Irene Carbonara
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Associazioni

Salvate il collarino rosso! L'appello urgente di Irene Carbonara per fondi e un locale per la degenza dei gatti randagi

Una lettrice da Venezia scrive a Traniviva sapendo quanto valore e quanti sacrifici vengono fatti da trent'anni

Arriva da Venezia l'appello a sostenere e salvare il collarino rosso, a riprova del fatto che l'associazione tranese esercita la sua azione a favore dei gatti randagi su tutta Italia. «Vi prego… pubblicate l'appello di Irene Carbonara del Collarino Rosso.. se non viene aiutata l'associazione sparirà ed i problemi resteranno…vi prego! magari il comune si interesserà e darà dei locali per ospitare le degenze. Voi avete un gran seguito in Trani, io da Venezia posso fare poco se non mandare qualche piccolo aiuto. Grazie di cuore! Annalisa Chiari».

Un impegno dal quale Irene Carbonara non riesce a tenersi indietro per senso di responsabilità nei confronti di queste creature ma che diventa ogni giorno più difficile: l'età, le risorse economiche sempre più insufficienti, la disponibilità continua e quasi missionaria della dottoressa Rossella Santovito in prima linea e di altri suoi colleghi non bastano davvero più.

Il Collarino Rosso rischia di chiudere e le stragi, non è un eufemismo, non avrebbero più un combattente come Irene in prima linea. Basta poco, per chi non può offrire soldi anche raccogliere oggetti in buono stato da vendere ai mercatini costituisce un aiuto, per non parlare della manodopera e quindi della possibilità di stallo nelle case durante le quali curare gattini degenti.

Anche se la soluzione migliore sarebbe un luogo per la degenza dei gattini, magari offerto dal Vomune, che ha concesso a Irene lo scorso anno il prestigioso riconoscimento del Sigillo della Città: ma purtroppo con le onorificenze non si riescono a comprare le medicine, ne il cibo , né tutto quanto occorre per sterilizzare le gatte, che partoriscono anche die i gattini alla volta dei quali, se va bene, quando il parto avviene per strada ne sopravvive anche solo uno, mangiati dalle volpi e dai topi o usati come oggetti di tortura da sciagurati criminali, grandi o piccoli.

Insieme all'appello di Irene abbiamo scelto di pubblicare integralmente anche l'appello della lettrice di Venezia che invoca Traniviva come una speranza per sollevare le sorti di questa azione, fatta di amore, passione e compassione ma anche di sensibilizzazione Sociale all'educazione e al rispetto degli animali.

L'azione di Irene, delle sue volontarie e dei volontari, della dottoressa Santovito e di altri colleghi sono prima di tutto finalizzate a salvare queste bestiole - che nella gran parte dei casi sono ridotte in stati a dir poco disperati a causa della mano crudele dell'uomo; ma anche, si spera, a dare l'esempio di un sostegno alla comunità di volontariato e amore che non può che essere utile soprattutto alle giovani generazioni, invase da modelli futili e anaffettivi.

Eccoci come sempre a dover chiedere aiuto agli amici animalisti, sono 30 anni che mi occupo di animali di strada,in modo particolare di gatti, a Trani per quanto riguarda i cani abbiamo la Lega del Cane che gestisce il canile in modo esemplare, la Presidente è Mariella Lavarra, quindi per i cani sono tranquilla, il mio grande problema sono i gatti che nascono per strada. A Trani non abbiamo un gattile quindi i gatti che soccorriamo li ospitiamo nelle nostre case,non sempre siamo supportate dalle nostre famiglie, i volontari attivi li posso contare sulle dita di una mano. Quindi il 90X 100 del lavoro è sulle mie spalle. Sono stanchissima , molto delusa da pseudo animalisti che si avvicinano alla mia associazione animalista solo per risolvere i problemi delle colonie feline che hanno sotto casa, ho 68 anni, dopo 30 anni di volontariato attivo 365 giorni l'anno ho perso le energie,le speranze di trovare volontari attivi veri, sono a terra in tutti i sensi.

In casa mia circa 1 mese fa è morto un gattino di Parvo felina, malattia infettiva che colpisce i gatti molto contagiosa fra loro, ho buttato cuscini coperte ciotole, pulito tutto bene con candeggina pura, purtroppo il virus resta nell'ambiente per 6 mesi quindi
non posso prendere altri gatti, l'unica cosa che posso fare ora è continuare a fare le sterilizzazioni dei gatti di strada per evitare le nascite di cucciolate destinate a morte certa. Ho affittato un box per il post operatorio da sterilizzazione, ovviamente devo pagare l'affitto,devo pagare le spese veterinarie, i farmaci, le pappe, gli antiparassitari.

Vi chiedo di aiutarmi ad aiutarli ,solo sterilizzando possiamo evitare la fine atroce di centinaia di gattini abbandonati nei cartoni in attesa di morte certa. Abbiamo PayPal collarinorosso@gmail.com. Ci serve tutto, traversine monouso, lettiere, pipette antiparassitarie, baitryl, galastop, spiroxan, croccantini Gastrointestinal, Kitten umido e crottantini. Potete spedire a casa mia, Irene Carbonara, Cell 346 8666 055,Via Don Pasquale Uva N 42 Trani BT.

Se avete oggettini che non vi servono, li prendiamo per fare un mercatino di beneficenza, in 30 anni di volontariato attivo non ho mai ricevuto un solo euro dalle istituzioni. Ho potuto salvare gli animali solo grazie all'aiuto delle persone meravigliose che ci seguono su Facebook, vi ringrazio moltissimo per tutto quello che avete fatto per i nostri amici animali. Partecipate numerosi alla colletta per favore. Solo in questo modo possiamo continuare ad aiutare i gatti di strada.

P.S. Vorrei dire alle "animaliste" da tastiera che gli animali non si fotografano ma si portano di corsa dal veterinario,non basta fare foto e segnalazioni per lavarsi la coscienza.
  • Solidarietà
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