Scuola e Lavoro
Lum a Trani, anche la Cgil è perplessa
«Perché non finanziare borse di studio per l’università pubblica?». Intervento del segretario provinciale Luigi Antonucci
Trani - mercoledì 8 febbraio 2012
12.25
«Mentre in tutta Italia si cerca di razionalizzare i costi dell'istruzione ridimensionando purtroppo la rete scolastica, nella nostra provincia si agisce in controtendenza. Non può che farci piacere tutto questo interesse per la cultura, peccato che però le attenzioni del nuovo ente si rivolgano verso la formazione fatta dai privati». Il segretario generale della Cgil di Barletta Andria Trani, Luigi Antonucci, commenta così l'imminente avvento della Lum a Trani.
«La Provincia - prosegue Antonucci - verserà una notevole somma in borse di studio così come i Comuni del patto territoriale nord barese ofantino. Se le amministrazioni vogliono finanziare l'istruzione dei giovani perché non concedono borse di studio ai ragazzi meno abbienti che, pur avendo notevoli capacità, non hanno la possibilità di iscriversi neanche all'università pubblica, meno che mai ad una privata? Ci sembra paradossale, inoltre, che la Provincia, non più tardi di un anno fa, non potendo far fronte alle spese per l'arredo scolastico, abbia mortificato l'istruzione pubblica andando a caccia di sponsor per comprare banchi e lavagne e oggi, al contrario, decida di spendere tutti questi soldi per far frequentare un'università privata, di conseguenza finanziandola, a giovani che potrebbero tranquillamente studiare negli atenei e nei politecnici pubblici».
«In questo momento - osserva in conclusione il numero uno della Cgil Bat - riteniamo ci siano altre priorità da affrontare: la sicurezza e la messa a norma degli edifici scolastici, per esempio, oppure la manutenzione delle strade. O questi sono solo gli slogan delle varie campagne elettorali da tenere in caldo per la prossima?».
«La Provincia - prosegue Antonucci - verserà una notevole somma in borse di studio così come i Comuni del patto territoriale nord barese ofantino. Se le amministrazioni vogliono finanziare l'istruzione dei giovani perché non concedono borse di studio ai ragazzi meno abbienti che, pur avendo notevoli capacità, non hanno la possibilità di iscriversi neanche all'università pubblica, meno che mai ad una privata? Ci sembra paradossale, inoltre, che la Provincia, non più tardi di un anno fa, non potendo far fronte alle spese per l'arredo scolastico, abbia mortificato l'istruzione pubblica andando a caccia di sponsor per comprare banchi e lavagne e oggi, al contrario, decida di spendere tutti questi soldi per far frequentare un'università privata, di conseguenza finanziandola, a giovani che potrebbero tranquillamente studiare negli atenei e nei politecnici pubblici».
«In questo momento - osserva in conclusione il numero uno della Cgil Bat - riteniamo ci siano altre priorità da affrontare: la sicurezza e la messa a norma degli edifici scolastici, per esempio, oppure la manutenzione delle strade. O questi sono solo gli slogan delle varie campagne elettorali da tenere in caldo per la prossima?».