
Cronaca
Rating, nei guai anche la Standard and Poor's
Si allarga l’inchiesta avviata dalla procura di Trani. Acquisite nuove carte dalla Consob. Indagati gli analisti
Trani - giovedì 4 agosto 2011
Dopo Moody's, la Standard and Poor's. Si allarga l'indagine della procura di Trani sui presunti illeciti compiuti da alcune agenzie di rating internazionali per creare turbolanze nel mercato dei titoli bancari italiani. La procura ha acceso decisamente i riflettori sulle attività svolte della Standard Poor's , uno dei colossi che valuta l'indice di affidabilità dei più grandi sistemi economici e governativi del mondo, orientando con i suoi giudizi i mercati internazionali. Nella giornata di ieri il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari, su disposizione della procura, ha acquisito dalla Consob (con cui la procura tranese sta lavorando fianco a fianco) un voluminoso fascicolo in cui sono registrate le procedure autorizzative che regolano l'attività delle due agenzie finite sotto la lente d'ingrandimento della procura tranese.
Gli inquirenti confidano di rinvenire, dal carteggio, elementi utili per fare luce sull'inchiesta che trae origine da una denuncia presentata dall'Adusbef e dalla Federconsumatori per la repentina fluttuazione in basso dei titoli bancari italiani a seguito di una nota di Moody's, diffusa a mercati aperti, il 6 maggio scorso con cui furono diffuse notizie poco rassicuranti sulla tenuta economica del sistema italiano e di altri stati che fanno parte della zona Euro. La nota ebbe forti ripercussioni, creando una vera e propria turbolenza dei mercati finanziari.
Ed è stata un'integrazione al precedente esposto fatta dall'Adusbef e dalla Federconsumatori, unitamente alle indagini coordinate del pm Michele Ruggiero, a far venire a galla altri tre casi analoghi, che hanno visto stavolta come protagonista la Standard and Poor's. Gli episodi, identici nella modalità (con report negativi diffusi a mercati aperti) hanno delle date precise: 20 maggio, 23 maggio e 1 luglio. In particolare, in quest'ultimo caso, venivano espressi giudizi fortemente negativi sulla Finanzaria quando questa non era stata ancora approvata dal Parlamento.
Per la procura di Trani non si tratta di errori di approssimazione degli analisti delle agenzie, ma di un vero e proprio attacco speculativo al sistema. Per questo motivo si è deciso di raccogliere nuove informazioni nel tentativo di verificare le modalità operative dei due colossi. Alle accuse di manipolazione del mercato e di aggiotaggio contestate a Moody's si sommano ora le accuse di manipolazione del mercato e di abuso di informazioni privilegiate nei confronti della Standard and Poor's. Al momento sono formalmente indagati quattro analisti, tutti stranieri (tre di Standard and Poor's e uno di Moody's) ma l'inchiesta potrebbe portare presto a nuovi sviluppi così come non si esclude che la procura di Trani possa sollecitare misure dei controllo nei confronti delle due agenzie che agiscono al momento in regime transitorio.
Gli inquirenti confidano di rinvenire, dal carteggio, elementi utili per fare luce sull'inchiesta che trae origine da una denuncia presentata dall'Adusbef e dalla Federconsumatori per la repentina fluttuazione in basso dei titoli bancari italiani a seguito di una nota di Moody's, diffusa a mercati aperti, il 6 maggio scorso con cui furono diffuse notizie poco rassicuranti sulla tenuta economica del sistema italiano e di altri stati che fanno parte della zona Euro. La nota ebbe forti ripercussioni, creando una vera e propria turbolenza dei mercati finanziari.
Ed è stata un'integrazione al precedente esposto fatta dall'Adusbef e dalla Federconsumatori, unitamente alle indagini coordinate del pm Michele Ruggiero, a far venire a galla altri tre casi analoghi, che hanno visto stavolta come protagonista la Standard and Poor's. Gli episodi, identici nella modalità (con report negativi diffusi a mercati aperti) hanno delle date precise: 20 maggio, 23 maggio e 1 luglio. In particolare, in quest'ultimo caso, venivano espressi giudizi fortemente negativi sulla Finanzaria quando questa non era stata ancora approvata dal Parlamento.
Per la procura di Trani non si tratta di errori di approssimazione degli analisti delle agenzie, ma di un vero e proprio attacco speculativo al sistema. Per questo motivo si è deciso di raccogliere nuove informazioni nel tentativo di verificare le modalità operative dei due colossi. Alle accuse di manipolazione del mercato e di aggiotaggio contestate a Moody's si sommano ora le accuse di manipolazione del mercato e di abuso di informazioni privilegiate nei confronti della Standard and Poor's. Al momento sono formalmente indagati quattro analisti, tutti stranieri (tre di Standard and Poor's e uno di Moody's) ma l'inchiesta potrebbe portare presto a nuovi sviluppi così come non si esclude che la procura di Trani possa sollecitare misure dei controllo nei confronti delle due agenzie che agiscono al momento in regime transitorio.
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