«La delegazione trattante del PdL è una perdita di tempo»

«La delegazione trattante del PdL è una perdita di tempo, la decisione finale su chi sarà il candidato sindaco del centrodestra sarà presa dal coordinatore provinciale e dal vice». Dino Marinaro (Futuro e Libertà) crede poco, anzi affatto, nel percorso indicato al termine dell'ultima riunione del PdL a Trani. «E' ora di smetterla di affidarsi ad esterni, sebbene di caratura regionale, nazionale, europea per dirimere le nostre questioni cittadine così come sta avvenendo in quel etereo partito che è il PdL, sempre più nervoso, sempre più diviso, non rappresentato localmente, dove ognuno dei suoi numerosi consiglieri ed assessori parla per proprio conto dicendo cose diverse. Ognuno bacchetta l'altro, qualcuno usa anche termini offensivi, ognuno sponsorizza un qualche candidato sindaco fino a quando non giungono a Trani le note personalità da Bari o da Bisceglie o da Canosa a dire a tutti loro di stare fermi e zitti perché ci penseranno loro a sistemare ogni cosa, acuendo ancora di più i contrasti e affidando per il momento l'incarico di portavoce a qualcuno che forse avrebbe anche tentato di rinunciare in considerazione del fatto che ormai si occupa molto poco delle questioni amministrative cittadine ed ancora meno se ne occuperà in futuro per impegni professionali».

Marinaro resta alla finestra in attesa degli eventi: «Ci auguriamo – dice - che Berlusconi, ormai indifendibile, per il bene dell'Italia lasci presto la scena politica. A quel punto, molto probabilmente, vedremo sciogliersi come neve al sole il PdL. I suoi colonnelli daranno vita a tanti piccoli partitini. Trani è come sempre all'avanguardia e da esempio: i tanti consiglieri dell'attuale maggioranza, già divisi tra loro, fanno riferimento ad alcune personalità politiche regionali e nazionali: abbiamo gli amici di Fitto, gli amici di Ventola, l'amico di Pionati, l'amico di Quagliarello, gli amici di Vernola, gli amici di Greco, l'amico di Alfarano, gli amici di Alfano, gli amici di Valducci, l'amico di Azzollini, l'amico di Alemanno e Mantovano, l'amico di Silvestris, l'amico di Amoruso, l'amico di Giovanardi. Insomma ognuno ha uno sponsor diverso. Mi chiedo: quando Berlusconi uscirà di scena, quanti partiti nasceranno? Alcuni, a dire il vero, già esistono».

«Sono convinto - conclude Marinaro - che molti consiglieri aderiranno a Futuro e Libertà e con convinzione. Per il momento non lo hanno fatto perché legati alla benedetta poltrona ed alla gestione del potere che Berlusconi in campo nazionale e Tarantini in campo locale hanno garantito e garantiscono ancora per poco».