Ivana Trump e Domenico Vacca
Ivana Trump e Domenico Vacca
Attualità

Donald, Rossano e l'amicizia con Domenico Vacca: il suo ricordo di Ivana Trump

Dagli esordi fino al matrimonio con l'ex presidente degli Stati Uniti

Vivo da 30 anni a New York, per 22 anni sono stato amico di Ivana, Ivana Trump. Per me New York è Ivana Trump, una donna che arriva a New York dall'est d'Europa e conquista la grande mela e diventa una donna di successo internazionale è New York, è uno degli ingredienti di New York e dell'America dei self made man and woman. Sposa un giovane di grandi promesse e lo trasforma in un miliardario, in seguito diventerà anche Presidente degli Stati Uniti permettendo a Ivana di "toccare" anche la Casa Bianca.

Nel 2000, organizzai un evento al Consolato Italiano a New York sulle donne per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro al seno, chiamai Ivana a fare da madrina, allora compagna del mio amico Roffredo Gaetani Lovatelli di Genola, fu un grande successo. Da quel giorno diventammo grandi amici, centinaia di pranzi insieme, decine di vacanze insieme, a Palm Beach, a Miami, a St. Tropez, a St. Barths e in barca. Mi promise: " dopo la pandemia voglio venire a trovarti a Trani, voglio vedere l'albergo che stai costruendo li" stava parlando di questo agosto, ad agosto non c'è arrivata. Oggi doveva partire per St Tropez, dove per dieci anni abbiamo festeggiato insieme il mio compleanno, il 22 luglio. Ero ospite a casa sua a St Tropez quasi ogni estate, una casa a un isolato dal porto, la mattina si andava in spiaggia, si pranzava a Le Club 55, si ballava, ci si riposava e poi a casa per preparaci per le serate con gli amici e poi il 22 luglio si festeggiava il mio compleanno con Ivana che mi aiutava a soffiare le candeline, mi teneva la mano, sorrideva, giocava con me come una bambina finalmente in compagnia di un amico vero. Ho imparato tanto da lei, era una donna estremamente in gamba, quando apri il mio albergo a New York sulla 55 esima strada e Fifth Avenue mi fece il business plan in 15 minuti. Lei aveva rilanciato il Plaza Hotel a New York e due hotel e casino' ad Atlantic City che il marito aveva comprato. Senza Ivana non ci sarebbe stato il Donald Trump business man, ne sono certo. Dietro un uomo di successo c'è sempre una grande donna, Ivana era la grande donna nella coppia Donald/Ivana. Ero il suo stilista preferito, l'ha scritto lei nel suo ultimo libro, cosa che mi riempito di orgoglio, pensai, sarebbe stata molto contenta mia nonna Sabina, sarta in Andria dal 1920. Non ha perso una mia sfilata a New York, mai. Ivana mi chiamava e mi diceva: "Domenico, a settembre esce il mio nuovo libro ho bisogno di un nuovo guardaroba per il mio press tour." I suoi armadi erano pieni di mie creazioni, i suoi famosi tajeur, le sue famose camicie di seta con il collo alto e bottoni swarosky, le sue dieci Julie Bag in diverse misure e colori tutte in coccodrillo, dovrei cambiare nome e chiamarla Ivana Bag tanto le piaceva. Non seguiva le mode, aveva un suo stile che abbiamo sviluppato insieme negli anni, glamour sartoriale sono forse le parole che lo identificano meglio. Amava gli stilisti veri, quelli che vai a cercare, quelli che sei la prima ad indossare i loro capi. Era una leader e trendsetter anche nella moda. Mentre tutte le sue amiche portavo le borse di Hermes, lei portava le borse Domenico Vacca, lei le borse di Hermes le portava 30 anni fa. Quando conobbi mia moglie, Eleonora Pieroni, a Miami, la seconda volta che la vidi la portai a cena con Ivana che era anche lei a Miami, non per impressionare Eleonora, per cui divenne la sua mamma Americana, ma per sapere da Ivana la sua opinione su di lei, Ivana mi disse: "finalmente una Italiana", lei amava l'Italia e gli uomini Italiani, "e' giovane ma riuscirà a farti mettere la testa apposto", lei era convinta che fossi un latin lover, era il suo immaginario dell'uomo italiano, e con me ci scherzava sempre su questo.

Ci guardavano spesso negli occhi, oltre le nostre corazze che indossavano per il …pubblico, ci siamo parlati per tanti anni con gli sguardi, ci capivamo, a volte non era necessario parlarci per comunicare, a volte bastavano mezze parole per capirci. Era molto affettuosa con me, mi riempiva di pizzicotti in pubblico, a pranzo da Cipriani, con il volto sorpreso di tutti quelli seduti agli altri tavoli. Mi chiedeva cosa stessi facendo di nuovo e io le raccontavo i miei nuovi progetti e lei mi dava consigli e io ero attentissimo e li assorbivo, se sono riuscito ad avere successo e' stato anche per i consigli di Ivana.

La studiavo, comprendevo come faceva business, mi dava idee, mi diceva a cosa dovevo stare attento. Io, dal canto mio, cercavo di spiegarle gli uomini, gli uomini italiani. Il suo ultimo marito, Rossano Rubicondi, uno dei suoi ex compagni, Roffredo, li conoscevo molto bene, uno dei suoi ultimi compagni Marco Antonio Rota e' un mio caro amico. Aveva amato tantissimo Roffredo, purtroppo venuto a mancare in un incidente d'auto, ha sofferto molto per Rossano, erano due poli opposti, ma lei lo amava e ha vissuto anni di litigate con lui. Una volta eravamo in vacanza a St. Barth ed eravamo sulla spiaggia e lei piangeva per Rossano. Mi dispiaceva vederla piangere per un uomo che forse non la meritava, le dissi che aveva avuto tutto dalla vita, il successo, la fama, i soldi, tre splendidi figli, i nipotini, la bellezza e che doveva godersi la vita, trovarsi un uomo con cui passare il resto della sua vita godendosi i suoi figli e i suoi nipotini, evidentemente non mi ascolto, negli ultimi anni era sola, durante il covid si era chiusa in casa, andavamo solo a pranzo insieme, la sera non usciva più, era stanca. Nel 2019 passammo l'ultima estate insieme a St. Tropez, la mattina non veniva più al mare, rimaneva a casa, lei che aveva sempre amato il mare. Andammo a cena per il mio compleanno lei, io ed Eleonora nel suo e mio ristorante preferito di St. Tropez, un ristoranre marocchino con tanto di danzatrici del ventre. E' stata l'ultima volta che spegnemmo le candeline insieme. Siamo stati a pranzo insieme l'ultima volta a New York due mesi fa, solo io e lei. Pago' lei il pranzo, forse per ringraziarmi per essere stato suo amico per più di vent'anni, "la prossima volta lascia il portafoglio a casa, questa è la prima e l'ultima volta che hai pagato tu" le dissi, purtroppo non ci sarà' una prossima volta ma il 22 luglio non sarà più solo il mio compleanno ma il compleanno della nostra amicizia che continuerà per l'eternita', buon viaggio dolce e bellissima amica mia, ti voglio un mondo di bene.
Ivana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico VaccaIvana Trump e Domenico Vacca
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