Politica

Si è insediato il nuovo consiglio regionale: 36 debuttanti su 70 eletti

Onofrio Introna eletto presidente, Nino Marmo e Antonio Maniglio i vice

Settanta consiglieri, trentasei al debutto: questi i numeri della seduta d'insediamento del consiglio regionale, la prima della nona legislatura. L'assemblea ha eletto come presidente del consiglio Onofrio Introna (Sinistra e Libertà). Introna è diventato presidente con 42 sì e 28 schede bianche, al termine di una votazione a scrutinio segreto, come previsto dallo Statuto. Resterà in carica per l'intero quinquennio. Il suo primo compito sarà quello di insediare le commissioni.

Onofrio Introna è nato il 17 febbraio del 1943 a Bari, dove risiede. Laureato in economia e commercio, è abilitato all'esercizio della professione di dottore commercialista ed è revisore contabile. Socialista dal 1962, nel 1994 è stato nominato segretario regionale pugliese e componente del comitato esecutivo dello Sdi. Consigliere comunale a Bari, dal 1981 al 1984 ha ricoperto gli incarichi di vice sindaco e di assessore ai lavori pubblici. Per la Regione ha svolto il ruolo di commissario straordinario dell'Ente Provinciale per il turismo, dal 1986 al 1990. Dal 1990 al 1993 è stato presidente del consiglio di amministrazione di Aticarta spa di Roma. Consigliere della Regione Puglia dal 1992 al 2000, è stato assessore con delega alla sanità dal 1992 al 1993. Dal 2002 al 2006 è stato coordinatore politico del centrosinistra pugliese. Dal 2005, alla sua terza legislatura, è stato assessore nella giunta Vendola, con deleghe ai lavori pubblici e successivamente alle politiche ambientali. Alle consultazioni del 2010 è stato il maggior suffragato della lista di Sinistra Ecologia e Libertà, nella circoscrizione di Bari, con oltre 7.400 voti.

Il consiglio regionale ha anche eletto vicepresidenti­­­­­­­ Antonio Maniglio (PD) e Nino Marmo (Pdl). Hanno riportato rispettivamente 40 e 26 voti a favore, 4 gli astenuti.

«È una consiliatura che parte in un momento drammatico. C'è una responsabilità che incombe su di noi», a dirlo è stato il presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola. «Siamo una piccola zattera che attraversa il mare in tempesta – ha spiegato – prima ancora che essere una nobile assemblea, espressione della più alta democrazia». Per il governatore «bisogna ripartire dal senso delle istituzioni, per aiutare i territori a risollevarsi». «Nulla dipende da noi ma dobbiamo vivere come se tutto dipendesse da noi», ha detto Vendola citando santa Teresa. «Questa legislatura – spiega – rispetto a quella passata, nasce con delle anomalie: come la mancanza del premio di governabilità. Un problema che priva la maggioranza di 14 consiglieri. Ma è un problema che si può risolvere con la politica e non con il mercato, alzando il livello della responsabilità».
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