Enti locali
Chiusura del porto di Trani, non bastano i pilomat
Dopo il flop della prima settimana parla il comandante Modugno
Trani - giovedì 16 aprile 2009
L'installazione dei pilomat nell'area del porto era vista come la risoluzione definitiva di tutti i problemi del traffico serale.
Ed invece, dopo il primo week end di chiusura del porto, il comandante di polizia municipale, Antonio Modugno, si trova a dover commentare dei risultati poco positivi. Venerdì scorso i pilomat sono rimasti giù nella zona di piazza Plebiscito per il timore che i lavori di rifacimento del manto stradale avessero danneggiato il meccanismo, sabato il maltempo ha indotto il comando di PM a non alzarli. Praticamente la chiusura c'è stata ma nessuno se n'è accorto, colpa anche di un'ordinanza ambigua che, per cercare di contemperare le esigenze di tutti, alla fine non soddisfa nessuno. Vincolare la chiusura del porto alle condizioni metereologiche non potrà mai dare certezza ed escutività piena al provvedimento. «Così si ingenera solo confusione» dicono alcuni ristoratori. «Ai clienti che vogliono raggiungere il porto on la macchina non sappiamo mai cosa dire, se troveranno i varchi aperti oppure no».
«Non appena il tempo volgerà al bello non si porranno più equivoci sulle chiusure» dice Modugno che confida nella Primavera per venire a capo della situazione. Per il comandante, il vero problema è un altro: «Nonostante l'installazione dei dispositivi elettronici, c'è necessità di far presidiare la zona da vigili urbani. Solo con la presenza di agenti si potranno evitare i problemi. Siamo in totale emergenza, ma questa non è una novità. La responsabilità della sorveglianza della zona è stata riposta tutta sulle spalle della polizia municipale che non ha risorse umane da impiegare fino a notte fonda. Gli uomini attualmente in servizio sono fin troppo spremuti, servono altre unità».
Modugno, in fondo, non dice nulla di nuovo. Bisognerà attendere il bilancio per le dieci assunzioni stagionali, sullo sfondo ci sono i concorsi. L'emergenza resta così come la consapevolezza che la tecnologia serve ma fino ad un certo punto.
Ed invece, dopo il primo week end di chiusura del porto, il comandante di polizia municipale, Antonio Modugno, si trova a dover commentare dei risultati poco positivi. Venerdì scorso i pilomat sono rimasti giù nella zona di piazza Plebiscito per il timore che i lavori di rifacimento del manto stradale avessero danneggiato il meccanismo, sabato il maltempo ha indotto il comando di PM a non alzarli. Praticamente la chiusura c'è stata ma nessuno se n'è accorto, colpa anche di un'ordinanza ambigua che, per cercare di contemperare le esigenze di tutti, alla fine non soddisfa nessuno. Vincolare la chiusura del porto alle condizioni metereologiche non potrà mai dare certezza ed escutività piena al provvedimento. «Così si ingenera solo confusione» dicono alcuni ristoratori. «Ai clienti che vogliono raggiungere il porto on la macchina non sappiamo mai cosa dire, se troveranno i varchi aperti oppure no».
«Non appena il tempo volgerà al bello non si porranno più equivoci sulle chiusure» dice Modugno che confida nella Primavera per venire a capo della situazione. Per il comandante, il vero problema è un altro: «Nonostante l'installazione dei dispositivi elettronici, c'è necessità di far presidiare la zona da vigili urbani. Solo con la presenza di agenti si potranno evitare i problemi. Siamo in totale emergenza, ma questa non è una novità. La responsabilità della sorveglianza della zona è stata riposta tutta sulle spalle della polizia municipale che non ha risorse umane da impiegare fino a notte fonda. Gli uomini attualmente in servizio sono fin troppo spremuti, servono altre unità».
Modugno, in fondo, non dice nulla di nuovo. Bisognerà attendere il bilancio per le dieci assunzioni stagionali, sullo sfondo ci sono i concorsi. L'emergenza resta così come la consapevolezza che la tecnologia serve ma fino ad un certo punto.