Eventi e cultura

Trani di scena, Marti e Pulpito sul palco del Monastero

Evitare l’uso prolungato, la rappresentazione della psicologia

Lunedì 16 agosto alle ore 21 sul palco del Monastero di Colonna torna Trani di Scena con lo spettacolo Evitare l'uso prolungato (biglietti 5 euro, rivendita Bar sette Nani). Fabiano Marti e Mauro Pulpito con la compagnia Sirio interpretano l'opera, scritta da Fabiano Marti per la regia di Michele Didone.

Se quelle del signore sono infinite, le strade della psicologia non sono da meno. Muoversi fra i meandri del pensiero, aggirarne i blocchi, scansarne trappole e finte non è uno scherzo. oltre che competenze giuste, allo psicologo servono spesso astuzia e fantasia. Lo psicologo come Ulisse? E perché no, se funziona. In qualche modo è questo il succo di Evitare l'uso prolungato, un atto unico di Fabiano Marti.

Nel testo di Marti due pazienti fanno anticamera nello studio di uno psicologo. In situazioni come queste non è difficile legare, non fosse altro che per ammazzare la noia. Solo che chi ricorre allo psicologo qualche problemino deve pur averlo, no? E allora lo spunto per legare può evolvere in ragione di scontro.

Evitare l'uso prolungato è tutto così, un ininterrotto scontro verbale, un (apparente) disastro della comunicazione. Ma se dal guasto viene l'aggiusto, può essere che il fatto di prendere due vissuti, di rovesciarli come cappelli e di sbatterseli in faccia tra isterismi e schizzi fobici si riveli più produttivo del canonico dialogo paziente-dottore (come il colpo di scena finale conferma).

Striscia tra le righe del lavoro di Marti la sfiducia verso l'impasticcarsi spiccio e sopratutto verso certa scuola di pensiero medico. Diversamente non sapremmo giustificare il sottotitolo riportato in locandina («Contro il parere dei medici»).
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