Cronaca
Fabrizio Corona, guai anche a Trani
La procura potrebbe aprire un fascicolo a suo carico. Lo rende noto La Gazzetta. Il fotografo querelato per truffa da un cantante
Trani - domenica 27 gennaio 2013
17.32
I guai per Fabrizio Corona non finiscono mai. La procura di Trani potrebbe aprire un fascicolo a suo carico per truffa. Lo rende noto La Gazzetta in un articolo a firma di Carlo Stragapede. Il tutto per una querela presentata da un cantante, regista e produttore televisivo andriese, Vincenzo Loconte, conosciuto ai più come Enzo Di Napoli.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta, Loconte accusa Corona di averlo truffato in relazione alla mancata partecipazione del fotografo al film ispirato all'omicidio della piccola Graziella Mansi. Secondo la denuncia del regista andriese, Corona avrebbe percepito 6200 euro, 5000 come anticipo sull'ingaggio per il film e 1200 come partecipazione alla conferenza stampa del progetto cinematografico, tenutasi a Ruvo a dicembre del 2011. Corona a quella conferenza stampa non si è mai presentato definendo una bufala la notizia della sua partecipazione al film nonostante – dichiara Loconte – una scrittura privata del giugno del 2011 con cui si concordavano i termini del suo impegno lavorativo per il quale – spiega La Gazzetta – Corona avrebbe dovuto intascare complessivamente 45mila euro.
La storia adesso è finita nelle mani della procura di Trani a cui toccherà il compito di dirimere la questione e decidere se procedere nei confronti del fotografo.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta, Loconte accusa Corona di averlo truffato in relazione alla mancata partecipazione del fotografo al film ispirato all'omicidio della piccola Graziella Mansi. Secondo la denuncia del regista andriese, Corona avrebbe percepito 6200 euro, 5000 come anticipo sull'ingaggio per il film e 1200 come partecipazione alla conferenza stampa del progetto cinematografico, tenutasi a Ruvo a dicembre del 2011. Corona a quella conferenza stampa non si è mai presentato definendo una bufala la notizia della sua partecipazione al film nonostante – dichiara Loconte – una scrittura privata del giugno del 2011 con cui si concordavano i termini del suo impegno lavorativo per il quale – spiega La Gazzetta – Corona avrebbe dovuto intascare complessivamente 45mila euro.
La storia adesso è finita nelle mani della procura di Trani a cui toccherà il compito di dirimere la questione e decidere se procedere nei confronti del fotografo.