Vita di città

Commissione randagismo. Nel 2007, in Puglia 70.000 i cani in cerca di casa.

Dopo le Asl, ora le audizioni con i gestori dei canili e dei rifugi.

Grande disomogeneità di comportamento, dati estremamente diversificati, organici inesistenti, basati solo sul volontariato e sulla discrezionalità dei singoli e una lotta al randagismo improntata, il più delle volte, all'occasionalità. È quanto emerge dall'analisi dei documenti inviati alla commissione speciale sul randagismo, presieduta dal consigliere Carlo Laurora, dalle sei asl pugliesi.

La necessità dunque di normare uniformemente la materia è assolutamente prioritaria per un territorio, quello pugliese, che conta nel 2007 (secondo stime di massima fornite dall'assessorato competente) 66 canili sanitari e 78 canili rifugio per una capienza complessiva di 22.729 cani, a fronte però di una stima di cani randagi che va oltre i 70.000. Tra l'altro, dopo l'approvazione di una norma in consiglio regionale che vietava ai canili rifugio di ospitare più di 250 cani, la situazione, secondo il consigliere Ignazio Zullo, si è ulteriormente aggravata.

Prima di procedere però all'individuazione di uno schema legislativo e dei relativi parametri (il consigliere Visaggio ne ha già individuato uno nel rapporto tra canili/rifugio e abitanti del singolo comune), è emersa la necessità di continuare la fase di ascolto e di approfondimento, questa volta audendo i gestori dei canili e dei rifugi che molto spesso sono cittadini privati. Il presidente Laurora quindi, in accordo con gli altri consiglieri Manni, Zullo e Visaggio, ha deciso di completare il percorso di audizioni e di analisi della situazione pugliese. (su.nap.)
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