Vita di città

Trani: mega truffa alle banche

L'operazione più comune era quella di ricaricare carte di credito prepagate

Il primo obiettivo era individuare l'istituto bancario. Il resto era semplice. Istallavano un dispositivo in grado di operare sul terminale della banca con un collegamento radio. Si piazzano nelle immediate vicinanze e con tali apparecchiature captavano ogni codice di accesso. Poi effettuavano disposizioni bancarie verso conti correnti di copertura aperti da prestanome o con documenti falsi. L'operazione più comune era quella di ricaricare carte di credito prepagate che poi venivano immediatamente utilizzare per prelevare denaro contante. Tutto questo a Torino, ma non mancano legami con organizzazioni criminali del napoletano e uno dei 12 arrestati porta a Milano. Si tratterebbe di dipendente di un istituto di vigilanza. Forniva le chiavi di accesso alle filiali di copertura in caso di controlli. Si contano danni per svariati milioni di euro, anche se ancora non è stata quantificata con precisione la cifra. Sono invece 28 milioni le azioni false, per un valore di 29 milioni di euro, sequestrate dalla guardia di finanza in istituti di credito con base a Trani - in provincia di Bari - a Roma, Napoli e Vercelli. L'organizzazione agiva in Italia, Danimarca, Svizzera e Germania e prevedeva di introdurre le false azioni, proponendole come investimento. 10 le persone denunciate a vario titolo per truffa, ricettazione e riciclaggio.
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