Presidenza del consiglio, tutto a venerdì

La presidenza del consiglio si conferma uno scoglio di difficile superamento per la maggioranza. Nel corso di quest'ultimo consiglio comunale i ruoli dei due partiti che se la contendono (Udc e Forza Italia) si sono invertiti ma la sostanza resta immutata: un altro rinvio, ed è il terzo per una fumata bianca che ancora non arriva. Dicevamo del gioco delle parti: nella precedente seduta l'Udc era decisa a votare la presidenza, Forza Italia però si oppose, chiedendo (e ottenendo) il rinvio del provvedimento. Stavolta il blitz è partito dal partito azzurro e nel corso di un pomeriggio che si stava trascinando con l'approvazione ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
L'anticipazione del punto sulla presidenza ha evidentemente spiazzato l'Udc. Pasquale de Toma ha dapprima chiesto l'aggiornamento del consiglio ad altra data, poi ha accolto la richiesta del capogruppo di An, Riccardo Gagliardi, ossia di sospendere la seduta per 5 minuti, tempo utile per definire fra i capigruppo di maggioranza una nuova data per l'aggiornamento della seduta in corso. Alle esitazioni della maggioranza hanno fatto seguito quelle dell'opposizione, divisa anch'essa sul parere: qualcuno si è detto favorevole al rinvio, altri no. Dopo la sospensione, De Toma (Udc) ha preso la parola riformulando la richiesta e chiedendo di mettere al voto la data dell'aggiornamento: venerdì 26 ottobre alle ore 16. La proposta è passata con i voti di tutta la maggioranza.