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Il digestivo preferito dagli italiani è la grappa

Un approfondimento speciale sul tema

Alcuni italiani la ritengono un digestivo ed è un'acquavite che nasce dalla distillazione delle vinacce. Stiamo parlando della grappa, che si ottiene proprio dalla distillazione delle bucce e dei vinaccioli. Il processo di produzione di questa acquavite è molto particolare. Infatti, dopo aver proceduto alla spremitura dell'uva, questa fermenta e rimane a contatto con il mosto. In questo modo poi il mosto procede il suo processo di evoluzione, mentre gli operatori fanno in modo che le vinacce vengono scartate. Ciò a cui si deve fare molta attenzione nella produzione della grappa è costituito dalle bucce, che devono essere fresche e impregnate di vino.

Un periodo d'oro per la grappa italiana

Si può comprare la grappa anche su internet, come la grappa online su Sapori dei Sassi. La grappa oggi, prodotta con le dovute accortezze, costituisce un prodotto sicuro, anche perché i produttori che si occupano della produzione di questo distillato recuperano le vinacce migliori.
In Italia la grappa è molto gettonata, anche perché è un prodotto unico nel suo genere. Ci sono prodotti simili, ma che non si possono considerare davvero originali, anche perché il nome di grappa è tutelato. Prima per esempio si chiamavano con tale nome anche vari distillati di uva e di frutta, ma adesso si è fatta chiarezza a livello normativo anche da questo punto di vista.

Come avviene la distillazione delle vinacce

Processo fondamentale per la produzione della grappa è quello che riguarda la distillazione delle vinacce, una procedura che può essere discontinua o continua a seconda dell'impianto a cui facciamo riferimento.
Tradizionalmente si utilizza la produzione discontinua, che viene effettuata utilizzando un alambicco a becco di cicogna fatto con il rame. La caldaia viene riempita con le vinacce e con l'acqua, che vengono scaldate a bagnomaria. I vapori salgono nel collo dell'alambicco per poi finire nel refrigeratore e subire un processo di condensazione.
Sembra un processo molto semplice, ma in realtà nella distillazione delle vinacce conta anche molto l'esperienza dell'artigiano. Infatti dobbiamo sempre pensare che ogni sostanza presente nelle vinacce tende ad evaporare ad una temperatura differente, per cui l'operatore deve eliminare di volta in volta le parti nocive.
Bisogna però trovare in questa operazione il giusto equilibrio, perché non si può togliere a caso. Infatti più si toglie più l'alcol diventa puro e tende a perdere quei profumi e quelle parti aromatiche che sono caratteristici della grappa.
Nella distillazione continua si fa riferimento ad un alambicco diverso, formato da colonne dove i vapori salgono e poi vengono separati prima che il ciclo finisca. Dopo che avviene il processo di distillazione, il liquido ottenuto va allungato con acqua per portarlo ad una gradazione in grado di renderlo potabile. Si può aromatizzare anche con frutti, spezie ed altri tipi di ingredienti.

La distinzione fra grappa giovane e grappa invecchiata

Bisogna fare anche una distinzione (e i veri intenditori lo sanno benissimo) tra grappa giovane e grappa invecchiata. La prima è più semplice, perché viene imbottigliata immediatamente dopo essere stata distillata. È caratterizzata da un gusto e da profumi diretti senza tanti ingredienti particolari ad accentuarne il sapore.
La grappa invecchiata, invece, è il distillato che viene fatto rimanere nel legno per 12 mesi. Naturalmente ha un sapore differente, perché dal legno prende il colore, i profumi e quei sapori legnosi, che prevedono anche l'aggiunta delle spezie. La grappa invecchiata ha un gusto più morbido che acquista in seguito all'ossigenazione e all'evaporazione dell'alcol.
Possiamo ricordare anche la grappa stravecchia, che è il distillato di vinacce che viene fatto restare nelle botti di legno per almeno 18 mesi con una speziatura maggiore. Il suo gusto è di forte spessore.
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