Enti locali
Tariffe dei rifiuti troppo basse, il Tar da ragione all'Amiu
Ritenuta illegittima la delibera approvata dall'Ato a novembre del 2010. Cuccovillo: «Molfetta e Bisceglie indebitate per qualche milione di euro»
Trani - sabato 21 gennaio 2012
10.25
Il Tar Puglia ha accolto il ricorso presentato dall'Amiu Trani, annullando perché «illegittima» gli effetti della delibera approvata a novembre del 2010 dall'assemblea del consorzio Ato ed alla quale avevano partecipato anche dei rappresentanti dell'attuale amministrazione comunale. Su istanza presentata dall'avvocato Vincenzo Operamolla, il tribunale amministrativo ha accolto la contestazione dell'azienda tranese, sia per ciò che riguarda il quantum della tariffa stessa (che è inferiore al dovuto) e sia sulla validità della tariffa per l'anno 2010 mentre la medesima sarebbe stata da applicare anche ai due anni precedenti. Ne da notizia Nicola Cuccovillo, segretario del partito socialista di Trani.
Il 30 novembre del 2010 l'assemblea dell'Ato aveva deliberato con voti unanimi di approvare la tariffa di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani del Bacini BA/1 relativa al terzo lotto della discarica di Trani nella misura di 44,51 euro a tonnellata, di disporre il versamento delle somme stimate (per la chiusura e la post gestione della discarica) direttamente al Consorzio Ato e di far partire la tariffa solo dall'1 dicembre del 2010. A quella assemblea era presente, per conto del Comune di Trani ed in sostituzione del sindaco, l'assessore all'ambiente, Pina Chiarello.
Cuccovillo commenta così la notizia: «Le scelte dell'Ato, con la complicità del rappresentante politico del Comune di Trani che aveva votato favorevolmente contro gli interessi economici di Trani, non avevano fatto altro che affossare l'Amiu, incapace di coprire i costi di gestione della discarica. Il tutto ovviamente ricade su noi cittadini tranesi».
Secondo Cuccovillo «i Comuni amici della destra politica tranese e precisamente Molfetta e Bisceglie hanno debiti per qualche milione di euro nei nostri confronti e da anni si rifiutano di pagare. Per noi è un doppio danno: se quelle somme fossero in nostro possesso riceveremmo anche i relativi interessi bancari. Abbiamo inoltre appurato che i bilanci di queste due città non prevedono pagamenti arretrati e quindi non sappiamo quando saranno saldati i debiti. Ad aggravare questa situazione c'è la possibilità che a breve Molfetta esca dall'Ato. Infine dal 2010 l'Amiu non incassa il cosiddetto post esercizio. Parliamo di una cifra di circa 20 milioni di euro. Questo è un abuso dell'Ato che ritiene di avere diritto a gestire il fondo».
Cuccovillo, alla luce della sentenza del Tar invita il sindaco «a sollecitare con urgenza una riunione dell'Ato nella quale si stabilisca una nuova e più consona tariffa da versare. Il nostro rappresentante si batta affinché l'applicabilità della tariffa sia rispettosa delle disposizioni del commissario delegato per l'emergenza rifiuti per le quali il nuovo calcolo doveva valere dall'entrata in esecuzione del terzo lotto della discarica, cioè dal 2008. In questo modo entreranno molti soldini nelle casse cittadine. Questa vittoria amministrativa sia un monito ad aprire gli occhi quando si votano questioni che toccano gli interessi economici della città».
Il 30 novembre del 2010 l'assemblea dell'Ato aveva deliberato con voti unanimi di approvare la tariffa di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani del Bacini BA/1 relativa al terzo lotto della discarica di Trani nella misura di 44,51 euro a tonnellata, di disporre il versamento delle somme stimate (per la chiusura e la post gestione della discarica) direttamente al Consorzio Ato e di far partire la tariffa solo dall'1 dicembre del 2010. A quella assemblea era presente, per conto del Comune di Trani ed in sostituzione del sindaco, l'assessore all'ambiente, Pina Chiarello.
Cuccovillo commenta così la notizia: «Le scelte dell'Ato, con la complicità del rappresentante politico del Comune di Trani che aveva votato favorevolmente contro gli interessi economici di Trani, non avevano fatto altro che affossare l'Amiu, incapace di coprire i costi di gestione della discarica. Il tutto ovviamente ricade su noi cittadini tranesi».
Secondo Cuccovillo «i Comuni amici della destra politica tranese e precisamente Molfetta e Bisceglie hanno debiti per qualche milione di euro nei nostri confronti e da anni si rifiutano di pagare. Per noi è un doppio danno: se quelle somme fossero in nostro possesso riceveremmo anche i relativi interessi bancari. Abbiamo inoltre appurato che i bilanci di queste due città non prevedono pagamenti arretrati e quindi non sappiamo quando saranno saldati i debiti. Ad aggravare questa situazione c'è la possibilità che a breve Molfetta esca dall'Ato. Infine dal 2010 l'Amiu non incassa il cosiddetto post esercizio. Parliamo di una cifra di circa 20 milioni di euro. Questo è un abuso dell'Ato che ritiene di avere diritto a gestire il fondo».
Cuccovillo, alla luce della sentenza del Tar invita il sindaco «a sollecitare con urgenza una riunione dell'Ato nella quale si stabilisca una nuova e più consona tariffa da versare. Il nostro rappresentante si batta affinché l'applicabilità della tariffa sia rispettosa delle disposizioni del commissario delegato per l'emergenza rifiuti per le quali il nuovo calcolo doveva valere dall'entrata in esecuzione del terzo lotto della discarica, cioè dal 2008. In questo modo entreranno molti soldini nelle casse cittadine. Questa vittoria amministrativa sia un monito ad aprire gli occhi quando si votano questioni che toccano gli interessi economici della città».