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Attualità
La “Corsa di Miguel” fa tappa a Trani
Gli studenti della "I.C. Rocca Bovio Palumbo D’Annunzio" alla scoperta dell’essenza dello sport
Trani - giovedì 20 novembre 2025
9.46
Una mattinata di entusiasmo, curiosità, ma soprattutto storie di sport che lasciano il segno quella vissuta ieri, 19 novembre, dagli studenti della "I.C. Rocca Bovio Palumbo D'Annunzio", nella sempre elegante cornice di Palazzo Beltrani, protagonisti di un incontro speciale con Valerio Piccioni, firma storica della Gazzetta dello Sport, accompagnato in questa avventura scolastica, che vuole unire memoria storica e pratica sportiva, da Antonio Rutigliano, Delegato provinciale del CONI e Assuntela Messina, referente dell'Ufficio Scolastico Provinciale. L'appuntamento rientra nel calendario dei seminari della Corsa di Miguel, iniziati ufficialmente martedì 4 novembre. Un progetto educativo che, anno dopo anno, coinvolge migliaia di giovani e che quest'anno celebra un traguardo simbolico: i 130 anni della maratona, disciplina che farà da filo conduttore a tutti gli incontri.
L'evento eredita il suo nome dalla figura di Miguel Benancio Sánchez, podista e poeta argentino rapito l'8 gennaio 1978 diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura. Piccioni ha accompagnato i ragazzi in un viaggio appassionante nel mondo dello sport, raccontando aneddoti, episodi e ponendo l'accento su fiducia, impegno, solidarietà, memoria: temi che lo sport da sempre incarna (o almeno dovrebbe). Dell'importanza dello sport come mezzo di educazione e generatore di valori ce ne ha parlato il dirigente della Rocca Bovio Palumbo D'Annunzio Giovanni Cassanelli: «lo sport è un pilastro fondamentale nell'educazione. Al di là del detto latino "mens sana in corpore sano", lo sport è anche disciplina, insegna il rispetto, il fair play, tutte competenze legate alla cittadinanza e all'essere cittadini. Noi a scuola formiamo il cittadino e lo sport è parte necessaria di questo processo di formazione».
Ci parla del progetto, ponendo l'accento sull'essenzialità dello sport, Antonio Rutigliano, Delegato provinciale del CONI: «Stiamo girando questo progetto che è improntato a trasmettere valori associati al mondo dello sport. Lo facciamo attraverso dei racconti, esperienze di vita vissuta. Con Valerio Piccioni abbiamo la possibilità di conoscere storie che sono legate non solo ai campioni, ma anche a coloro che hanno preso parte ai grandi eventi. Lo sport ci permette di socializzare e di conoscere, oltre allo stretto legame che ha con la salute. – Continua poi evidenziando la necessità di una continuità nell'attività fisica per una vita migliore - Necessario infondere nei ragazzi la voglia di fare sport, non solo per raggiungere risultati, ma per vivere meglio la propria vita. Abbiamo verificato che tra i 14 e 16 anni c'è un periodo durante il quale i ragazzi lasciano l'attività sportiva, noi vorremmo costruire con loro qualcosa di duraturo, far sì che lo sport li accompagni per tutta la loro vita».
Quello di oggi per gli alunni non è stato solo un incontro "sullo sport", ma una finestra sui sentimenti e sui valori dell'attività fisica, di qualsiasi genere. Un invito a "muoversi", sì, ma anche a ricordare, riflettere e crescere, perché chiunque ha un corpo può essere un atleta.
L'evento eredita il suo nome dalla figura di Miguel Benancio Sánchez, podista e poeta argentino rapito l'8 gennaio 1978 diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura. Piccioni ha accompagnato i ragazzi in un viaggio appassionante nel mondo dello sport, raccontando aneddoti, episodi e ponendo l'accento su fiducia, impegno, solidarietà, memoria: temi che lo sport da sempre incarna (o almeno dovrebbe). Dell'importanza dello sport come mezzo di educazione e generatore di valori ce ne ha parlato il dirigente della Rocca Bovio Palumbo D'Annunzio Giovanni Cassanelli: «lo sport è un pilastro fondamentale nell'educazione. Al di là del detto latino "mens sana in corpore sano", lo sport è anche disciplina, insegna il rispetto, il fair play, tutte competenze legate alla cittadinanza e all'essere cittadini. Noi a scuola formiamo il cittadino e lo sport è parte necessaria di questo processo di formazione».
Ci parla del progetto, ponendo l'accento sull'essenzialità dello sport, Antonio Rutigliano, Delegato provinciale del CONI: «Stiamo girando questo progetto che è improntato a trasmettere valori associati al mondo dello sport. Lo facciamo attraverso dei racconti, esperienze di vita vissuta. Con Valerio Piccioni abbiamo la possibilità di conoscere storie che sono legate non solo ai campioni, ma anche a coloro che hanno preso parte ai grandi eventi. Lo sport ci permette di socializzare e di conoscere, oltre allo stretto legame che ha con la salute. – Continua poi evidenziando la necessità di una continuità nell'attività fisica per una vita migliore - Necessario infondere nei ragazzi la voglia di fare sport, non solo per raggiungere risultati, ma per vivere meglio la propria vita. Abbiamo verificato che tra i 14 e 16 anni c'è un periodo durante il quale i ragazzi lasciano l'attività sportiva, noi vorremmo costruire con loro qualcosa di duraturo, far sì che lo sport li accompagni per tutta la loro vita».
Quello di oggi per gli alunni non è stato solo un incontro "sullo sport", ma una finestra sui sentimenti e sui valori dell'attività fisica, di qualsiasi genere. Un invito a "muoversi", sì, ma anche a ricordare, riflettere e crescere, perché chiunque ha un corpo può essere un atleta.
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