
Cronaca
Processo Rating, la Corte dei Conti archivia l'indagine su S&P
Soddisfatta l'agenzia americana: «Ci auguriamo lo stesso esito per l'indagine di Trani»
Trani - giovedì 19 febbraio 2015
11.04
Archiviata, da parte della Corte dei Conti del Lazio, l'inchiesta, partita nel settembre 2013, sui rating riguardanti l'Italia emessi dall'agenzia americana Standard&Poor's. L'istruttoria fu aperta in conseguenza delle valutazioni fatte sull'indebitamento pubblico italiano a cavallo tra la metà del 2011 e l'inizio del 2012. Da qui, l'aumento dello spread e la corsa ai titoli di Stato: i Btp giunsero quasi a raddoppiare (da 4,6% a 7,2%), aggiungendosi alle cause che portarono, a dicembre 2011, verso le dimissioni del governo Berlusconi.
Accusate di non aver preso in considerazione, nel valutare il merito di credito del Bel Paese, dell'alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico dell'Italia, la Corte dei Conti aveva chiesto alle agenzie di rating un risarcimento mostruoso, intorno ai 234 miliardi di euro.
L'agenzia americana ha sottolineato in una nota come «ha sempre dichiarato che i rilievi mossi dalla Corte dei Conti erano infondati e privi di merito. La società esprime pertanto soddisfazione nel sapere che le indagini hanno condotto all'archiviazione. Siamo fiduciosi che le analoghe accuse attualmente mosse dalla Procura di Trani verranno ritenute infondate una volta che il Tribunale ne avrà valutato il merito. S&P ha, infatti, costantemente svolto il proprio ruolo fornendo una valutazione oggettiva ed indipendente del debito sovrano italiano, in applicazione delle proprie metodologie e nel rispetto dei propri standard qualitativi nonché della regolamentazione europea».
Accusate di non aver preso in considerazione, nel valutare il merito di credito del Bel Paese, dell'alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico dell'Italia, la Corte dei Conti aveva chiesto alle agenzie di rating un risarcimento mostruoso, intorno ai 234 miliardi di euro.
L'agenzia americana ha sottolineato in una nota come «ha sempre dichiarato che i rilievi mossi dalla Corte dei Conti erano infondati e privi di merito. La società esprime pertanto soddisfazione nel sapere che le indagini hanno condotto all'archiviazione. Siamo fiduciosi che le analoghe accuse attualmente mosse dalla Procura di Trani verranno ritenute infondate una volta che il Tribunale ne avrà valutato il merito. S&P ha, infatti, costantemente svolto il proprio ruolo fornendo una valutazione oggettiva ed indipendente del debito sovrano italiano, in applicazione delle proprie metodologie e nel rispetto dei propri standard qualitativi nonché della regolamentazione europea».
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 
.jpg)
.jpg)


j.jpg)



