Giornata della gentilezza
Giornata della gentilezza
Scuola e Lavoro

Essere gentili è il miglior regalo che possiamo farci

Un video dei ragazzi del liceo Vecchi nella Giornata Mondiale della Gentilezza

Arriva il covid e a essere sacrificate, oltre le lezioni in classe, sono le belle manifestazioni organizzate nelle scuole in occasioni di celebrazioni o ricorrenze particolari. Ma gli studenti del liceo Valdemaro Vecchi di Trani non si sono persi d'animo e hanno raccontato a modo loro la Gentilezza in questo strano venerdì 13 novembre, quasi a voler cancellare con forza ogni negatività che sembra perseguitarci in un anno difficile che sarà difficile dimenticare ma abbiamo il dovere di sconfiggere.

La gentilezza può cambiare il mondo: sembrano coniare un nuovo slogan, proprio in occasione della giornata Mondiale della Gentilezza che fu istituita nel 1996 in Giappone e ispirata proprio dal discorso di un docente alla fine dell'anno scolastico, augurandosi che da piccoli gesti l'onda lunga della gentilezza arrivasse ovunque. E ci piacerebbe che a partire dalla città in cui è nato questo breve video in cui i bei volti sorridenti, fiduciosi, riflessivi di ragazzi e ragazze diventasse virale, in un momento in cui grazie ai giovani certe cose belle possono diventare di moda grazie ai social. Fanno apparire semplice con le parole scelte ciò che oggi appare spesso difficile nel rapportarci con gli altri, visti troppo spesso come un ostacolo e non invece "una risorsa preziosa per la nostra Umanità"; e sono parole lontane dalla retorica perché descrivono la gentilezza, che va di pari passo con la giustizia e la solidarietà, strumento indispensabile per la pace, la libertà, le opportunità di una vita dignitosa per tutti.

"Siamo vincenti e nessuno di noi si arrenderà": quanto è bello sentirlo dire da questi giovanissimi, quanto è bello sentir parlare da loro di "rivoluzione della gentilezza", da praticare con gesti semplici e sorprendenti e per la quale chiamano noi adulti a essere loro alleati. Riconoscere nella gentilezza il nodo cardine per una ricostruzione economica, sociale e ambientale è la vera rivoluzione, del resto Gandhi, Luther King, Mandela, avevano le armi del cuore per combattere, come anche il Capo Indiano Seathl che, nel 1885, espresse il concetto di sostenibilità, proprio con la gratitudine alla natura per i suoi doni: un grazie, anche come forma di rispetto oltre che di riconoscenza alla natura e alla bellezza che ci circonda può migliorare la vita, ci dicono; e rendono i rapporti più solidi con chi si prodiga per noi.

Che ne dite, ci proviamo? Conclude una delle protagoniste. Ce lo chiedono, con urgenza e dolcezza.
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