Politica
Differenziata porta a porta, la Giunta "invita" Amiu ad estendere il servizio
Sulla vicenda Laurora (Pd): «Per il Comune un grosso finanziamento regionale»
Trani - giovedì 1 maggio 2014
9.29
Il recente scontro tra l'assessore D'Amore e l'assessore De Simone riguardo l'estensione della raccolta differenziata porta a porta e il successivo intervento del consigliere Beppe Corrado a favore dei dubbi espressi dall'assessore alle finanze ha avuto ripercussioni anche in Giunta Comunale.
Il rifiuto di D'Amore ad approvare il provvedimento di estensione della differenziata presentato da De Simone ha portato il Comune di Trani a prendere delle contromisure, deliberando in giunta un atto d'indirizzo urgente diretto ad Amiu. Da una comunicato diramato da Palazzo di Città, infatti, si apprende che «al fine di incrementare entro giugno 2014 la percentuale di raccolta differenziata e scongiurare così l'eventuale aumento dell'ecotassa, la Giunta Comunale ha dato mandato al dirigente della quarta ripartizione di formalizzare all'Amiu un atto di indirizzo, approvato dall'esecutivo, con cui si chiede all'azienda di riorganizzare il servizio della raccolta differenziata porta a porta sul territorio di Trani in modo da coinvolgere una ulteriore zona della città». Di fatto, quindi, il Comune di Trani prova a scaricare su Amiu le eventuali responsabilità dell'aumento dell'ecotassa, "consigliando" al Consiglio d'Amministrazione della ex Municipalizzata di ampliare un servizio senza precisare in alcun modo le modalità, i mezzi e le disponibilità economiche a cui l'azienda tranese deve far riferimento. Un nulla di fatto, dunque, che aumenta i dubbi e la confusione su un servizio fondamentale per la città.
Sull'argomento poi si registra l'intervento del consigliere d'opposizione Tommaso Laurora: «C'era un accordo con la Regione Puglia – ha dichiarato Laurora – per il quale fu concesso al Comune di Trani un congruo finanziamento per attivare la raccolta differenziata porta a porta nella nostra città. I patti erano chiari e sottoscritti da almeno due anni. Ad oggi, invece, vengono taciuti sia i risultati della prima fase pilota in termini di efficacia ed efficienza, sia i tempi di attuazione della fase a regime della raccolta differenziata porta a porta. Ora se è vero che non conosciamo i risultati della raccolta differenziata porta a porta, come ha affermato l'assessore alle Finanze D'Amore, è anche vero che non ci si può sottrarre allo stanziamento di quanto previsto negli accordi con la Regione Puglia. Se l'Assessore alle Finanze coltivava perplessità non avrebbe dovuto accettare il finanziamento regionale».
Il rifiuto di D'Amore ad approvare il provvedimento di estensione della differenziata presentato da De Simone ha portato il Comune di Trani a prendere delle contromisure, deliberando in giunta un atto d'indirizzo urgente diretto ad Amiu. Da una comunicato diramato da Palazzo di Città, infatti, si apprende che «al fine di incrementare entro giugno 2014 la percentuale di raccolta differenziata e scongiurare così l'eventuale aumento dell'ecotassa, la Giunta Comunale ha dato mandato al dirigente della quarta ripartizione di formalizzare all'Amiu un atto di indirizzo, approvato dall'esecutivo, con cui si chiede all'azienda di riorganizzare il servizio della raccolta differenziata porta a porta sul territorio di Trani in modo da coinvolgere una ulteriore zona della città». Di fatto, quindi, il Comune di Trani prova a scaricare su Amiu le eventuali responsabilità dell'aumento dell'ecotassa, "consigliando" al Consiglio d'Amministrazione della ex Municipalizzata di ampliare un servizio senza precisare in alcun modo le modalità, i mezzi e le disponibilità economiche a cui l'azienda tranese deve far riferimento. Un nulla di fatto, dunque, che aumenta i dubbi e la confusione su un servizio fondamentale per la città.
Sull'argomento poi si registra l'intervento del consigliere d'opposizione Tommaso Laurora: «C'era un accordo con la Regione Puglia – ha dichiarato Laurora – per il quale fu concesso al Comune di Trani un congruo finanziamento per attivare la raccolta differenziata porta a porta nella nostra città. I patti erano chiari e sottoscritti da almeno due anni. Ad oggi, invece, vengono taciuti sia i risultati della prima fase pilota in termini di efficacia ed efficienza, sia i tempi di attuazione della fase a regime della raccolta differenziata porta a porta. Ora se è vero che non conosciamo i risultati della raccolta differenziata porta a porta, come ha affermato l'assessore alle Finanze D'Amore, è anche vero che non ci si può sottrarre allo stanziamento di quanto previsto negli accordi con la Regione Puglia. Se l'Assessore alle Finanze coltivava perplessità non avrebbe dovuto accettare il finanziamento regionale».