggerirne una in particolare che tra l'altro era stata già oggetto non solo di critiche da parte del centrosinistra, ma anche di duro scontro all'interno del centrodestra: solo sprovvedutezza?». La risposta è dunque arrivata.
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