_j.jpg)
Religioni
Trani, emozione in Piazza Libertà: il ritorno del Bambinello nel Presepe monumentale tra fede, arte e tradizione
Si rinnova la storica tradizione cittadina con la benedizione e l'augurio di pace alla presenza delle istituzioni
Trani - giovedì 25 dicembre 2025
10.02
È un rito che si rinnova, un gesto semplice ma carico di significati che unisce la comunità tranese nella notte più santa dell'anno. Lo scorso 24 dicembre, nella cornice di Piazza Libertà, si è tenuta la tradizionale cerimonia di deposizione del "Bambinello" all'interno del presepe cittadino. Un momento di raccoglimento che intreccia la fede, rappresentata dalla benedizione impartita da Don Giuseppe Mazzilli, con l'arte e la memoria storica della città.
Un messaggio di "Buona Pace"
A benedire la statuina del Bambino Gesù prima della sua collocazione è stato il parroco della Chiesa di San Francesco. Ai microfoni, Don Giuseppe Mazzilli ha sottolineato come questo gesto non debba essere una mera consuetudine, ma una «testimonianza a tutta la città che Gesù è vivo, vero ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». In un tempo storico complesso, il parroco ha voluto lanciare un augurio che va oltre la retorica: «Invece di scambiarci i soliti auguri di Buon Natale, facciamoci un augurio di buona pace. Una pace che deve nascere seriamente nel nostro cuore, iniziando a riconciliarci con chi non parliamo più, specialmente nelle famiglie e tra gli amici».
L'allestimento artistico: da Craco alla Betlemme Celeste
Il presepe di quest'anno colpisce per la sua verticalità. A spiegarne la genesi è l'ideatore e direttore artistico Carlo Scarcella: «Quest'anno la scenografia si sviluppa in altezza, fino a raggiungere i 5 metri. Si parte dal piano di calpestio, passando per la Natività a un livello intermedio, fino alla sommità dove abbiamo riprodotto la chiesa di Craco, la città fantasma della Basilicata». Non una scelta puramente estetica, ma teologica: la struttura simboleggia l'aspirazione dell'umanità verso la "Betlemme celeste". Scarcella ha voluto ricordare come dietro l'opera finale ci siano «mesi di lavoro, passione e pazienza», ringraziando le maestranze che hanno trasformato l'idea in realtà, lavorando "mattone su mattone". La cerimonia è stata anche l'occasione per ricordare le radici di questa usanza. Come recita la targa apposta presso l'installazione, la tradizione del presepe cittadino risale alla seconda metà degli anni Sessanta. Per oltre vent'anni, l'anima di questo allestimento è stato il compianto prof. Aurelio Carella. Sebbene dopo la sua scomparsa si siano avvicendati diversi autori, il presepe comunale rimane un «elemento identificativo del Natale cittadino», sopravvivendo nel luogo simbolo che ha ospitato quasi tutte le rappresentazioni artistiche di Trani.
La presenza istituzionale
Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni. Il Vicesindaco Fabrizio Ferrante ha espresso l'emozione dell'Amministrazione: «È uno dei momenti più significativi del percorso natalizio. Un momento di speranza e di gioia che auguriamo a tutti i nostri concittadini». A testimoniare la vicinanza delle istituzioni sovracomunali, era presente anche la consigliera della Regione Puglia, Debora Ciliento, che ha condiviso con la cittadinanza questo momento di festa e riflessione.
In un'epoca dominata dalla velocità, dal digitale e da relazioni spesso smaterializzate, la scelta di allestire un presepe monumentale in piazza – e soprattutto di fermarsi ad ammirarlo – assume un valore che trascende la semplice abitudine. Il presepe di Piazza Libertà non è solo un omaggio nostalgico alla storia locale o all'eredità del prof. Carella, ma si conferma un potente presidio di comunità. Come emerso dalle parole di Don Giuseppe Mazzilli e dalla descrizione tecnica di Scarcella, il presepe ci costringe a recuperare la virtù della pazienza e la bellezza dell'attesa, contrapponendosi alla frenesia dei consumi. Rappresenta un punto fermo, un luogo fisico dove la cittadinanza si ritrova e si riconosce, riscoprendo nella semplicità di quella scena sacra un messaggio universale: anche nel cuore della complessità moderna, c'è sempre bisogno di fermarsi per accogliere la speranza e costruire, "mattone su mattone", una pace condivisa.
I protagonisti dell'opera
La realizzazione di un'opera così complessa è frutto di un lavoro di squadra che merita di essere menzionato:
Un messaggio di "Buona Pace"
A benedire la statuina del Bambino Gesù prima della sua collocazione è stato il parroco della Chiesa di San Francesco. Ai microfoni, Don Giuseppe Mazzilli ha sottolineato come questo gesto non debba essere una mera consuetudine, ma una «testimonianza a tutta la città che Gesù è vivo, vero ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». In un tempo storico complesso, il parroco ha voluto lanciare un augurio che va oltre la retorica: «Invece di scambiarci i soliti auguri di Buon Natale, facciamoci un augurio di buona pace. Una pace che deve nascere seriamente nel nostro cuore, iniziando a riconciliarci con chi non parliamo più, specialmente nelle famiglie e tra gli amici».
L'allestimento artistico: da Craco alla Betlemme Celeste
Il presepe di quest'anno colpisce per la sua verticalità. A spiegarne la genesi è l'ideatore e direttore artistico Carlo Scarcella: «Quest'anno la scenografia si sviluppa in altezza, fino a raggiungere i 5 metri. Si parte dal piano di calpestio, passando per la Natività a un livello intermedio, fino alla sommità dove abbiamo riprodotto la chiesa di Craco, la città fantasma della Basilicata». Non una scelta puramente estetica, ma teologica: la struttura simboleggia l'aspirazione dell'umanità verso la "Betlemme celeste". Scarcella ha voluto ricordare come dietro l'opera finale ci siano «mesi di lavoro, passione e pazienza», ringraziando le maestranze che hanno trasformato l'idea in realtà, lavorando "mattone su mattone". La cerimonia è stata anche l'occasione per ricordare le radici di questa usanza. Come recita la targa apposta presso l'installazione, la tradizione del presepe cittadino risale alla seconda metà degli anni Sessanta. Per oltre vent'anni, l'anima di questo allestimento è stato il compianto prof. Aurelio Carella. Sebbene dopo la sua scomparsa si siano avvicendati diversi autori, il presepe comunale rimane un «elemento identificativo del Natale cittadino», sopravvivendo nel luogo simbolo che ha ospitato quasi tutte le rappresentazioni artistiche di Trani.
La presenza istituzionale
Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni. Il Vicesindaco Fabrizio Ferrante ha espresso l'emozione dell'Amministrazione: «È uno dei momenti più significativi del percorso natalizio. Un momento di speranza e di gioia che auguriamo a tutti i nostri concittadini». A testimoniare la vicinanza delle istituzioni sovracomunali, era presente anche la consigliera della Regione Puglia, Debora Ciliento, che ha condiviso con la cittadinanza questo momento di festa e riflessione.
In un'epoca dominata dalla velocità, dal digitale e da relazioni spesso smaterializzate, la scelta di allestire un presepe monumentale in piazza – e soprattutto di fermarsi ad ammirarlo – assume un valore che trascende la semplice abitudine. Il presepe di Piazza Libertà non è solo un omaggio nostalgico alla storia locale o all'eredità del prof. Carella, ma si conferma un potente presidio di comunità. Come emerso dalle parole di Don Giuseppe Mazzilli e dalla descrizione tecnica di Scarcella, il presepe ci costringe a recuperare la virtù della pazienza e la bellezza dell'attesa, contrapponendosi alla frenesia dei consumi. Rappresenta un punto fermo, un luogo fisico dove la cittadinanza si ritrova e si riconosce, riscoprendo nella semplicità di quella scena sacra un messaggio universale: anche nel cuore della complessità moderna, c'è sempre bisogno di fermarsi per accogliere la speranza e costruire, "mattone su mattone", una pace condivisa.
I protagonisti dell'opera
La realizzazione di un'opera così complessa è frutto di un lavoro di squadra che merita di essere menzionato:
- Ideazione: Carlo Scarcella.
- Realizzazione: Presidente Andrea Fasciano, Felice Botta, Vito Stella (carpentiere), Giuseppe Ventura, Giovanni e Giuseppe Franco, TECNOGEST s.a.s. del geom. Leonardo Curci.
- Direzione Tecnica: Geom. Marco Capurso.
- Impianto Elettrico: D.L.A. di Ferrandes Maria A.
- Collaboratori: Antonio Di Lernia, Piero Di Cugno, Savio Melillo.


j.jpg)
j.jpg)
_j.jpg)
_j.jpg)
j.jpg)
.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
_j.jpg)
j.jpg)
j.jpg)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 








.jpg)