Cronaca
L'inchiesta sulla scomparsa di Marcone passa all'Antimafia
Le tracce dell'uomo si perdono in zona Capirro nel giugno 2015
Trani - mercoledì 8 marzo 2017
La scomparsa, o meglio il presunto omicidio, del quarantatreenne tranese Saverio Marcone passa all'attenzione della Direzione Investigativa Antimafia che ha ormai competenza su molti delitti consumatisi in città. Diversi, infatti, i fatti all'attenzione della Procura barese che vaglia anche i "pentimenti" di un paio di esponenti della malavita tranese. Il fascicolo d'inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Trani Giovanni Vaira, aperto prima come indagine conoscitiva per il presunto allontanamento del "giostraio" e poi rubricato per omicidio volontario, passa sulla scrivania del pubblico ministero antimafia Giuseppe Maralfa, già ingombrata di altri fascicoli tranesi.
Nonostante un'assidua attività investigativa svolta sin da subito (interrogatori, acquisizione di tabulati telefonici, esame di filmati di telecamere) non c'è ancora un responsabile per quello che gli inquirenti ritengono un caso di lupara bianca, evidentemente mirato a saldare qualche presunto sgarro. Secondo indiscrezioni, l'indagine si sarebbe arricchita di ulteriori elementi ma un dato sembra certo: il presunto omicidio (presunto perché non è stato rinvenuto il cadavere) sarebbe maturato in un clima di matrice mafiosa, tanto da giustificare il passaggio dalla Procura di Trani a quella antimafia di Bari, distrettualmente competente.
Marcone scomparve la mattina del 18 Giugno 2015: nei giorni precedenti non aveva dato segnali per un allontanamento volontario. Era già noto alle Forze dell'Ordine perché nel 2008 vittima di un agguato a colpi di pistola e nel 2009 arrestato per droga. Le ultime immagini in vita di Marcone sarebbero quelle di una telecamera in zona Capirrro che lo immortalò verso le 11 di quello stesso giorno mentre scendeva da un'auto. Non la sua, lasciata un paio d'ore prima in Via Falcone, dove fu ripreso da un'altra telecamera mentre parlava con un uomo distintosi per un tatuaggio. E sempre a Capirro, poco dopo le 11, il suo cellulare sarebbe squillato per l'ultima volta, senza risposta.
Nonostante un'assidua attività investigativa svolta sin da subito (interrogatori, acquisizione di tabulati telefonici, esame di filmati di telecamere) non c'è ancora un responsabile per quello che gli inquirenti ritengono un caso di lupara bianca, evidentemente mirato a saldare qualche presunto sgarro. Secondo indiscrezioni, l'indagine si sarebbe arricchita di ulteriori elementi ma un dato sembra certo: il presunto omicidio (presunto perché non è stato rinvenuto il cadavere) sarebbe maturato in un clima di matrice mafiosa, tanto da giustificare il passaggio dalla Procura di Trani a quella antimafia di Bari, distrettualmente competente.
Marcone scomparve la mattina del 18 Giugno 2015: nei giorni precedenti non aveva dato segnali per un allontanamento volontario. Era già noto alle Forze dell'Ordine perché nel 2008 vittima di un agguato a colpi di pistola e nel 2009 arrestato per droga. Le ultime immagini in vita di Marcone sarebbero quelle di una telecamera in zona Capirrro che lo immortalò verso le 11 di quello stesso giorno mentre scendeva da un'auto. Non la sua, lasciata un paio d'ore prima in Via Falcone, dove fu ripreso da un'altra telecamera mentre parlava con un uomo distintosi per un tatuaggio. E sempre a Capirro, poco dopo le 11, il suo cellulare sarebbe squillato per l'ultima volta, senza risposta.