Domenico Nenna
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Eventi e cultura

San Nicola in rime, Domenico Nenna è il vincitore della seconda edizione

In competizione undici poesie in vernacolo tranese

Undici poesie in competizione, due fuori concorso, la vittoria a Domenico Nenna con «Il giorno di San Nicola». Questa la sintesi della serata finale della 2° edizione del concorso di poesia in vernacolo tranese "San Nicola in rime", organizzato dal sito www.tranireligiosa.it in collaborazione con l'assoc. TeatroTrani e la Pro Loco Turenum Trani, ed imperniato sul culto per San Nicola il Pellegrino, del quale 2 giugno si celebra la memoria liturgica.

I componimenti dei partecipanti hanno riguardato la devozione per il Santo Patrono della città e le radicate tradizioni per venerarlo, contrapposte ad un avvertito, progressivo decadimento della città che, in numerosi versi, è stato posto in risalto quasi a rappresentare quello che bisogna evitare che accada, invocando l'intercessione del Santo protettore di Trani e della Diocesi.

In molti casi, poesie davvero ben strutturate e che hanno ottenuto il consenso del pubblico, che ha gremito la sala di comunità San Luigi, nonché della giuria, che ha selezionato le sei poesie finaliste. A presiederla, l'assessore alla cultura, Grazia Distaso, insieme con l'autore, attore e regista di commedie in vernacolo tranese, Enzo Guacci, ed il cultore, studioso ed appassionato di storia locale, Francesco Pagano. A leggere i versi, alternandosi sul pulpito, gli attori Giulio Di Filippo e Mariagrazia Miriello, alle cui sono state consegnate, in forma anonima, le undici poesie in gara. La giuria ha poi selezionato le migliori sei facendole leggere, in ordine ascendente di classifica, direttamente agli autori che sono stati rivelati soltanto dopo l'espressione del voto.

Da notare la poesia fuori concorso di Enzo Guacci, dedicata all'attore ed amico Rino Franco, venuto recentemente a mancare e che faceva parte della giuria in occasione della prima edizione del premio. Guacci ha inventato la bella storia di un cittadino tranese che torna in cattedrale dopo tanto tempo e, a sorpresa, trova ad attenderlo un inaspettato San Pasquale, che gli dice di essere stato mandato dall'Alto a sostituire San Nicola: amareggiato e deluso, l'uomo va via e viene richiamato dal Santo: «Sono sempre io San Nicola, ho finto di essere un altro perché ti stavi dimenticando di me».

Un altro componimento in lingua spagnola, di Luis Avellaneda, ex segretario della confraternita che venera San Nicola il Pellegrino nel quartiere della Boca, a Buenos Aires, è stato letto in lingua madre e nella traduzione in rime, affidata all'assessore Distaso. La poesia vincitrice parteciperà di diritto, secondo quanto ha annunciato lo stesso delegato alla cultura, a «La notte dei poeti», in programma il prossimo 17 giugno in piazzetta San Francesco.

Ottimo il bilancio finale della manifestazione, salutata con favore anche dall'assessore alle pari opportunità, Debora Ciliento, e fiore all'occhiello dell'attività del blog Trani religiosa, lei cui immagini e video, condivise sula rete, diventano una testimonianza in favore di chi verrà, per mantenere sempre vivo il culto dei Santi ed il sentimento più genuino di feste religiose e tradizioni locali.

Di seguito, la classifica dei vincitori della seconda edizione del concorso di poesie in vernacolo tranese "San Nicola in rime":

1. La deje de saenda Necaule (Il giorno di San Nicola), di Domenico Nenna;

2. Veneute dal mare (Venuto dal mare), di Francesca Avveniente;

3. Ce s'embicce remane 'mbecciate (Chi s'impiccia rimane impicciato), di Brigida Soldano;

4. 2 giugne 1094 (2 giugno 1094), di Claudio Lomolino;

5. N'ameiche saende (Un santo amico), di Sergio Palmieri;

6. La feste de San Nicoline (La festa di San Nicolino), di Antonio Di Gaetano.

Questi gli altri componimenti e rispettivi autori:

Riflessiaune deu createure (Riflessione di un bambino), alunni IVB della scuola primaria Papa Giovanni XXIII;

A teue Pellegrine de Ddeje (A te Pellegrino di Dio) di Francesco Pansitta;

San Necaule u' Pellegreine (San Nicola il Pellegrino), di Nicola Di Lernia;

Coline belle (Nicola bello), di Alberto d'Angella;

A te san Necaule (A te San Nicola), di Albina Piazzolla.
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