«La destra sociale è parte integrante del Pdl e si chiama Nuova Italia»

«Gentilissimo signor Ronco, le scrivo perchè ho avuto modo di leggere la sua consueta rubrica su Traniweb nella quale fa riferimento ad una destra sociale, che a suo dire meriterebbe uno zero in pagella. Chi le scrive è un giovane di 24 anni, laureando in legge, che da ben dieci anni (sin dai tempi del liceo classico De Sanctis) fa politica sul territorio in maniera coerente, pragmatica e militante sempre dalla stessa parte: a destra. Da qualche anno rappresento a Trani, insieme alla mia comunità, quell'avamposto ideale e sociale di destra al quale lei faceva riferimento, trattasi di un gruppo parte integrante del più grande partito italiano (il Popolo della Libertà) che fa riferimento al primo sindaco di destra della Capitale, Gianni Alemanno.

I tempi cambiano, le idee per poter divenire azione così come ci insegna Ezra Pound devono poter camminare in parallelo con le esigenze di un mondo che ci sottopone a nuove sfide. Di sicuro negli ultimi anni è cambiato il modo di fare politica: sono cambiati i mezzi di comunicazione, sono cambiati i partiti e le forme di aggregazione, è cambiato il mondo. Mai come in questo periodo però, sono di straordinaria attualità quelle idee e quei temi sociali ed identitari, propri della destra che in passato erano oggetto di emarginazione anche istituzionale. Mi riferisco per esempio alla politica economica sociale attuata dall'attuale ministro Tremonti, penso alle politiche sociali a sostegno della famiglia e della vita di Sacconi, penso ai temi della sicurezza attuati dal Ministero degli Interni.

Da fresco ex liceale penso ai libri di testo per troppo tempo privi di tragedie come le foibe, ma anche ad una rinnovata coscienza meritocratica per il mondo della scuola ed al forte richiamo identitario di questi anni relativo alla riscoperta dell'identità nazionale e al valore delle forze dell'ordine. Vede, la società contemporanea è malata proprio perchè spesso ci si sofferma a guardare il contenitore piuttosto che il contenuto: si è sempre e troppo superficiali, anche nelle constatazioni di un governo che non è solamente Silvio Berlusconi. La politica della destra è tale se è capace di concretizzare con i fatti le proprie idee.

Per farle conoscere ancora meglio la nostra realtà le spiego un pò come nasce il concetto di circoli della Nuova Italia. I circoli Nuova Italia nascono dall'impegno politico, sociale e culturale di persone che hanno come principio ispiratore del loro agire la volontà di tradurre la cultura popolare, comunitaria, tradizionale e nazionale, in studi, elaborazioni, progetti, iniziative e manifestazioni pubbliche. I circoli Nuova Italia intendono concretizzare la volontà di costruire una "comunità politica e culturale radicata nella società civile".

Tra i nostri obiettivi ci sono quelli di creare alleanze con persone di valore, trovare radicamento nel territorio, interpretare positivamente i principi di regionalizzazione, ovvero stimolare la partecipazione dei militanti, dei quadri emergenti, l'unità di chi opera sul territorio. Non solo, dobbiamo scoprire e valorizzare energie nuove che emergano dalla società civile, nell'ottica di avvicinare sensibilità culturali, professioni, ambienti e realtà che, per un motivo o per un altro, nel partito non ci riescono ancora a stare. Questa è la sfida che noi vogliamo affrontare. Dobbiamo evitare che queste persone, che tante potenzialità si perdano, dobbiamo offrire ad esse un punto di riferimento forte e chiaro. Questa è la nostra missione: parlare alle persone di qualità, a chi cerca delle risposte non omologate, ai giovani che vogliono crescere senza rinunciare ai nostri valori, a chi non si accontenta dell'immagine vecchia e stereotipata della destra».

Raimondo Lima
Pdl / Nuova Italia Trani