Politica

Nuova giunta e nomine AMIU, altre reazioni / 2

Attivissimo (PD) «Che politica è questa, dove i figli sistemano i padri?»

«I continui cambiamenti degli Assessori della Giunta Tarantini inducono l'opinione pubblica cittadina a chiederne le ragioni e, in mancanza di spiegazioni ufficiali e di atti amministrativi capaci di incidere sullo sviluppo della comunità che patisce i disastrosi effetti della crisi economica, diventa naturale pensare che gli Amministratori comunali hanno operato malissimo e quindi sono stati giustamente ed immediatamente (!!!) rimossi. Per questo è altrettanto naturale chiedersi dov'era il Sindaco in questi due anni d'inoperatività dei componenti della "sua" Giunta. Hanno forse ragione coloro che parlano di un gioco consistente nel prendere a rotazione "la medaglietta" peraltro retribuita, per soddisfare le varie esigenze spartitorie?

Ma queste pressioni provenienti dalla maggioranza non venivano definite, sui palchi e sulla stampa, dal - Tarantini 1 come "sporchi ricatti"? Oggi, ci si rende conto, nel leggere la composizione della nuova Giunta, della presenza di alcuni neo assessori che, in tempi non lontani, sono stati accusati come destabilizzatori della maggioranza. Alla faccia della coerenza e della serietà. Cosa è cambiato? Chi ha sbagliato? Chi si è pentito? Cosa costringe il Sindaco a far finta di nulla? Quanti dubbi atroci assalgono la mente dei comuni mortali che non si danno pace, sul degrado che li circonda e per questo continuano a chiedersi: che fine ha fatto la meritocrazia e la competenza? Per diventare assessore, quando le cose funzionavano correttamente, serviva un ricco e lungo curriculum personale di esperienze maturate nei primi gradini dell'amministrazione cittadina.

Che politica è questa, dove i "figli sistemano i padri" i "padri sistemano i figli" e "gli amici sistemano le amiche" o peggio si sistemano fra fidanzati in attesa di nozze? Così viene recepita da parte dell'amministrazione comunale di destra, la seconda Repubblica? Veramente qualcuno pensa che la città possa continuare a subire tali scelte senza avere un moto di indignazione? O che sia sufficiente pubblicare gli emolumenti percepiti dagli amministratori per far credere che il Sindaco si muove su di una linea di assoluta trasparenza?

Spieghi il Sindaco per quale ragione ha chiamato a far parte della sua Giunta un consulente dell'Amet. Se dopo pochi mesi è stato possibile sottrarre alla Direzione della Società di proprietà del comune una figura strategica per il perseguimento dei fini aziendali vuol dire, nel migliore dei casi, che gli obiettivi sono stati raggiunti. Quali sono stati? Quanto incederanno sulle tasche dei cittadini tranesi? La trasparenza non si misura con le parole, ma con i comportamenti verificabili da parte di tutti i cittadini, che hanno affidato alla maggioranza il compito di governare e non di comandare secondo il proprio piacimento.

Questa è una regola fondamentale delle democrazie, una regola dura da praticare da parte di una maggioranza politica che a Roma, come a Trani, pare intenta a convertire "con un tocco magico e prepotente" gli appartenenti alla stretta cerchia degli amici in titolari della sovranità popolare, trasformando il privato in pubblico».

Gaetano Attivissimo
Partito Democratico di Trani
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