
Politica
«Ici 2005, il parere dei revisori è pieno di contraddizioni»
Ruggiero invoca sanzioni amministrative contro alcuni dirigenti comunali. Scrive il segretario cittadino della Puglia prima di tutto
Trani - martedì 22 marzo 2011
Antonello Ruggiero, segretario cittadino della Puglia prima di tutto, commenta la presa di posizione assunta dal Collegio dei revisori dei Conti del Comune di Trani circa la questione degli accertamenti Ici dell'anno 2005, su sollecitazione del consigliere comunale della Democrazia Cristiana, Domenico Triminì: «Esprimo i miei complimenti (se sinceri o meno lo lascio alla libera interpretazione dei lettori) al Collegio dei revisori dei conti per la tempestiva presa di posizione sull'argomento. Corre l'obbligo, comunque, solo per amor del vero di segnalare alcune stranezze e contraddizioni».
Queste, per Ruggiero, le stranezze: «La sentenza emessa dal Collegio dei revisori sembra prescindere dal contenuto della delibera in quanto quest'ultima invita il dirigente ad adottare misure tese alla tutela dei contribuenti e ai problemi dell'ufficio Ici. La difesa d'ufficio, in favore dell'esponente democristiano, risulta estranea alla delibera di giunta numero 25/2011, anche perché, dalla stessa non si evince assolutamente quanto paventato dai revisori. Diversamente l'atto d'indirizzo sarebbe stato di annullamento in autotutela di tutti gli avvisi Ici (cosa mai attuata). Come faceva il consigliere Triminì a conoscere il contenuto della suddetta sentenza ancora prima che questa venisse protocollata tanto da anticiparne il contenuto all'assessore alle Finanze? Tutto questo ovviamente alla presenza di testimoni che possono confermare l'accaduto. Ed ancora: la sentenza emessa dal presidente del Collegio è stata assunta come atto monocratico o collegiale? Se, come appare scontato, doveva essere collegiale perché non reca la firma degli altri due componenti?».
Ruggiero poi passa alle contraddizioni: «La sentenza del Collegio dei revisori dei conti oltre che tempestiva è giunta anche inaspettata come se fosse stata compulsata da qualcuno. Ne spiego e motivo le ragioni. L'assessore alle Finanze ha da tempo notiziato il Collegio di una serie di determinazioni dirigenziali che presentavano profili palesi d'illegittimità ed irregolarità contabili e procedurali. Ne cito a titolo esemplificativo alcuni esempi: la determina 52/2010 (conferimento d'incarico professionale), la determina 65/2010 (pagamento indebito interessi passivi al tesoriere), le determine 83/2010 e 95/2010 (acquisto software e banca data Ici e accertamenti Ici), la determina 99 (conferimento d'incarico di Co.co.co a due già dipendenti della cooperativa Un amico per Trani). Ebbene sulle stesse non vi è mai stato da parte dell'eccellentissimo Collegio dei revisori dei conti un pronunciamento se non con delle semplici richieste di chiarimenti inviate (incredibile a dirsi) all'artefice delle suddette irregolarità. Alla luce di questo comportamento, a malincuore, mi vedo costretto a chiedere aiuto al valente consigliere comunale Triminì di intercedere, magari con l'aiuto di qualcuno, presso l'efficiente Collegio dei revisori affinchè si esprima sugli atti su richiamati ed in particolar sulla determina dirigenziale 99 del 23 dicembre 2010».
«Appare quindi evidente - scrive Ruggiero - che la Puglia prima di tutto condivide e sostiene l'operato dell'assessore alle finanze Nicola Pappolla che sembra essere l'unico argine ed ostacolo alla politica dei due pesi e delle due velocità in essere presso la suddetta ripartizione. Lo dico con cognizione di causa: evidenzio anche all'augusto Collegio dei revisori dei mandati di pagamento predisposti ancor prima della fornitura (pare non ancora effettuata) alla Florens o prelevamenti in contanti (11mila euro) che non si sa ancora bene a chi siano stati consegnati, per non parlare poi di due persone che, nelle stesse ore e con gli stessi compiti, lavorano per una cooperativa (che ha regolare incarico dal Comune) e per il Comune di Trani stesso, percependo ovviamente doppio stipendio. Il rovescio della medaglia è invece rappresentato dai tanti fornitori discriminati e costretti ad estenuanti attese e da tanti giovani disoccupati che gradirebbero almeno mezzo stipendio».
«Da rappresentante di una forza di maggioranza sempre corretta e leale - conclude Ruggiero - suggerisco al sindaco ed agli alleati tutti di valutare la possibilità di intraprendere azioni dirette di responsabilità amministrativa nei confronti dei dirigenti che in piena autonomia ed in apparente dispregio di leggi e regolamenti hanno gestito e stanno gestendo le risorse dei contribuenti tranesi».
Queste, per Ruggiero, le stranezze: «La sentenza emessa dal Collegio dei revisori sembra prescindere dal contenuto della delibera in quanto quest'ultima invita il dirigente ad adottare misure tese alla tutela dei contribuenti e ai problemi dell'ufficio Ici. La difesa d'ufficio, in favore dell'esponente democristiano, risulta estranea alla delibera di giunta numero 25/2011, anche perché, dalla stessa non si evince assolutamente quanto paventato dai revisori. Diversamente l'atto d'indirizzo sarebbe stato di annullamento in autotutela di tutti gli avvisi Ici (cosa mai attuata). Come faceva il consigliere Triminì a conoscere il contenuto della suddetta sentenza ancora prima che questa venisse protocollata tanto da anticiparne il contenuto all'assessore alle Finanze? Tutto questo ovviamente alla presenza di testimoni che possono confermare l'accaduto. Ed ancora: la sentenza emessa dal presidente del Collegio è stata assunta come atto monocratico o collegiale? Se, come appare scontato, doveva essere collegiale perché non reca la firma degli altri due componenti?».
Ruggiero poi passa alle contraddizioni: «La sentenza del Collegio dei revisori dei conti oltre che tempestiva è giunta anche inaspettata come se fosse stata compulsata da qualcuno. Ne spiego e motivo le ragioni. L'assessore alle Finanze ha da tempo notiziato il Collegio di una serie di determinazioni dirigenziali che presentavano profili palesi d'illegittimità ed irregolarità contabili e procedurali. Ne cito a titolo esemplificativo alcuni esempi: la determina 52/2010 (conferimento d'incarico professionale), la determina 65/2010 (pagamento indebito interessi passivi al tesoriere), le determine 83/2010 e 95/2010 (acquisto software e banca data Ici e accertamenti Ici), la determina 99 (conferimento d'incarico di Co.co.co a due già dipendenti della cooperativa Un amico per Trani). Ebbene sulle stesse non vi è mai stato da parte dell'eccellentissimo Collegio dei revisori dei conti un pronunciamento se non con delle semplici richieste di chiarimenti inviate (incredibile a dirsi) all'artefice delle suddette irregolarità. Alla luce di questo comportamento, a malincuore, mi vedo costretto a chiedere aiuto al valente consigliere comunale Triminì di intercedere, magari con l'aiuto di qualcuno, presso l'efficiente Collegio dei revisori affinchè si esprima sugli atti su richiamati ed in particolar sulla determina dirigenziale 99 del 23 dicembre 2010».
«Appare quindi evidente - scrive Ruggiero - che la Puglia prima di tutto condivide e sostiene l'operato dell'assessore alle finanze Nicola Pappolla che sembra essere l'unico argine ed ostacolo alla politica dei due pesi e delle due velocità in essere presso la suddetta ripartizione. Lo dico con cognizione di causa: evidenzio anche all'augusto Collegio dei revisori dei mandati di pagamento predisposti ancor prima della fornitura (pare non ancora effettuata) alla Florens o prelevamenti in contanti (11mila euro) che non si sa ancora bene a chi siano stati consegnati, per non parlare poi di due persone che, nelle stesse ore e con gli stessi compiti, lavorano per una cooperativa (che ha regolare incarico dal Comune) e per il Comune di Trani stesso, percependo ovviamente doppio stipendio. Il rovescio della medaglia è invece rappresentato dai tanti fornitori discriminati e costretti ad estenuanti attese e da tanti giovani disoccupati che gradirebbero almeno mezzo stipendio».
«Da rappresentante di una forza di maggioranza sempre corretta e leale - conclude Ruggiero - suggerisco al sindaco ed agli alleati tutti di valutare la possibilità di intraprendere azioni dirette di responsabilità amministrativa nei confronti dei dirigenti che in piena autonomia ed in apparente dispregio di leggi e regolamenti hanno gestito e stanno gestendo le risorse dei contribuenti tranesi».
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