Politica
Operamolla: «Rinuncerò all'indennità da sindaco»
Lo ha annunciato nel suo comizio pubblico. Le foto del comizio pubblico in una gremitissima Piazza della Repubblica
Trani - domenica 15 aprile 2012
22.55
«Cambieremo il modo di amministrare la città e lo faremo trasformando radicalmente la cultura della gestione della cosa pubblica, tutelando gli interessi collettivi e non quelli personali, come è avvenuto in questi anni». Ha esordito così il candidato sindaco Ugo Operamolla nel comizio pubblico in una gremitissima Piazza della Repubblica.
All'inizio il timoniere della coalizione di centrosinistra e terzo polo è visibilmente emozionato e non lo nasconde: «Sono una persona molto timida e riservata ma se sono qui questa mattina è perché sono indignato dallo stato in cui è stata ridotta Trani in questi anni e insieme a voi voglio voltare pagina». Poi Operamolla entra nel vivo del programma della coalizione: «La priorità è l'occupazione, ma senza ricorrere all'assistenzialismo o, peggio, alle false promesse. Creeremo le premesse affinché le imprese vengano ad investire nella nostra città generando nuovi posti di lavoro. E a questo si arriva attraverso gli incentivi e la predisposizione delle infrastrutture». E l'occupazione è strettamente legata all'impegno per le giovani generazioni. «In questi giorni sto conoscendo tanti ragazzi che mi stimolano e mi danno entusiasmo. I giovani sono la vera forza su cui Trani può fare affidamento per risollevarsi dal sonno che la pervade e dall'inerzia in cui è caduta. E sui giovani puntiamo molto, con una seria politica di investimenti che stimoli la loro professionalità e creatività, a partire dall'arte e dalla cultura».
«Tuteleremo i diritti di tutti - continua Operamolla interrotto da numerosi applausi - e faremo della trasparenza la nostra stella polare. Avviseremo i cittadini non quando gli atti sono compiuti, come avviene adesso, ma prima, interpellandoli e spiegando loro le motivazioni che ci hanno spinto a prendere determinate decisioni. Garantiremo a tutti il medesimo accesso alle opportunità della pubblica amministrazione, senza favoritismi per nessuno. La macchina comunale deve funzionare per merito e competenza, non può essere il mezzo per raccattare voti».
Il feeling con la gente sotto il palco è totale, e Operamolla incalza: «Non lasciatevi illudere dalle false promesse, né a breve né a lungo termine. Noi non compreremo il vostro consenso perché il voto di scambio non è solo un mal costume ma è prima di tutto un reato, sia che si offra in cambio una pizza e una birra sia che si diano 50 euro o si prometta un posto di lavoro. E noi, statene pur certi, non commetteremo reati né ora né dopo. Non abbiamo finanziatori alle spalle e lobby da onorare».
Poi il candidato sindaco fa un annuncio molto importante. «Non ho alcun obiettivo personale, né sotto il profilo dell'ambizione né professionale. Metterò il mio tempo e le mie energie a disposizione della città sottraendole alla famiglia ed al lavoro. Andrò a Bari, Roma e Bruxelles per reperire fondi da investire nello sviluppo di Trani. E lo farò senza mettermi un euro in tasca. Rinuncerò all'indennità di sindaco e farò in modo che quei soldi siano utilizzati per le emergenze e la risoluzione di casi insolubili che non possono essere risolti attingendo al bilancio. Non gestirò personalmente quel denaro e ne rendiconteremo l'uso con puntualità e trasparenza» dice Operamolla mandando letteralmente in visibilio la piazza.
«E allora mettiamoci tutti insieme - conclude il candidato sindaco con un appello - per distinguerci da chi ha governato male in questi anni. Continuano a promettere, ma mi chiedo quanta credibilità abbiano, visto che non hanno fatto nulla di positivo in molti anni. Continuano a dire che governeranno nel segno della continuità ed il paradosso è proprio questo! Non è possibile che non si reperiscano fondi per le emergenze dei tranesi e poi si sperperino 9.600 euro per la farsa dei camici bianchi in consiglio comunale, 18mila euro per due motorini ai vigili urbani e 40mila euro per rifare i bagni di un piano del Comune. Diciamo basta a tutto questo. Facciamolo per il bene di Trani, con l'orgoglio di essere tranesi e di non volersi rassegnare a questo modo di amministrare».
All'inizio il timoniere della coalizione di centrosinistra e terzo polo è visibilmente emozionato e non lo nasconde: «Sono una persona molto timida e riservata ma se sono qui questa mattina è perché sono indignato dallo stato in cui è stata ridotta Trani in questi anni e insieme a voi voglio voltare pagina». Poi Operamolla entra nel vivo del programma della coalizione: «La priorità è l'occupazione, ma senza ricorrere all'assistenzialismo o, peggio, alle false promesse. Creeremo le premesse affinché le imprese vengano ad investire nella nostra città generando nuovi posti di lavoro. E a questo si arriva attraverso gli incentivi e la predisposizione delle infrastrutture». E l'occupazione è strettamente legata all'impegno per le giovani generazioni. «In questi giorni sto conoscendo tanti ragazzi che mi stimolano e mi danno entusiasmo. I giovani sono la vera forza su cui Trani può fare affidamento per risollevarsi dal sonno che la pervade e dall'inerzia in cui è caduta. E sui giovani puntiamo molto, con una seria politica di investimenti che stimoli la loro professionalità e creatività, a partire dall'arte e dalla cultura».
«Tuteleremo i diritti di tutti - continua Operamolla interrotto da numerosi applausi - e faremo della trasparenza la nostra stella polare. Avviseremo i cittadini non quando gli atti sono compiuti, come avviene adesso, ma prima, interpellandoli e spiegando loro le motivazioni che ci hanno spinto a prendere determinate decisioni. Garantiremo a tutti il medesimo accesso alle opportunità della pubblica amministrazione, senza favoritismi per nessuno. La macchina comunale deve funzionare per merito e competenza, non può essere il mezzo per raccattare voti».
Il feeling con la gente sotto il palco è totale, e Operamolla incalza: «Non lasciatevi illudere dalle false promesse, né a breve né a lungo termine. Noi non compreremo il vostro consenso perché il voto di scambio non è solo un mal costume ma è prima di tutto un reato, sia che si offra in cambio una pizza e una birra sia che si diano 50 euro o si prometta un posto di lavoro. E noi, statene pur certi, non commetteremo reati né ora né dopo. Non abbiamo finanziatori alle spalle e lobby da onorare».
Poi il candidato sindaco fa un annuncio molto importante. «Non ho alcun obiettivo personale, né sotto il profilo dell'ambizione né professionale. Metterò il mio tempo e le mie energie a disposizione della città sottraendole alla famiglia ed al lavoro. Andrò a Bari, Roma e Bruxelles per reperire fondi da investire nello sviluppo di Trani. E lo farò senza mettermi un euro in tasca. Rinuncerò all'indennità di sindaco e farò in modo che quei soldi siano utilizzati per le emergenze e la risoluzione di casi insolubili che non possono essere risolti attingendo al bilancio. Non gestirò personalmente quel denaro e ne rendiconteremo l'uso con puntualità e trasparenza» dice Operamolla mandando letteralmente in visibilio la piazza.
«E allora mettiamoci tutti insieme - conclude il candidato sindaco con un appello - per distinguerci da chi ha governato male in questi anni. Continuano a promettere, ma mi chiedo quanta credibilità abbiano, visto che non hanno fatto nulla di positivo in molti anni. Continuano a dire che governeranno nel segno della continuità ed il paradosso è proprio questo! Non è possibile che non si reperiscano fondi per le emergenze dei tranesi e poi si sperperino 9.600 euro per la farsa dei camici bianchi in consiglio comunale, 18mila euro per due motorini ai vigili urbani e 40mila euro per rifare i bagni di un piano del Comune. Diciamo basta a tutto questo. Facciamolo per il bene di Trani, con l'orgoglio di essere tranesi e di non volersi rassegnare a questo modo di amministrare».