Vita di città

Morta a Trani dopo interventi per perdere peso

I risultati dell'autopsia: la barese uccisa da peritonite

Pubblichiamo un articolo a firma del giornalista Antonello Norscia su La Gazzetta in relazione agli sviluppi della vicenda che ha portato alla morte di una donna nell'ospedale di Trani:

«Peritonite stercolacea per necrosi intestinale da imbrigliamento delle anse». Questa la causa del decesso di Maria Pia Giulitto, la 34enne di Bitritto morta a Trani mercoledì, poche ore prima di esser sottoposta ad un intervento chirurgico perlustrativo nell'ospedale "San Nicola Pellegrino". In pratica, la giovane aveva le anse intestinali imbrigliate; le pareti sono rimaste avviluppate, sono andate in cancrena, si sono così create infiammazioni poi sfociate nella perforazione dell'intestino in più punti. Problemi che, peraltro, impedivano l'espulsione delle feci. Una patologia che non sarebbe scoppiata improvvisamente, ma che avrebbe avuto una lunga dinamica sviluppatasi da mesi, fino all'ineluttabilità. Ma, a quanto pare, nessuno dei medici che ha seguito il calvario della donna avrebbe diagnosticato cosa realmente stesse accadendo, nonostante una serie di esami, anche di natura radiologica, eseguiti fra Bari e Trani. Anzi secondo quanto avrebbe riferito il marito, Antony Roberto assistito dall'avv. Loredana Piparo, nell'ospedale tranese la moglie sarebbe stata sottoposta ad una consulenza psicologica per dare, forse così, una spiegazione a quei lancinanti dolori all'addome che lamentava da tempo e per cui aveva deciso di ricorrere al reparto di gastroenterologia del "S. Nicola Pellegrino" dopo i precedenti interventi a "La Madonnina" di Bari che non avevano comunque debellato i dolori, i problemi d'alimentazione e d'assimilazione. Ed, invece, i primi risultati dell'autopsia, eseguita dal medico legale Biagio Solarino e dal gastroenterologo Antonio De Blasi, nominati dal pm tranese Giuseppe Maralfa, sconfessano qualsiasi male immaginario. Lo sviluppo degli elementi raccolti con l'esame autoptico (videoripreso e fotografato) dirà pure se la causa della mortale patologia derivi dai pregressi interventi chirurgici cui la donna si sottopose per ridurre drasticamente il suo peso, sceso da 160 a 100 chilogrammi dopo 3 operazioni compiute a Bari tra il 2005 e il 2007. Le conclusioni ufficiali della autopsia si conosceranno fra un paio di mesi, con la conseguente valutazione delle presunte responsabilità di omicidio colposo contestate a 3 medici tranesi ed al collega barese che operò Maria Pia.
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