Vita di città

Il nuovo lavoro editoriale di Michelina Piazzolla, "La mia Overland"

Giovanni Ronco: «Un grande viaggio attraverso le pagine»

Dalla Puglia a Capo Nord in trenta giorni, oltre sedicimila chilometri in camper attraverso terre sconosciute e pressochè inesplorate. Se non è un'impresa poco ci manca, per Michelina Piazzolla, già docente di educazione fisica, calciatrice e ora viaggiatrice e scrittrice. Tanto basta, sfogliando il suo novo libro e conoscendola personalmente, per capire che ci troviamo davanti ad una donna innamorata della vita e della natura, unica nell'insieme d'interessi ed attività che ama praticare, non ultima anche la pittura.

"La mia Overland", edito dalla casa editrice Rotas, ed in uscita in tutte le librerie in questi giorni, è un appassionante diario di viaggio che racconta, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, il sogno di una vita che diventa realtà, quello di una donna come Michelina Piazzolla, di origini barlettane, ma da sempre tranese, moglie del collega giornalista Franco Di Pinto, capace, alla guida del suo camper, di intraprendere un viaggio piacevole ma difficile, lungo ma entusiasmante.

Il suo nuovo libro è al tempo stesso una compagnia piacevole nella lettura, ma anche una guida per chi voglia cimentarsi nello stesso percorso, poichè contiene indicazioni utili su luoghi e strade eventualmente da affrontare: un ventaglio di emozioni, un racconto d'incontri, con persone del luogo, descrizioni di paesaggi dalla bellezza mozzafiato, tra cui la memorabile esperienza della visione del sole a mezzanotte, in quell'avventura che rappresenta un viaggio nelle terre del Nord Europa, quella Scandinavia fredda ma capace di offrire vedute uniche al mondo.

Tutto per arrivare alla meta prefissata: Capo Nord, il punto più alto della stessa Europa, con Michelina Piazzolla, "prima donna occidentale a compiere una simile impresa".

Il libro dell'ex calciatrice non è dunque soltanto un resoconto ma si trasforma, pagina dopo pagina, indirettamente, in un saggio sul Viaggio come esperienza di vita, come categoria superiore di una mente elevata e capace di andare incontro al mondo e al prossimo affrontando la "Leggenda Personale", per dirla alla Paulo Coelho, in uno dei suoi libri più famosi, "L'Alchimista". Il Viaggio, questo il messaggio utile che si coglie da "La mia Overland", costituisce l'esperienza di vita per eccellenza, per conoscere, sfidare se stessi, crescere, dialogare, trovare la propria strada non solo in senso fisico, ma in un'accezione morale, spingendosi sempre avanti, andando oltre il proprio recinto, assumendo quella "forma mentis" in grado di farci cittadini del mondo: curiosi, tolleranti, coraggiosi: in una parola veri uomini fatti per vivere non come "bruti", ma elevandoci a categoria d'individui di rilevante spessore morale e intellettuale.

Nella mente resta, dopo aver terminato di leggere "La mia Overland", il sorriso compiaciuto di questa donna "tosta", vagamente somigliante all'attrice protagonista de "La signora in giallo", le splendide foto che "incastonano" le immagini e i luoghi salienti di questo viaggio, ma soprattutto quel desiderio, trasmesso dall'autrice, di fare velocemente qualche bagaglio e partire per una meta qualsiasi, una qualunque pur di essere in viaggio nel giro di poche ore.

Giovanni Ronco
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