Politica

Dopo elezioni: l'analisi del voto del PdL

«L'unico rammarico è la mancata elezione anche di Riccardo Gagliardi»

«Quando si hanno idee chiare, progetti seri e gli uomini giusti per tradurli in azioni concrete, i risultati non possono che essere straordinari». C'è grande soddisfazione nelle parole dei vertici del Pdl di Trani all'indomani dello spoglio elettorale per le Provinciali che ha spalancato la porta del primo storico Consiglio della Bat a ben 3 suoi rappresentanti: Peppino Di Marzio, Stefano Di Modugno e Beppe Corrado. L'unico neo è stata il mancato en plein, nonostante l'eccezionale affermazione personale anche del quarto candidato.

Il primo pensiero va naturalmente al successo di Francesco Ventola. «Il Pdl di Trani – sottolinea la segreteria – aveva visto giusto. La sua candidatura era seria ed autorevole. Ma, soprattutto, ci metteva al riparo da possibili deleterie battaglie di campanile che hanno pesato moltissimo sugli avversari e le loro coalizioni. Noi abbiamo fatto, invece, una scelta sulle qualità dell'uomo e del politico Francesco Ventola e sulla coesione delle 10 città della nuova Provincia. Il Presidente della Bat saprà garantire l'equilibrio e lo sviluppo equilibrato di tutto il territorio. E Trani, alla luce dell'affermazione elettorale del Pdl, saprà svolgere un compito importante al servizio dei cittadini».



I dati parlano chiaro
: 3 consiglieri del Pdl su 10 sono di Trani. Questo significa che nel partito di maggioranza relativa del governo della Provincia un terzo dei rappresentanti sono espressione di Trani. «Durante la campagna elettorale ci hanno accusato di voler calpestare i diritti dei nostri stessi alleati invitando i tranesi al "voto utile". Ma i risultati ci hanno dato ragione. Il pericolo, infatti, era concreto: disperdere il voto in tanti rivoli, sia pure legittimi e meritevoli di stima, avrebbe indebolito la nostra rappresentanza, rischiando di compromettere il risultato finale. Il caso-Barletta è emblematico: il centrodestra ha raggiunto il 40 per cento dei consensi, ma alla fine ha conquistato un solo seggio. Insomma, hanno vinto la battaglia, ma perso la guerra. Noi, invece, abbiamo puntato con forza e determinazione al massimo risultato possibile. I cittadini ci hanno seguito e ben tre nostri rappresentanti saranno in Consiglio provinciale a promuovere le istanze della nostra città».

L'unico rammarico è la mancata elezione anche di Riccardo Gagliardi. «Per lui vale esattamente il discorso fatto a proposito della dispersione del voto. Nel suo collegio, non a caso, è risultato eletto un altro consigliere della nostra coalizione (all'amico Gigi Riserbato va un grande in bocca al lupo per il nuovo compito) e un terzo candidato sempre del centrodestra (Dino Marinaro), ha avuto un risultato importante. Tre candidati forti ed autorevoli nello stesso collegio, di fatto, ha prodotto un solo eletto con il rischio concreto di ritrovarsi alla fine addirittura a mani vuote. A Riccardo Gagliardi il Pdl di Trani esprime la sua profonda gratitudine per l'impegno, la passione, la competenza e la professionalità profuse in questa competizione elettorale. Era e resta una risorsa fondamentale per il nostro partito e continueremo a fare affidamento sulle sue qualità anche per il futuro».

Un'ultima riflessione va fatta sulle ricadute elettorali sulla tenuta politica del centrodestra di Trani. «Il voto, sia delle Europee che delle Provinciali, ha ulteriormente rafforzato il nostro progetto politico. I cittadini hanno voluto testimoniare con un atto concreto il loro plauso rispetto alle tante cose fatte dalla nostra amministrazione comunale nell'esclusivo interesse della città. A tutti i denigratori in servizio permanente effettivo i cittadini hanno risposto con l'unica azione possibile: un voto convinto e sereno a vantaggio della stabilità e della governabilità. Le Cassandre tranesi sono state seppellite da una valanga di voti che daranno altra linfa vitale all'amministrazione di Trani».

Foto di Luciano Zitoli.
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