
Scuola e Lavoro
Gli studenti del liceo scientifico protagonisti di un caffè letterario su Leonardo da Vinci
L'iniziativa sull'esempio dei salotti parigini del Settecento
Trani - lunedì 17 giugno 2019
13.38
Gli studenti del LICEO SCIENTIFICO VALDEMARO VECCHI hanno animato, nel suggestivo scenario della Corte Davide Santorsola del Palazzo delle Arti Beltrani, un Caffè filosofico su LEONARDO, approfondendo anche gli aspetti epistemologici, letterari e artistici del grande genio, con una significativa cornice dedicata alla biografia di Leonardo, ricca di riferimenti pregnanti del contesto storico coevo.
In tal maniera il VECCHI ha dato il suo contributo alle celebrazioni previste nella città di Trani del cinquecentesimo anniversario della morte di LEONARDO DA VINCI, lavorando in sincronica e armoniosa sinergia con lo staff di Palazzo Beltrani e con il suo direttore artistico, Niki Battaglia. La metodologia utilizzata è stata innovativa e originale, il Café Philò dei salotti letterari parigini del Settecento, ove gli intellettuali dell'epoca, i philosophes, discutevano di argomenti culturali, non necessariamente di complessa natura filosofica, rappresentando un'alternativa alle modalità di discussione accademica. Gli studenti del VECCHI hanno rivisitato in chiave contemporanea una modalità illuministica, veicolando i propri contenuti mediante un approccio multidisciplinare: linguaggi innovativi e multimediali, incursioni in ambito scultoreo, pittorico, ingegneristico, matematico, epistemologico, musicale e lirico.
L'humus filosofico della serata ha generato una tesi accattivante: una connessione epistemologica tra il naturalismo rinascimentale e la nascita della Nuova Scienza nel Seicento, argomentando che lo schema concettuale alla base della rivoluzione scientifica contiene una concezione della natura e della scienza di matrice rinascimentale, finalmente libera dalle pastoie del tomismo e della teologia medievale. Tesi che contiene sullo sfondo, evidentemente, un chiaro ed esplicito riferimento al pitagorismo di LEONARDO, che si manifesta anche nella sua arte, che sin dai suoi inizi si rivela come cosciente rielaborazione della tradizione quattrocentesca e insieme opposizione a essa, in uno sforzo che a prima vista sembrerebbe quello di infondere vita alle immagini, immettere aria nelle rappresentazioni, ma che, a un esame più approfondito, si dimostra come quello di rendere nell'arte lo spirito cosmico dell'universo. La cittadinanza ha risposto con grande passione, entusiasmo e competenza: c'è stata una grande affluenza di pubblico, che ha seguito con interesse e attenzione l'intera manifestazione, tributando peraltro agli studenti protagonisti e al Dirigente Scolastico Angela Tannoia, che ha organizzato l'evento, il giusto tributo.
In tal maniera il VECCHI ha dato il suo contributo alle celebrazioni previste nella città di Trani del cinquecentesimo anniversario della morte di LEONARDO DA VINCI, lavorando in sincronica e armoniosa sinergia con lo staff di Palazzo Beltrani e con il suo direttore artistico, Niki Battaglia. La metodologia utilizzata è stata innovativa e originale, il Café Philò dei salotti letterari parigini del Settecento, ove gli intellettuali dell'epoca, i philosophes, discutevano di argomenti culturali, non necessariamente di complessa natura filosofica, rappresentando un'alternativa alle modalità di discussione accademica. Gli studenti del VECCHI hanno rivisitato in chiave contemporanea una modalità illuministica, veicolando i propri contenuti mediante un approccio multidisciplinare: linguaggi innovativi e multimediali, incursioni in ambito scultoreo, pittorico, ingegneristico, matematico, epistemologico, musicale e lirico.
L'humus filosofico della serata ha generato una tesi accattivante: una connessione epistemologica tra il naturalismo rinascimentale e la nascita della Nuova Scienza nel Seicento, argomentando che lo schema concettuale alla base della rivoluzione scientifica contiene una concezione della natura e della scienza di matrice rinascimentale, finalmente libera dalle pastoie del tomismo e della teologia medievale. Tesi che contiene sullo sfondo, evidentemente, un chiaro ed esplicito riferimento al pitagorismo di LEONARDO, che si manifesta anche nella sua arte, che sin dai suoi inizi si rivela come cosciente rielaborazione della tradizione quattrocentesca e insieme opposizione a essa, in uno sforzo che a prima vista sembrerebbe quello di infondere vita alle immagini, immettere aria nelle rappresentazioni, ma che, a un esame più approfondito, si dimostra come quello di rendere nell'arte lo spirito cosmico dell'universo. La cittadinanza ha risposto con grande passione, entusiasmo e competenza: c'è stata una grande affluenza di pubblico, che ha seguito con interesse e attenzione l'intera manifestazione, tributando peraltro agli studenti protagonisti e al Dirigente Scolastico Angela Tannoia, che ha organizzato l'evento, il giusto tributo.
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